17.3.22

Ai sindaci dell'Altopolesine: l'ospedale di Trecenta esca dalla precarietà

Il Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" chiede ai sindaci dell'altopolesine di adoperarsi affinché l'Ospedale di Trecenta torni alla normale operatività, dopo due anni in cui è stato dedicato esclusivamente alla cura dei pazienti covid.
Si chiede in sostanza di agire come i sindaci della bassa padovana che hanno ottenuto questo risultato per l'Ospedale di Schiavonia.

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Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell.  3473490340
sito internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
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Data, 12 marzo 2022

Al sig. sindaco del Comune di TRECENTA

Ai sigg.ri sindaci dei Comuni Altopolesani

Nella giornata di sabato 19 febbraio u.s., centinaia di persone, con i loro sindaci ed amministratori, si sono ritrovate davanti all’ospedale di Schiavonia, nel Comune di Este, per chiedere alla Regione Veneto che tale struttura ritorni a svolgere i compiti sanitari per i quali è sorta pochi anni or sono e smetta di essere un “covid hospital”, ora che la pandemia sembra segnare il passo e stanno regredendo contagi e ricoveri.
Non è stata la prima volta che i sindaci di quel territorio ed i loro amministrati hanno fatto fronte comune per arrestare il potenziale impoverimento e declassamento di quell’ospedale. 
Anche il "San Luca", ospedale degli altopolesani, che lo scorso 5 marzo ha compiuto 25 anni dalla sua inaugurazione ufficiale, è divenuto, nell’ormai lontano 1° aprile 2020, un “covid hospital”; e ciò continua a creare alla popolazione gravi problemi relativamente a ricoveri, servizi ambulatoriali e Pronto Soccorso.
Il San Luca, già fortemente penalizzato dalle schede dell’ultimo Piano Socio Sanitario 2019-2023, ha dovuto sopportare, quasi da solo, nel territorio polesano, il peso delle varie “ondate” pandemiche. Senza che la Regione abbia mai pensato di condividere i carichi di lavoro con altre strutture, magari anche private (che, invece, si sono prese la “polpa” dei servizi che il Pubblico non è più riuscito ad assicurare alla cittadinanza).

Ciò premesso, chiediamo a Lei ed ai suoi Colleghi se non riteniate necessario riportare all’attenzione della Regione Veneto - e, in particolare, al presidente Zaia, all’assessore Lanzarin, all’assessore Corazzari e alle consigliere Cestari e Bisaglia (questi ultimi tutti altopolesani) - la situazione del “nostro” ospedale e, in particolare, della mancanza del Pronto Soccorso, affinché termini lo stato di precarietà e di forte disagio che oltre 80.000 persone stanno sopportando in aggiunta alla crisi pandemica.
Siamo anche noi cittadini Veneti, trattati però spesso come gli ultimi della classe, gravati di doveri ma con pochi diritti specialmente in campo sanitario.
Siamo stanchi di sopportare tacendo e stanchi di illuderci di essere forse trattati meglio.
E’ nostro forte desiderio che, oltre a noi, anche forze politiche, sindacali, associazionistiche ritengano impellente il dovere civile di salvaguardare la Sanità Pubblica e, quindi, il "San Luca".
Grazie per l’attenzione. 
Rimaniamo in attesa di un rapido riscontro.

Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca"
La portavoce - Jenny Azzolini