Secondo il «Rapporto civico sulla salute 2022. I diritti dei cittadini e il federalismo sanitario» di Cittadinanzattiva 1 cittadino su 3 rinuncia alle cure. Ritardi in esami, screening e interventi chirurgici
di Valentina Arcovio
Quasi due anni di attesa per una mammografia, circa un anno per una ecografia, una tac, o un intervento ortopedico. Le liste d’attesa, da sempre «tallone di Achille» del Servizio Sanitario Nazionale in tempi ordinari, durante l’emergenza hanno rappresentato la principale criticità per i cittadini. E, anche per questo, a rinunciare alle cure della sanità pubblica, nel 2021, è stato più di un cittadino su dieci. Questo è stato uno dei lasciti più importanti della pandemia, evidenziato dal «Rapporto civico sulla salute 2022. I diritti dei cittadini e il federalismo sanitario», presentato oggi da Cittadinanzattiva.
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