7.12.22

L'ospedale "San Luca" a Report

I link per consultare o rivedere la puntata.

Report, 5 dicembre 2022


(dal sito di Report)

"Finché c'è la salute".

di Claudia Di Pasquale

Collaborazione di Cecilia Bacci e Eleonora Zocca

Immagini di Giovanni De Faveri e Paolo Palermo

Montaggio di Daniele Bianchi e Andrea Masella


Negli ultimi anni abbiamo assistito a tagli ingenti del sistema sanitario.

Il Sistema Sanitario Nazionale ha avuto, negli ultimi anni, tagli ingenti, è crollato il numero dei posti letto, sono stati chiusi i pronto soccorso, sono stati smantellati interi reparti. Ora però a risollevare le sorti della sanità arriveranno i soldi del Pnrr. Circa due miliardi saranno investiti per realizzare 1350 case di comunità, mentre 1 miliardo servirà per aprire 400 ospedali di comunità. Che cosa sono esattamente? E quali servizi dovrebbero offrire? Nelle case di comunità un ruolo centrale dovrebbero averlo i medici di base, che però sono in grave sofferenza numerica, così come c'è una carenza ormai cronica di personale medico ospedaliero. E quindi chi andrà a lavorare dentro le strutture finanziate coi soldi del Pnrr?


Visualizza il servizio sulla sanità in Piemonte, Lombardia e Veneto: Finché c'è la salute. Scarica il pdf.

E' possibile vedere l'intera puntata su raiplay.it


4.12.22

Domani 5 dicembre 2022 si parlerà del "San Luca" a Report, Rai3, ore 21.20

Non perdiamo la puntata di Report di domani sera, lunedì 5 dicembre 2022 alle ore 21.20.

Un'anticipazione su Facebook



Per gli utenti di Facebook è possibile visualizzare un'anticipazione a questo indirizzo:

https://fb.watch/hcAcsF1lzY/

Nuovo numero per la Guardia Medica a Badia Polesine. Orari e modalità di accesso allo Studio Medico Badia Polesine (ex ospedale)

Rendo noto gli orari e le modalità di accesso comunicati dallo Studio Medico Badia Polesine - presso l'ex ospedale.

MERCOLEDI 7/12 PREFESTIVO: DALLE ORE 10 E' IN SERVIZIO LA GUARDIA MEDICA AL NUOVO NUMERO 0425 078120), LA SEGRETERIA E' CHIUSA IL POMERIGGIO.
GIOVEDI 8/12 FESTIVO

ATTENZIONE NUOVO NUMERO GUARDIA MEDICA DAL 1 DICEMBRE 2022:
0425 078120

Per comunicazioni URGENTI e CERTIFICATI DI MALATTIA
contattarci ai numeri che vi lasciamo a disposizione in questa email.

Le vostre richieste verranno evase entro 2 giorni lavorativi
dalla ricezione della vostra email.

L'orario della SEGRETERIA è il seguente: 
dal LUNEDI al VENERDI 8:30-12:30 e 15 -18:30
TEL e fax 0425 509250 cell (x sole urgenze - NO farmaci) 370 3579237

I medici non sono presenti in ambulatorio IL SABATO, 
pertanto dalle ore 8 alle ore 10 sono disponibili per le sole URGENZE ai propri numeri di cellulare:
- Dott. SBRENNA 339 8396052; - D.ssa DAZIALE 347 5580888 - D.ssa PERETTO 333 5226137 
- D.ssa ZOP 329 3057514 - D.ssa BOLDRIN 340 9314914 - Dott. CALORE 320 0597087
Dalle ore 10 è in servizio il MEDICO DI GUARDIA al num. 0425/078120

Nella prossima puntata di Report, il 5 dicembre 2022, probabilmente si parlerà anche del San Luca

Domani sera a Report riflettori sulla sanità veneta. Forse ci sarà spazio anche per il "San Luca".



8.11.22

Governo Meloni, per la Salute 32,8 milioni in meno per i prossimi 3 anni

Se il buongiorno si vede dal mattino...

Il nuovo governo comincia tagliando

fonte: quotidianosanità.it

Governo. Arriva la spending review per i Ministeri: per la Salute 32,8 mln in meno per i prossimi 3 anni

di L.F.

È quanto prevede il Dpcm approvato dal Governo che impone ai Dicasteri risparmi di 3,5 miliardi per il triennio 2023-2025. A vigilare sarà il Mef che valuterà le proposte di spending che saranno inviate dai singoli Ministeri. TESTO DPCM

07 NOV 2022 - 

Sono 7,6 mln in meno nel 2023, 11,2 mln nel 2024 3 14 mln nel 2025 per un totale di 32,8 mln di euro le somme che il Ministero della Salute dovrà risparmiare nel prossimo triennio. Sono questi i numeri del Dpcm approvato dal Governo che impone ai Dicasteri una spending review di 3,5 miliardi per il triennio 2023-2025.

...

Leggi l'articolo completo

21.9.22

Difendiamo la Sanità Pubblica. Venezia Sabato 17 settembre 2022. Le immagini dell'evento organizzato da CoVeSaP

Evento organizzato dal Coordinamento Veneto per la Sanità pubblica (CoVeSaP), vedi il precedente post. A causa della pioggia l'evento si è svolto nella sala teatro del Patronato in via Garibaldi (calle San Domenico).

Scarica il testo integrale della nota di CoVeSaP rivolta ai candidati alle elezioni politiche del 24 settembre.



















13.9.22

Difendiamo la Sanità Pubblica. Venezia Sabato 17 settembre 2022

Il Servizio Sanitario Nazionale, negli ultimi decenni, è stato pesantemente sottofinanziato.

Si sono così create criticità sempre più importanti: pesanti carenze di personale con operatori sottoposti a stress inaccettabili, liste di attesa infinite, pronto soccorso intasati o ridotti a punti di primo soccorso, posti letto insufficienti, medicina territoriale non adeguata ai bisogni dei cittadini, mancanza di servizi socio-sanitari per le fasce deboli della popolazione. Questi problemi affliggono oramai tutte le regioni, da nord a sud, e rendono sempre più difficile potersi curare.

Anche il Veneto non sfugge a questa pericolosa tendenza.

Il fondamentale diritto alla salute e alla cura viene negato ad una parte sempre più consistente della popolazione.

Il Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica (CoVeSap) chiede a tutti coloro che saranno eletti alle elezioni del prossimo 25 settembre un’inversione di tendenza alla politica dei tagli, prevedendo un robusto rifinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale per realizzare:

  • Una maggiore gestione pubblica e uno stop alle varie forme di privatizzazione;

  • Un investimento massiccio nel personale;

  • La riorganizzazione di una rete ospedaliera che risponda ai bisogni della popolazione;

  • La finalizzazione dei Fondi del PNRR al potenziamento del Servizio Pubblico;

  • Lo sviluppo dei servizi territoriali per i minori, la famiglia, la disabilità, le dipendenze, gli anziani e la salute mentale;

  • La ricostruzione dei Dipartimenti di Prevenzione;

  • La convergenza nel concetto di salute delle politiche sanitarie con quelle ambientali;

  • Il ritorno allo spirito della legge 833 con un giusto equilibrio nel rapporto tra Stato - Regioni - Enti locali.

Il Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica chiede pertanto quanto previsto dalla legge 833/78, ovvero un Servizio Sanitario Pubblico, Universalistico, Gratuito, Equo ed Accessibile a tutti.

Scarica il testo integrale della nota di CoVeSaP rivolta ai candidati alle elezioni politiche del 24 settembre.


3.9.22

Il capitale umano nella salute mentale

fonte: quotidianosanità.it

Nessuna reingegnerizzazione dell’architettura organizzativa dei servizi per la salute mentale potrà avere successo senza prima ricostituire il capitale umano e professionale che opera nei servizi di salute mentale ai diversi livelli

Fabrizio Starace
Direttore DSMDP AUSL di Modena
Presidente Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica
Presidente Sezione IIIa Consiglio Superiore di Sanità

31 agosto 2022

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Da qui al 2025 mancheranno almeno 16.500 medici specialisti. Ecco la mappa Regione per Regione. Studio Anaao

fonte: quotidianosanità.it

Impressiona leggere oggi questo articolo del 20 marzo 2019

Da qui al 2025 mancheranno almeno 16.500 medici specialisti. La carenza maggiore per i medici dell’emergenza e i pediatri. Ecco la mappa Regione per Regione. Studio Anaao

di M.D Arienzo, F.Ragazzo, A.Rossi, C.Rivetti, E.Marcante, D.Montemurro, C.Palermo

A guidare la classifica delle carenze conseguenti all’analisi delle curve di pensionamento e dei nuovi specialisti formati nel periodo 2018-2025 sono il Piemonte al Nord, la Toscana al Centro, la Sicilia al Sud. Unica eccezione il Lazio che sarà in grado di soddisfare il disavanzo netto determinato dalla fuoriuscita di specialisti, anche se non in tutte le discipline. Ecco la mappa Regione per Regione.

Leggi l'articolo completo

1.8.22

MINISTERO DELLA SALUTE - DECRETO 23 maggio 2022, n. 77

MINISTERO DELLA SALUTE - DECRETO 23 maggio 2022, n. 77 "Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale."

(22G00085)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 07/07/2022

(GU n.144 del 22-06-2022)

Visualizza il testo vigente su normattiva.it

Visualizza il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale

28.7.22

Comitati e comitati. C'è chi dice si, che va tutto bene madama la marchesa

E' insolito che nasca un comitato popolare per celebrare i risultati di una pubblica istituzione, ma è quello che accaduto nei giorni scorsi. Un'operazione che ha trovato ampio spazio nei quotidiani locali e che, addirittura, è stata distribuita ai consiglieri comunali. Come ha fatto il sindaco di Badia Polesine (scarica). Peccato che lo stesso sindaco non abbia inviato ai consiglieri anche la nota del Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca con cui, lo scorso 12 marzo, si chiedeva che i primi cittadini si attivassero affinché l'ospedale uscisse dalla precarietà in cui lo costringeva la qualifica di ospedale-covid (vedi precedente post).
Ciò che segue è il commento del Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca su questa surreale vicenda.
-----inizio documento
Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Cell. 3473490340
sito internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
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Data 28/07/2022
In questi ultimi giorni è stato recapitato alle famiglie trecentane (e a quelle di centri limitrofi) un patinato volantino di quattro facciate dall’allettante titolo “Ospedale San Luca ‘Un sogno che si avvera’ Nasce il nuovo servizio di Riabilitazione”.
Il mittente risulta essere il comitato “Cittadini per la Tutela della Salute e del San Luca” che, è bene precisarlo, nulla ha a che vedere con il “Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca” che da molti anni, e ben prima dell’apparente “gemello”, porta avanti un’azione di difesa della struttura altopolesana, nel tempo sempre più impoverita di servizi e personale e svilita nel suo ruolo di ospedale per acuti.
Il documento, nell’illustrare ai cittadini l’arricchimento che deriverà al San Luca dall’entrata in funzione del “nuovo” servizio di Riabilitazione, non lesina certo complimenti: “un impegno mantenuto dalla Direzione Generale”; “Il comitato, dopo aver espresso il proprio plauso alla Direzione Generale e a tutto il personale medico e paramedico che si avvia a realizzare un così ambizioso progetto”; “Al di là della soddisfazione per i risultati raggiunti”. Non solo: “Il Comitato rivolge apprezzamento all’assessore Corazzari e ai Consiglieri regionali Bisaglia e Cestari, al Presidente della Provincia….a tutti i sindaci…”. “Punto! Due punti! Ma si, fai vedere che abbondiamo” diceva in una celebre scena il grande Totò.
Sorge l’interrogativo del perché non sia la stessa Azienda Ulss 5 Polesana a dare la notizia e l’informazione sia invece veicolata, non si sa a quale titolo, da questo Comitato. Certamente siamo ben lieti di apprendere che il servizio di Riabilitazione del San Luca sarà potenziato e che i pazienti potranno trovare una più adeguata risposta alle loro necessità, ci mancherebbe! Ma non sentiamo di unirci al coro esultante per questa operazione non ancora concretizzatasi. Il motivo? Il San Luca, entrato in funzione nel 1996 come ospedale dell’Altopolesine dopo la chiusura delle quattro preesistenti strutture, è stato oggetto, in questo quarto di secolo, di un continuo tiro al bersaglio da parte della Regione Veneto che l’ha reso una struttura ben diversa da quella che avrebbe dovuto e potuto essere. Suggeriamo al comitato ficarolese, se davvero ha a cuore la salute dei cittadini e la tutela del San Luca, di concentrarsi su aspetti che ci sembrano ben più importanti di quelli che hanno scatenato il suo entusiasmo ed i suoi toni trionfalistici.
Il 20 marzo 2019, mentre ancora si discuteva delle nuove schede ospedaliere 2019-2023, l’ex assessore provinciale alla Sanità Brusco, l’unico politico polesano che ha portato avanti, negli anni, una vera difesa del nostro ospedale, scriveva: “Il San Luca di Trecenta ormai esausto per i tagli leghisti, passerebbe nello stesso periodo (2002-2019 n.d.r.) da 222 a 132 posti letto (- 90, – 40%, addirittura 11 in meno anche delle ultime schede!)”.
Il taglio forsennato dei posti letto (struttura più colpita nel Veneto); la sua trasformazione, dal mese di aprile 2020, in “ospedale covid” senza che si sia mai pensato di distribuire anche ad altre strutture, magari private, l’enorme peso derivante da una tale destinazione; la chiusura del Pronto Soccorso, che ancora si protrae (!), e che costringe le persone bisognose di cure a rivolgersi a quello di Rovigo con le conseguenze negative facilmente immaginabili; il funzionamento “al minimo” dei poliambulatori (quando si prenotano appuntamenti al Cup per visite specialistiche, Trecenta è, molto spesso, cronologicamente, l’ultima opzione, cosicché i pazienti sono costretti a raggiungere mete anche lontanissime (Adria, Porto Viro, centinaia di chilometri…, stress psico-fisico e spese); una medicina di gruppo che non è mai decollata come filtro del Pronto Soccorso, con la presa in carico dei pazienti meno gravi al fine di impedire accessi “impropri” a tale struttura.
Benvenuto alla (nuova) Riabilitazione ma, forse, i problemi del San Luca ci sembrano molti di più (non certo “il posizionamento di raccoglitori di rifiuti nelle zone verdi” e “la manutenzione periodica degli spazi verdi esterni e il rinnovo del parco alberi”, un tocco green non guasta mai di questi tempi)!
Nel volantino il Comitato ammette - bontà sua - di avere consapevolezza “che all’interno del servizio sanitario polesano i problemi non mancano”: ma che sarà mai rispetto agli obbiettivi che si stanno raggiungendo? Non dimentichiamo che lo stesso Gruppo, forse in possesso di informazioni o di facoltà divinatorie precluse ai più, aveva già a suo tempo invaso il comune con manifesti dal gioioso e rassicurante titolo “Il San Luca ha un futuro sicuro”.
Poi venne la pandemia e la trasformazione della struttura in “ospedale covid”…. Futuro, Sogno… (una terminologia da convention motivazionali). Meglio guardare la realtà in faccia per quanto sgradevole possa essere. Il nostro Comitato, ci teniamo a ribadirlo, ha sempre cercato di mettere in luce i problemi del San Luca non per certo per alimentare focolai di sterile polemica, ma perché chi di competenza se ne facesse carico nell’interesse dei cittadini altopolesani (e non solo), che non possono essere considerati e trattati come cittadini di serie b o c.
Abbiamo fatto politica? Certo che l’abbiamo fatta! Fare politica significa cercare di impegnarsi a favore della “polis”, della Comunità dove viviamo.
Non certo per adulare i potenti di turno o per essere di ausilio al raggiungimento dei loro obiettivi.
Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca
-----fine documento

4.7.22

CoVeSaP interviene sui servizi pubblici per la salute mentale

Il Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica consegnerà al presidente del consiglio regionale un documento sullo stato dei servizi per la salute mentale





Co.Ve.Sa.P. - Padova 9 aprile 2022


La grande manifestazione dello scorso 9 aprile 2022 promossa dal Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica.

Video su Youtube (durata circa un'ora)


24.5.22

Liste d’attesa infinite e i cittadini rinunciano alle cure, allarme di Cittadinanzattiva, 1 cittadino su 3 rinuncia alle cure

Secondo il «Rapporto civico sulla salute 2022. I diritti dei cittadini e il federalismo sanitario» di Cittadinanzattiva 1 cittadino su 3 rinuncia alle cure. Ritardi in esami, screening e interventi chirurgici

di Valentina Arcovio

Quasi due anni di attesa per una mammografia, circa un anno per una ecografia, una tac, o un intervento ortopedico. Le liste d’attesa, da sempre «tallone di Achille» del Servizio Sanitario Nazionale in tempi ordinari, durante l’emergenza hanno rappresentato la principale criticità per i cittadini. E, anche per questo, a rinunciare alle cure della sanità pubblica, nel 2021, è stato più di un cittadino su dieci. Questo è stato uno dei lasciti più importanti della pandemia, evidenziato dal «Rapporto civico sulla salute 2022. I diritti dei cittadini e il federalismo sanitario», presentato oggi da Cittadinanzattiva.

Cittadinanzattiva: «abbiamo bisogno di recuperare milioni di prestazioni»

18.5.22

“Dm 71”. In Gazzetta le motivazioni alla base della decisione del Governo di andare avanti anche senza l’intesa in Stato-Regioni


di Luciano Fassari

Pubblicata la delibera del Cdm che dà il via libera all'adozione del decreto del Ministro della salute, di concerto con il Mef, recante “Modelli e standard per lo sviluppo  dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”. Dalla scadenza imminente della milestone del Pnrr, alla necessità di affiancare al Dm 70/2015 la riforma del territorio fino ai rilievi della Corte dei conti sulla debolezza dell’assistenza territoriale e a tutti i tentativi fatti per convincere la Regione Campania a dare l’intesa ecco tutte le motivazioni per cui il Governo ha deciso che il Dm 71 deve andare avanti. LA DELIBERA

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Legge di Bilancio 2022. Tutte le misure per la sanità

Per la sanità il pacchetto è nutrito a partire dalla dote di finanziamento corrente che cresce di 2 miliardi l'anno per tre anni, cui si aggiungono altri 2 miliardi in conto capitale. Ma sono moltissime le norme di interesse per il settore: dalla proroga delle Usca alle indennità per il personale dei pronto soccorso. IL TESTOLEGGI L'ARTICOLO

Vai allo speciale di quotidianosanita.it

È facile smettere di legare se sai come fare: Il no restraint è un metodo di lavoro

Da NUOVA RASSEGNA DI STUDI PSICHIATRICI

rivista online di psichiatria

Volume 23 - 10 Maggio 2022

L’articolo descrive come il SPDC (servizio psichiatrico di diagnosi e cura) di Ravenna sia divenuto, dal 2016 un reparto no-restraint. Viene descritto come il no restraint non sia una posizione ideologica ma un metodo di lavoro che, se applicato, può portare al superamento della contenzione meccanica. Alla base del no restraint vi sono: a) fattori architettonici del reparto b) organizzazione interna e gestione delle interfacce; c) attività clinica e assistenziale; d) formazione. Vengono portati dati a supporto del fatto che il no restraint, oltre che etico, riduce il numero delle giornate perse per infortunio del personale, il numero degli episodi di aggressività nei confronti del personale, la spesa sanitaria complessiva per ricovero. Infine vi sono suggestioni che possono anche essere ridotte le giornate in TSO. Servono comunque ulteriori studi a supporto di questi dati preliminari.

Vai all'articolo completo

Disponibile anche in versione pdf

17.3.22

Ai sindaci dell'Altopolesine: l'ospedale di Trecenta esca dalla precarietà

Il Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" chiede ai sindaci dell'altopolesine di adoperarsi affinché l'Ospedale di Trecenta torni alla normale operatività, dopo due anni in cui è stato dedicato esclusivamente alla cura dei pazienti covid.
Si chiede in sostanza di agire come i sindaci della bassa padovana che hanno ottenuto questo risultato per l'Ospedale di Schiavonia.

(scarica in formato pdf)



Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell.  3473490340
sito internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
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Data, 12 marzo 2022

Al sig. sindaco del Comune di TRECENTA

Ai sigg.ri sindaci dei Comuni Altopolesani

Nella giornata di sabato 19 febbraio u.s., centinaia di persone, con i loro sindaci ed amministratori, si sono ritrovate davanti all’ospedale di Schiavonia, nel Comune di Este, per chiedere alla Regione Veneto che tale struttura ritorni a svolgere i compiti sanitari per i quali è sorta pochi anni or sono e smetta di essere un “covid hospital”, ora che la pandemia sembra segnare il passo e stanno regredendo contagi e ricoveri.
Non è stata la prima volta che i sindaci di quel territorio ed i loro amministrati hanno fatto fronte comune per arrestare il potenziale impoverimento e declassamento di quell’ospedale. 
Anche il "San Luca", ospedale degli altopolesani, che lo scorso 5 marzo ha compiuto 25 anni dalla sua inaugurazione ufficiale, è divenuto, nell’ormai lontano 1° aprile 2020, un “covid hospital”; e ciò continua a creare alla popolazione gravi problemi relativamente a ricoveri, servizi ambulatoriali e Pronto Soccorso.
Il San Luca, già fortemente penalizzato dalle schede dell’ultimo Piano Socio Sanitario 2019-2023, ha dovuto sopportare, quasi da solo, nel territorio polesano, il peso delle varie “ondate” pandemiche. Senza che la Regione abbia mai pensato di condividere i carichi di lavoro con altre strutture, magari anche private (che, invece, si sono prese la “polpa” dei servizi che il Pubblico non è più riuscito ad assicurare alla cittadinanza).

Ciò premesso, chiediamo a Lei ed ai suoi Colleghi se non riteniate necessario riportare all’attenzione della Regione Veneto - e, in particolare, al presidente Zaia, all’assessore Lanzarin, all’assessore Corazzari e alle consigliere Cestari e Bisaglia (questi ultimi tutti altopolesani) - la situazione del “nostro” ospedale e, in particolare, della mancanza del Pronto Soccorso, affinché termini lo stato di precarietà e di forte disagio che oltre 80.000 persone stanno sopportando in aggiunta alla crisi pandemica.
Siamo anche noi cittadini Veneti, trattati però spesso come gli ultimi della classe, gravati di doveri ma con pochi diritti specialmente in campo sanitario.
Siamo stanchi di sopportare tacendo e stanchi di illuderci di essere forse trattati meglio.
E’ nostro forte desiderio che, oltre a noi, anche forze politiche, sindacali, associazionistiche ritengano impellente il dovere civile di salvaguardare la Sanità Pubblica e, quindi, il "San Luca".
Grazie per l’attenzione. 
Rimaniamo in attesa di un rapido riscontro.

Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca"
La portavoce - Jenny Azzolini

22.1.22

SOS Salute Mentale nel Veneto, conferenza stampa di CoVeSaP

Il Coordinamento veneto per la sanità pubblica (CoVeSaP) formato dai comitati per la sanità pubblica nati in tutta la regione, in vista dell'iniziativa che si terrà oggi, ha tenuto una conferenza stampa in cui è stato delineato un quadro impressionante sulla salute mentale in Veneto.

Link alla conferenza stampa del 17/01/2022

https://youtu.be/bGYjb9GBzeA