15.4.21

I sindacati dei medici: OSPEDALI SONO SOVRACCARICHI, NO A UN ALLENTAMENTO PREMATURO DELLE RESTRIZIONI

 


Covid-19
Rallenta la crescita dei contagi ma continua il sovraccarico di tutto il sistema ospedaliero. Gli indici di occupazione delle terapie intensive e dei reparti Covid sono ben oltre le soglie critiche. Oltre mezzo milione di contagi attivi, centinaia di morti ogni giorno.

Scarica in formato pdf il comunicato stampa in data  13 aprile 2021 firmato dai sindacati ANAAO ASSOMED – CIMO-FESMED – AAROI-EMAC – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA – CISL MEDICI.

Lo straordinario impiego di risorse umane nella lotta alla pandemia ha causato la perdita di milioni di prestazioni sanitarie. In proposito vedi il precedente post Covid ferma le cure. Censis: «Saltate 46 milioni di visite, 14.000 diagnosi di tumore in meno».

9.4.21

Covid ferma le cure. Censis: «Saltate 46 milioni di visite, 14.000 diagnosi di tumore in meno»

fonte: https://www.ilmessaggero.it/salute/medicina/tumori_malattie_saltano_visite_oggi_8_aprile_2021-5885128.html


«46 milioni di visite specialistiche ed esami diagnostici in meno (-31%) - ha dichiarato -, 700.000 ricoveri in meno in medicina interna (-70%) e 3 milioni in meno di screening oncologici (-55%) con 14.000 diagnosi di tumore in meno».

La pandemia, tuttavia, ha aggiunto Valerii, «è stata uno straordinario fattore di accelerazione di fenomeni preesistenti e in atto e ha finito per squarciare il velo sulle nostre fragilità strutturali».

Nel periodo 2014-2019 la spesa sanitaria pubblica in Italia ha registrato una riduzione dell'1,2%, mentre aumentava in Germania (+18,4%), Francia (+15,1%), Regno Unito (+12,5%), e questo ha avuto i suoi effetti sul Sistema sanitario.

Tra 20 anni, infatti, «la spesa sanitaria pubblica per gli anziani rappresenterà il 63% della spesa sanitaria pubblica. Quindi anche senza lo shock del Covid la politica avrebbe dovuto affrontare una riorganizzazione del Sistema sanitario nazionale».

E' ancora uno studio del Censis a confermare che, oltre il 40% non crede che la sanità della propria regione sarebbe pronta ad affrontare nuove eventuali emergenze, mentre il 93% ritiene una priorità investire maggiori risorse nella sanità e nel personale dedicato. Rispetto a come allocare le risorse che arriveranno, il 91,7% dei cittadini è dell'idea che bisognerebbe
dare un forte impulso alle attività di prevenzione dai virus come da altre malattie. Quasi all'unanimità (94%), gli italiani chiedono inoltre il potenziamento della sanità di territorio. E infine, il 70,3% considera necessario un maggior ricorso a telemedicina e soluzioni digitali per controlli, diagnosi e cure a distanza.

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