22.4.07

Riabilitazione pneumologica, a che punto siamo

E' stato diffuso in questi giorni nei comuni dell'alto polesine un ciclostilato intitolato Giù le mani dal San Luca, un titolo esplicativo per un progetto che mira a raccogliere tutte le risorse disponibili a salvare l’ospedale di Trecenta, indipendentemente dagli schieramenti e dalle appartenenze politiche.
Poiché mi è stato chiesto un contributo sulla situazione dei pazienti del reparto di riabilitazione pneumologica dopo l'accorpamento dello stesso con altri due reparti del San Luca, ho pensato di riepilogare i fatti principali registrati dallo scorso mese di settembre ad oggi.
Ciò che segue è il testo che ho pubblicato su 'Giù le mani dal San Luca'.

Colpito un esempio di buona sanità
Un caso emblematico, il reparto di riabilitazione pneumologica.
La realtà smentisce le smentite del direttore generale. Il reparto viene accorpato a medicina. Servono garanzie sui livelli di assistenza.

In settembre arrivano le prime voci: il reparto chiude, secondo alcuni è scontato, una decisione presa da tempo. A inizio mese registro la sospensione del servizio domiciliare ai pazienti tracheostomizzati, comincio a contattare quelli che conosco e a trovare conferme. Sulla stampa però il direttore generale dell’Ulss continua a smentire ogni cosa, anzi afferma che i servizi saranno potenziati (Gazzettino e Resto del Carlino del 20 settembre); gioca sul termine ‘riabilitazione’ e nasconde l’intenzione di cancellare il reparto di riabilitazione pneumologica. Sapremo poi che lo stesso direttore, in data 26 settembre 2006, ha emanato un decreto (il n. 699) con cui ‘scioglie’ il reparto all’interno di quello di medicina. Tra fine settembre e i primi di ottobre i degenti verranno frettolosamente dimessi o trasferiti a Rovigo.I pazienti pneumologici non cessano mai di essere tali, si conoscono e parlano tra loro. Provo ad organizzare la ‘resistenza’, il passaparola funziona e il 22 settembre ci troviamo in varie decine davanti all’ospedale. Raccogliamo le firme dei presenti e dei visitatori su una petizione popolare che chiede il mantenimento del reparto e l’aiuto degli amministratori comunali e dei parlamentari polesani. A fine mattinata le firme saranno 270, oltre 1000 a fine mese, diventeranno 2.324 alla fine della raccolta. Viene creato questo blog e iniziamo un’assidua attività di mailing per informare pazienti e amministratori locali.
Si attivano i comuni del distretto sanitario e altre istituzioni. Il 28 settembre se ne parla in consiglio a Castelguglielmo, il 29 a Lendinara. L’immediata mobilitazione dei pazienti e dei loro familiari, costituitisi in comitato, ottiene la ripresa del servizio domiciliare già dal mese di ottobre.Una delegazione della conferenza dei sindaci incontra, il 3 ottobre, il direttore generale dell’Ulss. Il 2 ottobre il comune di Trecenta approva i contenuti della petizione popolare. L’assessore provinciale alla sanità chiede l’intervento della giunta regionale. Vengono presentate due interrogazioni in consiglio regionale (Carlo Alberto Azzi e Pietrangelo Pettenò). A fine ottobre, come pazienti e loro familiari del reparto di pneumologia, proponiamo ai 22 comuni del distretto sanitario l’adozione di un ordine del giorno che, ad oggi, è stato approvato da quattordici consigli comunali. Il documento chiede al direttore generale dell’Ulss il ripristino dei posti letto e dei livelli di assistenza sanitaria, che sia assicurata la presenza del personale medico e infermieristico proprio del reparto di pneumologia, che non venga disperso il bagaglio di competenze maturato a Trecenta in anni di esperienza ospedaliera e domiciliare.
Il 13 novembre la V commissione del consiglio regionale riceve una delegazione di amministratori comunali. Sono così illustrati anche i problemi dei pazienti pneumologici e consegnate le firme raccolte sulla petizione.
Il 20 novembre si riunisce la conferenza dei sindaci dell’Ulss 18, che decide di inviare una delegazione al San Luca. Il sopralluogo verrà effettuato il 30 novembre. Con molto ritardo, il 15 gennaio, viene pubblicato il relativo verbale. Pesanti le critiche. Innanzi tutto sul mantenimento dei posti letto, non conformi alle dotazioni previste dalle schede regionali. Ma i sindaci temono una progressiva e silenziosa spoliazione di funzioni del San Luca, tale da provocare i presupposti per poter ridimensionare, o accorpare o, ancora, trasferire servizi o reparti presso l’ospedale di Rovigo. Concludono minacciando la mobilitazione della popolazione se non saranno richiesti e considerati i loro pareri e dichiarando che è stato istituito il diritto dei comuni alla vigilanza sull’operato della direzione dell’Ulss. Insomma ‘del direttore generale non ci fidiamo più’, questa sembra essere la convinzione maturata.
A metà dicembre un nuovo decreto del direttore generale (il n. 921) propone alla regione Veneto di ridurre da 222 a 208 i posti letto del San Luca, un taglio di 14 unità che corrispondono esattamente ai posti letto che aveva pneumologia (10 ordinari e 4 di terapia semintensiva).
In gennaio, nuova riunione della conferenza dei sindaci che decide un secondo sopralluogo al San Luca per il 6 febbraio. Il relativo verbale non è ancora stato reso noto ma trapela qualche anticipazione. Alla domanda per noi essenziale “i pazienti che prima del decreto venivano accolti nell’ospedale di Trecenta, troveranno, tutti, ancora posto nelle corsie del San Luca?” è stata data una risposta preoccupante: “dipenderà dalla gravità”. Attenzione, questo non è accettabile! Il decreto 699 trasferisce tutte le funzioni, il personale e le attrezzature precedentemente di pertinenza del reparto di pneumologia al reparto che l’ha assorbito. Per i pazienti tutto deve essere come prima.
Ai comuni, alla provincia e ai parlamentari polesani chiediamo che esprimano tutto ciò che è in loro potere affinché, presso l’ospedale di Trecenta, siano garantiti, per i pazienti pneumologici, le medesime possibilità di cura che esistevano prima dell’accorpamento. Quindi serve, innanzi tutto, ripristinare i posti letto e mantenere la presenza del personale specialistico.
Ringrazio la stampa locale per l’attenzione che dedica ai nostri problemi.

Pietro Tosarello
Pazienti e loro familiari del reparto di Pneumologia di Trecenta
e-mail: tosarello@alice.it

Nessun commento: