21.11.18

Il coordinamento dei comitati polesani in difesa della salute a sostegno della protesta dei medici

Le ragioni dello sciopero sono le emergenze del polesine.
Personale cortese e disponibile non può supplire alla miseria dei numeri.
Ogni medico in meno nel servizio pubblico spinge il paziente verso il privato.
Non c'è riorganizzazione che tenga: l'esiguità dei numeri penalizza i servizi.


Venerdì 23 novembre, ore 8.00, troviamoci davanti all'ospedale di Rovigo


----Comunicato stampa

Il 23 di novembre i medici ospedalieri scenderanno in sciopero.

Quando categorie di lavoratori tanto importanti decidono di attuare forme di protesta tanto forti ci sono sempre ragioni non negoziabili e anche stavolta sono inevitabilmente tali.

Ragioni che riguardano l'intero territorio nazionale, ma che in Polesine assumono i connotati dell'emergenza grave.

Anche un recente report del giornale economico Italia Oggi denuncia il fatto che gli ospedali pubblici della Provincia di Rovigo soffrono di una carenza di personale che soffoca i servizi.

Non si tratta quindi di un capriccio di una categoria di privilegiati, ma della sofferenza di un settore fondamentale per il vivere dei cittadini.

Chi avesse avuto la disavventura di dover ricorrere ai servizi ospedalieri avrà toccato con mano le difficoltà in cui versano.

Personale cortese e disponibile non può supplire alla miseria dei numeri.

Una miseria frutto di scelte politiche avventurose, poco oculate e, pure, un po' sospette: ogni medico in meno nel pubblico spinge il paziente verso il privato.

E l'esiguità dei numeri diventa motivo di stravolgimenti organizzativi penalizzanti.

Per questo i comitati polesani che difendono  il diritto alla salute  sentono il dovere di essere solidali coi medici che manifestano e di portare tale solidarietà con una delegazione al presidio che si terrà il giorno 23 davanti all'ospedale di Rovigo.

La difesa della salute passa anche attraverso il sostegno dei lavoratori che se ne occupano.

Coordinamento dei comitati polesani per la difesa sella salute
(Comitato Altopolesano dei cittadini per il "San Luca", Comitato in difesa dell'ospedale di Adria "Santa Maria degli angeli", Comitato per l'art. 32, sanità e sociale)

13.11.18

Scioperano i medici dell'Ulss 5: "Siamo troppo pochi"

Sciopero con manifestazione davanti all'ospedale di Rovigo venerdì 23 novembre.


* 620 medici in pianta organica
* 533 il fabbisogno certificato dall'Ulss 5
* 503 l'ulteriore riduzione imposta dalla giunta Zaia
* 479 i medici effettivamente in servizio


Sono i numeri che ben rappresentano lo stato di difficoltà della sanità polesana.

E ancora:

* Guardie notturne di un solo medico con 160 ricoverati in più servizi;
* Frequente utilizzo di medici con contratti di collaborazione già andati in pensione e/o ricorso ad appalti con cooperative esterne (Pronto Soccorso, Suem 118);
* Attività chirurgica mantenuta solo grazie ad un costante straordinario ben oltre l’orario di lavoro e che rischia la riduzione per la mancanza di anestesisti;
* Reparti dove i medici fanno costantemente 45/50 ore di lavoro settimanali con un numero di casi da seguire ben al di sopra di quella soglia che ti permette di assicurare la qualità e la sicurezza, come nell’area internistica ma non solo;
* Reparti, come la pneumologia, dove il servizio viene integrato da personale medico di altri reparti internistici già fortemente in difficoltà (Medicina, Geriatria, Oncologia/Oncoematologia e Malattie Infettive) con ricadute drammatiche anche sull’organizzazione dove nello stesso reparto di 15 posti letto ruotano 5 specialità;
* Servizi con una riduzione drammatica del personale fino al 50% come la Pneumologia e l’Oncologia di Adria”.

Venerdì 23 novembre 2018
manifestazione davanti all'ospedale di Rovigo
Rassegna stampa:
RovigoInDiretta
RovigoOggi.it
Il Gazzettino
La Voce nuova

4.11.18

Terapia antalgica, Il Comitato Altopolesano risponde al sindaco di Trecenta


Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340 - sito internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/

data 3 novembre 2018

Terapia antalgica
Il Comitato Altopolesano risponde al sindaco di Trecenta

A una interrogazione della minoranza, a seguito di quella che il COMITATO ALTOPOLESANO definì “la quasi abolizione della terapia antalgica”, il sindaco di Trecenta, Antonio Laruccia, in consiglio comunale si è posto la domanda “anche i comitati diffondono fake news e bufale destinate a creare inutile allarmismo o l’Ulss risponde in modo poco credibile?”

I dati nudi dovrebbero bastare a valutare e trarre conclusioni non inquinate da pregiudizi.

  • 2012 servizio di Terapia Antalgica dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16 (articolato in terapia, visita e controllo).
  • Primi mesi 2018 lunedì dalle 8 alle 18 – giovedì dalle 8 alle 18 - venerdì dalle 8 alle 14.
  • Oggi il servizio è attivo solo lunedì dalle 8 alle 17 e giovedì dalle 8 alle 17. Però non è sempre garantita la presenza del medico.

Di conseguenza i tempi di attesa sono aumentati. Ad esempio giorni fa una visita di inizio ottobre ha trovato posto per la terapia a gennaio.

Il calo della frequenza e quindi l’insufficienza del servizio di terapia del dolore è piuttosto evidente. Soprattutto se si considera il bisogno, per molti sofferenti, di trovare un rimedio efficace (anche se non risolutivo) a tipi di dolore fisico spesso intollerabile e invalidante.

Quanto ai commenti espressi in consiglio comunale dal sindaco che dire? Appartengono al peggio del politichese, come la pratica del dire e non dire, del lanciare un’accusa usando la finzione formale del dubbio, con la volontà, neppure velata, di gettare discredito sul lavoro di (corretta) informazione del nostro comitato.

E’ il metodo di spargere veleno, usato dai soggetti deboli e falsi per danneggiare la credibilità degli onesti.

Per non parlare della strategia scelta dal sindaco per accertare la verità sui servizi del San Luca: solo una mente “ingenua” può chiedere all’oste se ha buon vino! E l’ingenuo Laruccia verifica la fondatezza della notizia presso la dirigenza sanitaria.

Comunque, egregio signore, le sue insinuazioni non ci preoccupano, perché chi ci conosce “bene” da tempo sa che non siamo né complottisti né propalatori di false informazioni.

Il nostro UNICO scopo è quello di difendere il diritto alla salute dei cittadini altopolesani.

Nell’articolo del Gazzettino non emerge la reazione dell’opposizione alle affermazioni del sindaco di Trecenta. Una pausa di riflessione?

Per il Comitato Altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
Jenny Azzolini Rossi