Il Servizio Sanitario Nazionale, negli ultimi decenni, è stato pesantemente sottofinanziato.
Si sono così create criticità sempre più importanti: pesanti carenze di personale con operatori sottoposti a stress inaccettabili, liste di attesa infinite, pronto soccorso intasati o ridotti a punti di primo soccorso, posti letto insufficienti, medicina territoriale non adeguata ai bisogni dei cittadini, mancanza di servizi socio-sanitari per le fasce deboli della popolazione. Questi problemi affliggono oramai tutte le regioni, da nord a sud, e rendono sempre più difficile potersi curare.
Anche il Veneto non sfugge a questa pericolosa tendenza.
Il fondamentale diritto alla salute e alla cura viene negato ad una parte sempre più consistente della popolazione.
Il Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica (CoVeSap) chiede a tutti coloro che saranno eletti alle elezioni del prossimo 25 settembre un’inversione di tendenza alla politica dei tagli, prevedendo un robusto rifinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale per realizzare:
Una maggiore gestione pubblica e uno stop alle varie forme di privatizzazione;
Un investimento massiccio nel personale;
La riorganizzazione di una rete ospedaliera che risponda ai bisogni della popolazione;
La finalizzazione dei Fondi del PNRR al potenziamento del Servizio Pubblico;
Lo sviluppo dei servizi territoriali per i minori, la famiglia, la disabilità, le dipendenze, gli anziani e la salute mentale;
La ricostruzione dei Dipartimenti di Prevenzione;
La convergenza nel concetto di salute delle politiche sanitarie con quelle ambientali;
Il ritorno allo spirito della legge 833 con un giusto equilibrio nel rapporto tra Stato - Regioni - Enti locali.
Il Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica chiede pertanto quanto previsto dalla legge 833/78, ovvero un Servizio Sanitario Pubblico, Universalistico, Gratuito, Equo ed Accessibile a tutti.
Scarica il testo integrale della nota di CoVeSaP rivolta ai candidati alle elezioni politiche del 24 settembre.
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