24.5.22

Liste d’attesa infinite e i cittadini rinunciano alle cure, allarme di Cittadinanzattiva, 1 cittadino su 3 rinuncia alle cure

Secondo il «Rapporto civico sulla salute 2022. I diritti dei cittadini e il federalismo sanitario» di Cittadinanzattiva 1 cittadino su 3 rinuncia alle cure. Ritardi in esami, screening e interventi chirurgici

di Valentina Arcovio

Quasi due anni di attesa per una mammografia, circa un anno per una ecografia, una tac, o un intervento ortopedico. Le liste d’attesa, da sempre «tallone di Achille» del Servizio Sanitario Nazionale in tempi ordinari, durante l’emergenza hanno rappresentato la principale criticità per i cittadini. E, anche per questo, a rinunciare alle cure della sanità pubblica, nel 2021, è stato più di un cittadino su dieci. Questo è stato uno dei lasciti più importanti della pandemia, evidenziato dal «Rapporto civico sulla salute 2022. I diritti dei cittadini e il federalismo sanitario», presentato oggi da Cittadinanzattiva.

Cittadinanzattiva: «abbiamo bisogno di recuperare milioni di prestazioni»

18.5.22

“Dm 71”. In Gazzetta le motivazioni alla base della decisione del Governo di andare avanti anche senza l’intesa in Stato-Regioni


di Luciano Fassari

Pubblicata la delibera del Cdm che dà il via libera all'adozione del decreto del Ministro della salute, di concerto con il Mef, recante “Modelli e standard per lo sviluppo  dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”. Dalla scadenza imminente della milestone del Pnrr, alla necessità di affiancare al Dm 70/2015 la riforma del territorio fino ai rilievi della Corte dei conti sulla debolezza dell’assistenza territoriale e a tutti i tentativi fatti per convincere la Regione Campania a dare l’intesa ecco tutte le motivazioni per cui il Governo ha deciso che il Dm 71 deve andare avanti. LA DELIBERA

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Legge di Bilancio 2022. Tutte le misure per la sanità

Per la sanità il pacchetto è nutrito a partire dalla dote di finanziamento corrente che cresce di 2 miliardi l'anno per tre anni, cui si aggiungono altri 2 miliardi in conto capitale. Ma sono moltissime le norme di interesse per il settore: dalla proroga delle Usca alle indennità per il personale dei pronto soccorso. IL TESTOLEGGI L'ARTICOLO

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È facile smettere di legare se sai come fare: Il no restraint è un metodo di lavoro

Da NUOVA RASSEGNA DI STUDI PSICHIATRICI

rivista online di psichiatria

Volume 23 - 10 Maggio 2022

L’articolo descrive come il SPDC (servizio psichiatrico di diagnosi e cura) di Ravenna sia divenuto, dal 2016 un reparto no-restraint. Viene descritto come il no restraint non sia una posizione ideologica ma un metodo di lavoro che, se applicato, può portare al superamento della contenzione meccanica. Alla base del no restraint vi sono: a) fattori architettonici del reparto b) organizzazione interna e gestione delle interfacce; c) attività clinica e assistenziale; d) formazione. Vengono portati dati a supporto del fatto che il no restraint, oltre che etico, riduce il numero delle giornate perse per infortunio del personale, il numero degli episodi di aggressività nei confronti del personale, la spesa sanitaria complessiva per ricovero. Infine vi sono suggestioni che possono anche essere ridotte le giornate in TSO. Servono comunque ulteriori studi a supporto di questi dati preliminari.

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