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17.11.24

Si ripete il calvario di un'anziana altopolesana di 97 anni al PS di Rovigo

La mancanza di un vero Pronto Soccorso a Trecenta espone gli altopolesani a disagi e rischi maggiori del resto dei residenti nel territorio dell'Ulss 5.

Il PS di Trecenta è stato declassato a Punto di Primo Intervento, tratta solo codici bianchi e verdi

Si ripete il calvario di un'anziana altopolesana di 97 anni al PS di Rovigo, di Rovigo perché a Trecenta non c'è un Pronto Soccorso ma soltanto un Punto di Primo Intervento.

La signora, residente presso la Casa di Riposo di Badia Polesine, è stata trasportata direttamente a Rovigo poiché il Punto di Primo Intervento di Trecenta non poteva gestire il caso.

Il figlio, Graziano Berto, ha reso nota la vicenda che ricalca quanto era già accaduto nello scorso mese di maggio. Allora l'Ulss 5 Polesana si era scusata per il disservizio ma, evidentemente, non ha preso alcun provvedimento affinché migliorasse l'assistenza.

Di seguito pubblico i post di Graziano Berto il quale, dopo l'esperienza di maggio, aveva puntualmente informato anche l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin. Senza esito.

Post di Graziano Berto, 6 novembre 2024

Anche oggi una bella puntata al Pronto soccorso di Rovigo con la mamma di 97 anni. Lei è arrivata alle 9.30 di questa mattina in codice bianco per sospetta 'flebite' alla gamba sx. Dopo gli opportuni esami e visite, l'ultima alle ore 16.15, alle 20.30 siamo ancora in P.S. per attendere la diagnosi dell'ultima visita. Nello stesso tempo attendiamo l'arrivo di un'autoambulanza per il rientro in struttura.  Credo che la protesta pubblica che ho fatto a maggio 2024 NON SIA SERVITA A NULLA.  Ringrazio la dott.ssa Lanzarin e il presidente Zaia, per aver provveduto a "MIGLIORARE QUESTO SERVIZIO, INDISPENSABILE PER I CITTADINI VENETI". In fede Berto Graziano

Post di Graziano Berto, 30 maggio 2024

Ieri 29 maggio 2024 mia madre di 97 anni, non autosufficiente, ma  ancora sufficientemente presente é stata ricoverata al pronto soccorso di Rovigo verso le ore 15, per una sospetta flebite alla gamba sx. Dopo le opportune analisi, Rx alla gamba, effettuate verso le 16.30, abbiamo atteso fino alle 18.30 per avere una visita dall'ortopedico e di conseguenza la diagnosi che ha riscontrato un frattura composta sia al perone che alla tibia. Dopo aver effettuato  l'opportuno intervento medicale, il medico di turno ha stabilito che mia madre poteva rientrare in struttura protetta nella stessa serata. L'ospedale, in questi casi,  ha l'obbligo di riaccompagnare il paziente non autosufficiente nella sua residenza. Per fare questo,  si serve  di un "Taxi Ambulanza" della CIDAS , la quale è convenzionata con l'ULSS5 polesana per questo servizio. Verso le 19.15 ci viene comunicato da un'infermiere del  pronto soccorso che si occuperanno loro di contattare il trasporto. Passano le ore e noi rimaniamo in attesa dell'evolversi della situazione. Mia madre stesa sul lettino ed io al suo fianco. Alle 21.15 dopo due ore di attesa, mi viene comunicato che verso le 22 arriverà l'ambulanza. Passano le 22, le 23, alle 23.45 chiedo gentilmente se questa ambulanza é in arrivo o se forse sarebbe stato meglio ricoverarla. Mi viene risposto dall'infermiera di turno all'entrata del P.S. che dobbiamo pazientare perché c'è UNA SOLA AMBULANZA CHE FA QUESTO SERVIZIO PER TRE OSPEDALI, dal Basso Polesine a Castelbaldo(?). Faccio presente all'infermiera che mia madre ed io siamo in pronto soccorso dalle ore 15 ed ora sono le 24 e sono passate 9 ore e che forse avremo il diritto di rientrare nelle nostre case. L'infermiera non risponde e si occupa di un'altro paziente. Mi rassegno , ritorno vicino a mia madre, e cerco di rasserenarla standole vicino. Passa un'altra ora e finalmente arrivano i barellieri della CIDAS. Sono le 0.50 del 30 maggio 2024. Mia madre arriva in struttura alle 1.15 circa, il suo CALVARIO É FINITO. 

Mi chiedo É UMANO TENERE DELLE PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI PER COSÌ TANTE ORE IN UN PRONTO SOCCORSO? CON MIA MADRE C'ERANO ALTRE PERSONE ANZIANE CHE HANNO DOVUTO ATTENDERE COSÌ TANTO TEMPO PRIMA DI ESSERE RIACCOMPAGNATE.  NON SAREBBE IL CASO DI POTENZIARE QUESTO SERVIZIO PER ACCELERARE I RIENTRI , O PER L'ULSS5 È UN COSTO TROPPO ONEROSO E IL CITTADINO DEVE CONTRIBUIRE ANCHE PER QUESTO SERVIZIO? CONCENTRARE TUTTO IN UN PRONTO SOCCORSO É STATA UNA SCELTA CORRETTA? Forse , anche questa esperienza vissuta in prima persona non lascerà alcun segno, ma  ciò non toglie che sia un segnale, brutto, di dove stiamo andando.

11.8.24

Continua lo stillicidio del "San Luca". L'Ulss 5 colpisce il Centro Trasfusionale

Da agosto il tecnico del servizio non sarà più presente. La direzione appalta le urgenze ai privati.


Mentre la Direzione dell' Ulss5 pubblicizza il reparto Riabilitazione - per l'ennesima volta, vedi Rovigo News - viene parzialmente chiuso il servizio Trasfusionale.

Da agosto, infatti, non sarà più presente il Tecnico del Servizio Trasfusionale e l'approvvigionamento delle richieste di sangue urgente presso il Trasfusionale di Rovigo verrà appaltato a una ditta esterna.

Evidente l'allungamento dei tempi di consegna del sangue (e probabilmente anche dei costi).

Con il tecnico del Centro Trasfusionale presente a Trecenta il sangue veniva consegnato dopo un'ora dalla richiesta. Ora, invece, le richieste di sangue non urgenti verranno consegnate con i fattorini interni al centro trasfusionale di Rovigo non prima di mezzogiorno e le sacche di sangue e plasma arriveranno al reparto non prima delle 14.

Ovviamente ci aspettiamo le rassicurazioni dell'Ulss: ci diranno che "in fondo per il paziente non cambia nulla", oppure che "prima la produttività non era buona", o che "così si risparmia qualche euro".

Sta di fatto che il provvedimento dell'Ulss toglie un altro tassello all'ospedale dell'altopolesine.

A metà gennaio l'Ulss ha ridotto a sole sei ore al giorno l'attività del Laboratorio analisi, con l'arrivo dell'estate sono stati ridotti i posti letto in Medicina; il Pronto Soccorso è rimasto un Punto di Primo Intervento; in quattro anni non sono state applicate le schede ospedaliere del Piano Socio-Sanitario Regionale; i posti letto attivi non sono 132, come programmato, ma forse la metà.

E ANCORA SI TAGLIA!

10 agosto 2024

Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca"


6.8.24

Medicina di gruppo 3centaMed, la proposta del Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca"

La proposta avanzata al Direttore Generale dell'Ulss 5

Necessaria una proroga per trovare un accordo. Coinvolgere i sindaci dei Comuni interessati

Ieri ho avuto modo di incontrare, in rappresentanza del Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca, il Direttore Generale dell'Ulss 5 Polesana a proposito della preannunciata trasformazione della Medicina di gruppo di Trecenta (3centaMed, vedi precedente post CODICE ROSSO. La Medicina di Gruppo di Trecenta a rischio chiusura?).

Di fronte al pericolo di uno stravolgimento del servizio, ho proposto che venga cercato un accordo tra Ulss e medici di 3centaMed attraverso il coinvolgimento dei sindaci dei Comuni interessati: Trecenta, Ficarolo, Salara, Giacciano con Baruchella e Ceneselli.

Condizione preliminare è una proroga delle attuali condizioni allo scopo di usare il mese di agosto per raggiungere un'intesa soddisfacente per tutti: per le disposizioni che l'Ulss deve gestire, per le condizioni di lavoro dei medici e del personale di 3centaMed, ma anche e soprattutto per i cittadini delle comunità coinvolte e rappresentate dai sindaci.

6 agosto 2024

per il Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca"
Il Portavoce-Presidente, Pietro Tosarello


4.8.24

Medicina di gruppo, orari ridotti. Il Gazzettino di domenica 4 agosto 2024

  • Comitato San Luca preoccupato per il cambiamento in atto nella struttura "3centaMed". «Possibile riduzione dei servizi»
  • Girardi (Ulss 5): «Previste due ore in meno di segreteria e infermieri, ma non cambierà la presenza dei medici»



31.7.24

CODICE ROSSO. La Medicina di Gruppo di Trecenta a rischio chiusura?

Pubblico il testo della pec inviata al protocollo dell'Ulss 5 Polesana


Da più fonti siamo stati informati che tra circa una settimana il personale fornito dall'Ulss 5 alla Medicina di Gruppo di Trecenta sarà spostato verso altre sedi. Un taglio drastico che impedirà di continuare col servizio fin qui reso all'utenza.


Chiediamo conferma o una chiara smentita al Direttore Generale dell'Ulss.


Chiediamo anche se sono stati informati i sindaci dei Comuni interessati, sedi di ambulatori periferici: oltre a Trecenta per la frazione di Sariano, Ficarolo, Salara, Giacciano con Baruchella (anche per la frazione di Zelo) e Ceneselli.


Ricordiamo che è l'Ulss a servizio dei Comuni, non viceversa.


In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.


per il Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca
Il Portavoce-Presidente, Pietro Tosarello

10.7.24

L'Ulss 5 Polesana aumenta la spesa per le cliniche private convenzionate

Un momento della manifestazione a sostegno della sanità pubblica lo scorso 6 aprile a Mestre

Quasi 75 milioni di euro per il 2024

Lo segnala Guglielmo Brusco del Prc polesano commentando le dichiarazioni del direttore generale dell'Ulss alla stampa.

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Anche il nuovo Direttore Generale dell'Ulss Polesana, prevede più soldi per cliniche ed ambulatori privati – Quasi 75 milioni di euro per il 2024

E’ bello vedere un direttore generale dell'URSS 5 Polesana, così impegnato in conferenze stampe, interviste e comunicati. Anche ieri il Sig. Girardi è apparso sulla stampa, informandoci che, nell'Ulss 5 Polesana “dalle 651.739 prestazioni erogate nel 2019 si è arrivati alle 659.796 del 2023…...”

“Con questi dati alla mano sfatiamo il mito del settore privato”, dice Girardi. Privato che è passato da 126mila a 115mila prestazioni, nel confronto tra i primi quadrimestri 2019 e 2024.

Preso atto con piacere di tutto questo, chiedo perciò al direttore:

Perché la Regione, non taglia il numero dei posti letto convenzionati e le prestazioni ambulatoriali, assegnati alle cliniche private polesane? E perché non ripristina il numero di posti letto ospedalieri pubblici, tagliati anche se previsti, dalle schede regionali del 2019?

Posti letto tagliati negli ospedali pubblici di Adria e Trecenta ed invece aumentati per i privati di Porto Viro, Rovigo e Occhiobello!!! Ma perché decine di migliaia di persone altopolesane, non posso avere al San Luca di Trecenta, neanche il Pronto Soccorso, invece del Punto di Primo Intervento (con buona attività e ottimo personale, ma non un vero Pronto Soccorso)?

Perché decine di migliaia di altopolesani , non possono riavere al San Luca, almeno i precedenti 132 posti letto (non i 108 scritti da Girardi a pagina 16 della sua Relazione Performance 2023, né tantomeno, i 70 che oggi invece potrebbero essere il numero più vicino alla realtà)?

- Altra domanda semplice: Perché a fronte della sua documentata constatazione, con un calo di circa 11mila prestazioni della sanità privata convenzionata polesana, lei con le Deliberazioni n. 746-786-788 del giugno 2024, al posto almeno di un proporzionale calo, ha previsto invece di stanziare ancora più soldi, per le prestazioni, da comprare dalle cliniche private polesane? Soldi che sommati a quelli per il Gruppo Bianalisi (circa 4,2 milioni di euro), erogatore esclusivamente ambulatoriale (ex- Centro Medico, Centro Attività Motorie e Centro Medico Polesano), ammonterebbero (salvo errori di calcolo di cui mi scuso preventivamente), quasi a 75 milioni di euro per il 2024?

Circa 29 milioni per la Clinica Privata di S. Maria Maddalena, poco più di 9 milioni per il Città di Rovigo e circa 32,5 milioni per la clinica privata di Porto Viro.

Insomma, circa 3,4 milioni di euro in più dell’anno scorso! Il 4,7% in più di quanto assegnato come budget alla sanità privata polesana, nel 2023 (circa 71,4 milioni)! Ma, Sig. Girardi, se i privati calano le loro prestazioni, perché lei prevede di assegnare loro, maggiori entrate di soldi pubblici?

Altra nota incoraggiante, sarebbe l’aumento del numero del personale. “Nel 2019 i medici dipendenti dell’azienda erano 424” mentre a maggio 2024 sarebbero stati 453. E sempre a maggio del 2024, gli infermieri avrebbero raggiunto quota 1.369.

Ultima domanda: E se ci sono questi aumenti da lei dichiarati (+33% di OSS, +10% di infermieri, +14% di dipendenti in generale, +29 medici) rispetto al 2019, la domanda è sempre la stessa: perché il direttore dell'URSS 5, con un’organizzazione così “rafforzata”, stanzia comunque ancora più soldi, per chiedere prestazioni a pagamento dai privati? Perché non risparmia facendo in proprio?

Dr. Girardi, rimetta in moto l’Ospedale di Trecenta. Difenda quello di Adria e migliori quello pubblico di Rovigo. Meno soldi ai privati e risparmio per il rafforzamento della Sanità Pubblica! Lei, che ne pensa?

Trecenta, 5 Luglio 2024

Brusco Guglielmo – PRC Polesine - Sanità

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