Visualizzazione post con etichetta azzalin. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta azzalin. Mostra tutti i post
25.11.18
20.5.17
Ospedale di Trecenta, insufficienti i posti letto di medicina e lungodegenza
Lettera del Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" indirizzata ai sindaci della zona, ai consiglieri regionali eletti in polesine, all'assessore regionale polesano Corazzari, al presidente della giunta regionale Zaia, ai parlamentari eletti in polesine, al ministro Lorenzin, ai sindacati e ai giornali locali.
Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
Portavoce Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340
Data, 17 maggio 2017
Trecenta 2 maggio: parla il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella.
Consiglio comunale aperto, sala piena, necessarie sedie aggiuntive (proprio come in ospedale).
Presentazione articolata, però sui numeri sorgono dubbi.
Riesaminiamo i decreti del DG, le proposte approvate dalla Conferenza dei sindaci (13/12/2016), e carte con le cosiddette opportunità di miglioramento delle attività assistenziali svolte presso il San Luca.
Non ci siamo accorti di miglioramenti, nell’offerta di servizi si tratta di un arricchimento estremamente limitato , che induce le persone ad andare nel privato.
Eppure il DG parla di scelte necessarie "a far fronte ai crescenti bisogni assistenziali determinati dall’invecchiamento della popolazione e dalla comorbilità" (più semplicemente pluripatologia).
Primo punto dolente: Medicina e Lungodegenza.
Il “potenziamento” riduce i posti letto per acuti e i posti letto di lungodegenza.
E la riduzione dei posti letto di lungodegenza crea enormi problemi a tutta l’azienda. Ai reparti sia di area medica che chirurgica.
E’ drammatica la situazione dei posti letto a Rovigo e il DG dovrebbe sapere che molti pazienti dell’Alto Polesine ricoverati in ambito specialistico quell'ospedale non riescono ad essere trasferiti in Lungodegenza a Trecenta proprio per mancanza di posto letto.
La lungodegenza dovrebbe avere posti letti che accolgono gli ex acuti precedentemente ricoverati in medicina - neurologia – chirurgia - ortopedia (anche quelli ricoverati in specialistica di Rovigo)
Il DG sa benissimo (credo) che se i pazienti post acuti (ripetiamo perché sia chiaro :anche quelli di specialistica a Rovigo) non liberano posti letto, non c’è spazio per nuovi ricoveri per acuti.
E i problemi di ricovero inoltre colpiscono il Pronto Soccorso e l’uso dei letti di astanteria (per questo nella proposta di revisione si programmano interventi edilizi di 50.000 euro per un arricchimento di 2 posti letto? )
Onestamente, non si può ritenere un consolidamento del ruolo di un ospedale per acuti la riduzione di 7 posti letto in medicina (da 55+2 dh. per POLISONNOGRAFIA a 50) e di 5 di Lungodegenza (da 25 a 20 MA SOLO 10 di internistica).
E già con questa organizzazione i posti letto non sarebbero forse sufficienti per far fronte alle richieste del territorio essendo elevatissimo l’utilizzo di posti letto in area medica (vari letti bis non è una notizia nuova).
Senza contare la mobilità verso altri ospedali (vedi sindaco Melara) dovuta all’incertezza della disponibilità al San Luca.
E non è lontano il 1° febbraio 2018, giorno del pensionamento del dr Ramazzina che oltre a lasciare enorme vuoto umano e professionale lascerà scoperte 850 visite ematologiche l’anno a Trecenta.
E poiché la carenza di ematologi comporta già lista di attesa di 1 anno a Rovigo, è verosimile che questi pazienti si troveranno senza riferimento.
Quindi con certezza non si consolidano neppure le carenze.
E i nuovi posti letto di Comunità (attività di continuità assistenziale nel territorio) devono aggiungersi agli attuali posti letto di Medicina e Lungodegenza.
Non devono sostituirli.
Il gioco delle tre carte non si addice al San Luca.
Per il Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca
La portavoce Jenny Azzolini
Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
Portavoce Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340
sito
internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
Trecenta 2 maggio: parla il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella.
Consiglio comunale aperto, sala piena, necessarie sedie aggiuntive (proprio come in ospedale).
Presentazione articolata, però sui numeri sorgono dubbi.
Riesaminiamo i decreti del DG, le proposte approvate dalla Conferenza dei sindaci (13/12/2016), e carte con le cosiddette opportunità di miglioramento delle attività assistenziali svolte presso il San Luca.
Non ci siamo accorti di miglioramenti, nell’offerta di servizi si tratta di un arricchimento estremamente limitato , che induce le persone ad andare nel privato.
Eppure il DG parla di scelte necessarie "a far fronte ai crescenti bisogni assistenziali determinati dall’invecchiamento della popolazione e dalla comorbilità" (più semplicemente pluripatologia).
Primo punto dolente: Medicina e Lungodegenza.
Il “potenziamento” riduce i posti letto per acuti e i posti letto di lungodegenza.
E la riduzione dei posti letto di lungodegenza crea enormi problemi a tutta l’azienda. Ai reparti sia di area medica che chirurgica.
E’ drammatica la situazione dei posti letto a Rovigo e il DG dovrebbe sapere che molti pazienti dell’Alto Polesine ricoverati in ambito specialistico quell'ospedale non riescono ad essere trasferiti in Lungodegenza a Trecenta proprio per mancanza di posto letto.
La lungodegenza dovrebbe avere posti letti che accolgono gli ex acuti precedentemente ricoverati in medicina - neurologia – chirurgia - ortopedia (anche quelli ricoverati in specialistica di Rovigo)
Il DG sa benissimo (credo) che se i pazienti post acuti (ripetiamo perché sia chiaro :anche quelli di specialistica a Rovigo) non liberano posti letto, non c’è spazio per nuovi ricoveri per acuti.
E i problemi di ricovero inoltre colpiscono il Pronto Soccorso e l’uso dei letti di astanteria (per questo nella proposta di revisione si programmano interventi edilizi di 50.000 euro per un arricchimento di 2 posti letto? )
Onestamente, non si può ritenere un consolidamento del ruolo di un ospedale per acuti la riduzione di 7 posti letto in medicina (da 55+2 dh. per POLISONNOGRAFIA a 50) e di 5 di Lungodegenza (da 25 a 20 MA SOLO 10 di internistica).
E già con questa organizzazione i posti letto non sarebbero forse sufficienti per far fronte alle richieste del territorio essendo elevatissimo l’utilizzo di posti letto in area medica (vari letti bis non è una notizia nuova).
Senza contare la mobilità verso altri ospedali (vedi sindaco Melara) dovuta all’incertezza della disponibilità al San Luca.
E non è lontano il 1° febbraio 2018, giorno del pensionamento del dr Ramazzina che oltre a lasciare enorme vuoto umano e professionale lascerà scoperte 850 visite ematologiche l’anno a Trecenta.
E poiché la carenza di ematologi comporta già lista di attesa di 1 anno a Rovigo, è verosimile che questi pazienti si troveranno senza riferimento.
Quindi con certezza non si consolidano neppure le carenze.
E i nuovi posti letto di Comunità (attività di continuità assistenziale nel territorio) devono aggiungersi agli attuali posti letto di Medicina e Lungodegenza.
Non devono sostituirli.
Il gioco delle tre carte non si addice al San Luca.
Per il Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca
La portavoce Jenny Azzolini
-----
Etichette:
azzalin,
bartelle,
comitati,
compostella,
comuni,
corazzari,
crivellari,
documenti,
lungodegenza,
medicina,
ospedale di comunità,
ospedali,
partiti,
pronto soccorso,
regione,
rovigo,
zaia
17.2.16
ULSS UNICA POLESANA, OCCASIONE DA COGLIERE O PRESAGIO DI FUTURI TAGLI?
Sabato 27 febbraio 2016, ore 9.45
Casa delle Associazioni
Via Dante 13/a - Adria
Convegno della Cgil Funzione Pubblica
Programma:
Saluto del Sindaco di Adria Massimo BarbuianiIntroduzione di Davide Benazzo, Segretario FP CGIL Rovigo
Partecipano:
Antonio Compostella, Direttore Gen. ULSS 18 e Commissario ULSS 19
Adriano Marcolongo, ex Direttore Generale ULSS 18 Rovigo
Tiziano Carradori, Direttore Gen. Azienda Ospedaliera-Universitaria di Ferrara
Cristiano Corazzari, Assessore Regione Veneto
Graziano Azzalin, Consigliere Regione Veneto
Patrizia Bartelle, Consigliere Regione Veneto
Coordina Irene Lissandrin, Direttore RovigoOggi.it
Scarica la locandina
24.2.15
Comune di Trecenta: «bloccare immediatamente l'applicazione delle schede ospedaliere»
È la richiesta del consiglio comunale di Trecenta
All'unanimità il consiglio comunale di Trecenta ha approvato un documento senza precedenti. Rivolto al presidente della giunta regionale Luca Zaia, all'assessore regionale alla sanità Luca Coletto e al dirigente regionale Domenico Mantoan, il documento, intitolato "Stato di crisi al San Luca", chiede che venga immediatamente bloccata l'applicazione delle schede ospedaliere.Le schede ospedaliere sono lo strumento che attua concretamente il piano socio-sanitario regionale (Pssr). Per l'ospedale di Trecenta, originariamente dotato di 208 posti letto ma ridotto a 180 nel corso di questi anni, è prevista un'ulteriore insostenibile riduzione a 143 posti letto per acuti (vedi post).
Nessuno si fa più illusioni, infatti, sull'efficacia dei posti letto intermedi, quelli che dovrebbero costituire gli ospedali di comunità, reparti all'interno delle strutture ospedaliere dotati unicamente di assistenza infermieristica. Una sorta di parcheggio in cui sistemare provvisoriamente pazienti non più acuti ma nemmeno in condizione di essere dimessi che, per la degenza, saranno pure costretti a pagare vari ticket.
Il consiglio comunale di Trecenta chiede che, prima di qualsiasi riduzione dei posti letto per acuti, siano definite, concordemente con i sindaci altopolesani dell'Ulss 18, le funzionalità da mantenere nell'ospedale di Trecenta.
Il documento è stato inviato anche ai consiglieri regionali polesani e a tutti i gruppi consiliari, al direttore generale dell'Ulss 18 e al presidente della conferenza dei sindaci e, infine, a tutti i sindaci dell'Ulss.
Ai sindaci il comune di Trecenta non chiede esplicitamente la solidarietà degli altri comuni ma è del tutto evidente che ogni autentica, non formale, azione a sostegno del blocco delle schede ospedaliere sarà la benvenuta.
Vedremo!
Scarica il documento approvato dal consiglio comunale di Trecenta.
Scarica la lettera accompagnatoria.
Etichette:
azzalin,
coletto,
comuni,
conferenza dei sindaci,
documenti,
mainardi,
ospedale di comunità,
ospedali,
pazienti,
schede ospedaliere,
schede territoriali,
strutture territoriali,
ticket,
zaia
21.2.15
Il Comitato per il "San Luca" scrive alla Procura: la chiusura di chirurgia d'urgenza è interruzione di pubblico servizio?
Il Comitato scrive anche ai comuni dell'Ulss 18 affinché chiedano alla Regione Veneto di bloccare IMMEDIATAMENTE l'applicazione delle schede ospedaliere.
Comitato
altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso
Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel.
0425701126 – Cell. 3473490340
sito
internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
20-02-2015
Alla Procura della
Repubblica di Rovigo
E per conoscenza: Al
Prefetto di Rovigo
Al Presidente della Regione
Veneto
All’assessore alla Sanità
Regione Veneto
Ai Consiglieri Regionali
Polesani
Al segretario regionale
alla sanità
Al Presidente della Provincia di Rovigo
Al vescovo di Adria e Rovigo
Al Direttore Generale Ulss
18
Al Presidente della
Conferenza dei Sindaci ULSS18
Ai sindaci dell’Ulss 18
Oggetto: Sospensione del Servizio di Chirurgia d’urgenza
dalle 18 del Venerdì alle 8 del lunedì, presso l’Ospedale San Luca di Trecenta.
dalle 18 del Venerdì alle 8 del lunedì, presso l’Ospedale San Luca di Trecenta.
Visto che:
- si sono verificati casi clamorosi di decessi dovuti alla ricerca inutile di assistenza d’urgenza per mancanza di posti letto negli ospedali;
- l’urgenza deve essere garantita allo stesso livello in tutti gli ospedali per acuti e a tutta la popolazione, senza discriminazioni;
- a partire da oggi, 20 febbraio, per il fine settimana (dalle 18 del venerdì alle 8 del lunedì) è interrotto il servizio di chirurgia d’urgenza al San Luca, servizio che dovrebbe servire un territorio con 85.000 abitanti e con complessa viabilità;
- il San Luca, a differenza di altri Ospedali Polesani, dista ben 35 chilometri dall’ospedale di Rovigo e il ricovero per interventi d’urgenza di cittadini altopolesani dovrebbe essere fatto nell’ospedale più vicino (salvo casi particolarmente complessi);
- una carenza del genere può incidere negativamente sull’efficienza di altri reparti (già ridimensionati) a causa di possibili emergenze interne (ostetricia - ginecologia – medicina),
allo scopo di evitare gravi rischi per la salute
ai nostri concittadini altopolesani,
chiediamo
a questa spettabile Procura,
una
valutazione dell’ipotesi di “Interruzione di pubblico servizio”
Scusandoci per il disturbo,
porgiamo distinti saluti.
Per il Comitato - la
portavoce Jenny Azzolini
Etichette:
azzalin,
chirurgia,
conferenza dei sindaci,
coppola,
documenti,
emergenza,
orsini,
pazienti,
prefetto,
provincia,
pssr,
regione,
schede ospedaliere
28.1.15
La Cgil chiama la politica a discutere del piano socio sanitario regionale
Imminenti i tagli ai posti letto
Il vuoto sui servizi territoriali
La Cgil torna a parlare di sanità e organizza per sabato 7 febbraio una tavola rotonda sul tema "Ospedale Hub e territorio: realtà o miraggio?"L'evento si terrà a Rovigo, presso l'aula magna della cittadella socio-sanitaria di Viale Tre Martiri (sede dell'Ulss 18) alle ore 9.30.
Molti pezzi grossi tra i relatori, speriamo che la sostanza sia all'altezza del ruolo.
Sotto esame sarà, inevitabilmente, il piano socio sanitario della regione Veneto che, entro quest'anno, dovrà essere applicato nella sua interezza. Ma mentre si cominciano a toccare con mano gli aspetti più negativi - liste d'attesa, la carenza di personale medico e infermieristico, la penuria dei fondi per gli ausili, un'assistenza domiciliare ferma da anni su standard troppo rigidi - non si vedono tracce di quei servizi territoriali che dovrebbero compensare i pesanti tagli ai posti letto.
Scarica la locandina.
Vedi anche il precedente post "Cgil: «Ulss 18 verso il collasso». Assistenza a rischio"
Etichette:
adi,
adria,
ausilii,
azzalin,
conferenza dei sindaci,
coppola,
liste d'attesa,
pazienti,
polesine,
pssr,
regione,
rovigo,
schede ospedaliere,
schede territoriali,
sindacato
15.1.15
Ulss 18. L'odissea di alcune famiglie altopolesane
Ospedale di Trecenta: tempi d'attesa che portano utenti nelle strutture private e macchine usate per poche ore la settimana.
Ospedale di Rovigo: esistono ancora camere senza bagno.
In entrambi i casi, lamentele per il cibo.
Con una lettera aperta ai responsabile della sanità polesana e regionale Guglielmo Brusco, ex assessore provinciale, denuncia vari casi di disagio per i cittadini polesani.
----inizio documento
----fine documento
Scarica in formato pdf.
Ospedale di Rovigo: esistono ancora camere senza bagno.
In entrambi i casi, lamentele per il cibo.
Con una lettera aperta ai responsabile della sanità polesana e regionale Guglielmo Brusco, ex assessore provinciale, denuncia vari casi di disagio per i cittadini polesani.
----inizio documento
SANITA’ –
ODISSEA DI FAMIGLIE ALTOPOLESANE –
Lettera aperta al
Direttore Generale dell'Ulss 18, Dr. Arturo Orsini, al Presidente
della Conferenza dei Sindaci Dr. Antonio Bombonato e al Presidente
della Regione Veneto, Dr. Luca Zaia.
In questi ultimi 3
mesi, vissuti da semplice cittadino altopolesano, mi sono reso conto
che, come Assessore Provinciale alla Sanità, nei miei interventi
pubblici a difesa dei nostri concittadini, ho un po’
esagerato. Si, sono stato troppo tenero, troppo moderato.
Naturalmente a
sostegno di questo mia convinzione porto la testimonianza di due
famiglie altopolesane, alle quali in questi ultimi mesi sono successe
alcune spiacevoli cose.
- Per una risonanza magnetica ad una famigliare (schiena-anca), per tempi e modalità più rapidi si è dovuto, nonostante la preferenza per le strutture pubbliche…. ricorrere al privato Centro Medico di Rovigo. Stessa cosa, per far accertare ad un figlio, l’entità di un infortunio al piede.
Insomma, per gli
altopolesani la Risonanza Magnetica è un miraggio da rincorrere non
nel proprio ospedale, il San Luca, ma emigrando almeno a Rovigo e
probabilmente in strutture private.
- Per un altro esame a famigliare, l’elettromiografia (una volta eseguita per gli esterni anche al San Luca), per avere tempi rapidi c’è stata emigrazione persino in un Centro privato del Padovano!
- Infine, la più anziana della famiglia, il 22 gennaio 2015, per esame di densitometria, andrà all’Ospedale di Adria. Tale esame sarebbe possibile anche a Trecenta, ma con più lunghi tempi d’attesa (il macchinario del San Luca funziona solo poche ore la settimana).
Per onor del vero, mi
si dice che in tutti i casi elencati e già finiti , l’accoglienza
e le modalità di erogazione degli esami eseguiti dai soggetti
privati, è stata giudicata buona. Io rimango comunque convinto che
tali esami, con una più forte organizzazione, potrebbero
tranquillamente essere eseguiti in ospedali ed ambulatori pubblici,
anche con notevoli vantaggi economici per le casse regionali.
Per completare le
testimonianze e passare dallo specialistico-ambulatoriale
all’ospedaliero, informo che un’altra famiglia mi ha informato di
una parente che dopo un soddisfacente accesso al Pronto Soccorso di
Rovigo ( perché quello di Trecenta evidentemente non è all’altezza
di quello dell’ospedale del Capoluogo) è stata ricoverata al
Blocco M 1 – SOC Oncologica dell’Ospedale di Rovigo,
fortunatamente senza gravi problemi. Lì, oltre al cordiale ed
efficiente personale, ha trovato, udite udite, una camera senza il
bagno e con servizi igienici promiscui (donne e uomini!), situati in
corridoio. Una vergogna, pensando a quanto speso per la nuova entrata
dell’ospedale di Rovigo ed alle decine di camere con bagno che
esistono al San Luca e che non sono utilizzate per pratiche di
ricovero ospedaliero!!!
Termino riprendendo un
tema già da me sollevato alcuni mesi fa, nelle vesti di assessore
provinciale. L’ultima signora citata, mi ha dichiarato che riusciva
a mangiare ben poco del cibo fornito dall'Ulss 18. Cibo non gradito,
come tanti altri mi hanno testimoniato. Sarebbe il caso di sapere se
ciò deriva da un problema di qualità del cibo fornito o è dovuto
alle particolari e troppo raffinate esigenze alimentari di tutti
quanti mi hanno segnalato questo problema. Situazione conosciuta dal
Direttore Generale? E se si, cosa ha fatto per risolverla?
Domanda finale: cosa
pensano di fare gli altopolesani e i loro sindaci? Patire ancora e
stare zitti? O chiedere con forza ai Dottori Orsini, Bombonato e
Zaia, di fare molto di più per loro?
Trecenta, 13 gennaio
2015
Guglielmo Brusco –
Cittadino altopolesano.
----fine documento
Scarica in formato pdf.
Etichette:
adria,
azzalin,
conferenza dei sindaci,
coppola,
corazzari,
documenti,
liste d'attesa,
mainardi,
orsini,
ospedali,
padova,
partiti,
pazienti,
polesine,
provincia,
regione,
rovigo,
sanità privata,
sprechi
4.1.14
Convegno Cgil. Dalle schede ospedaliere al territorio. Strutture Intermedie e Socio Sanitarie quale futuro per il Polesine?
sabato 11 gennaio 2014 ore 9.30
ROVIGO, Aula Magna della Cittadella Socio-sanitaria - V.le Tre Martiri
Relazione: Davide Benazzo segretario Cgil, funzione pubblica
Leggi il volantino.
Etichette:
adria,
azzalin,
conferenza dei sindaci,
coppola,
corazzari,
ospedali,
pssr,
regione,
rovigo,
schede ospedaliere,
schede territoriali,
sindacato
12.11.13
Il San Luca non può essere declassato
DOCUMENTO
Il Comitato Altopolesano dei cittadini per il “San Luca” scrive al presidente della giunta reegionale Luca Zaia, all'assessore alla sanità Luca Coletto, all'assessore Maria Luisa Coppola, ai consiglieri regionali Mauro Mainardi, Cristiano Corazzari, Graziano Azzalin, a Domenico Mantoan, dirigente alla sanità, e Leonardo Padrin, presidente della V commissione consiliare.
Lo spunto è il recente incidente stradale di Castelmassa. Dieci le persone coinvolte, sette sono state assistite al "San Luca" di Trecenta e tre, le più gravi, a Rovigo.
Il Comitato Altopolesano dei cittadini per il “San Luca” scrive al presidente della giunta reegionale Luca Zaia, all'assessore alla sanità Luca Coletto, all'assessore Maria Luisa Coppola, ai consiglieri regionali Mauro Mainardi, Cristiano Corazzari, Graziano Azzalin, a Domenico Mantoan, dirigente alla sanità, e Leonardo Padrin, presidente della V commissione consiliare.
Lo spunto è il recente incidente stradale di Castelmassa. Dieci le persone coinvolte, sette sono state assistite al "San Luca" di Trecenta e tre, le più gravi, a Rovigo.
Comitato Altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340
sito internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
IL SAN LUCA NON PUO’ ESSERE DECLASSATO
La posizione geografica dell’incidente stradale successo a Castelmassa (9 novembre) e il numero di persone coinvolte, portano a considerazioni ulteriori circa l’opportunità di vedere mantenuto e rinforzato al San Luca di Trecenta il ruolo di OSPEDALE per ACUTI con PRONTO SOCCORSO.
Perché almeno 7 delle 10 persone ferite sono andate al Pronto Soccorso del San Luca e 3 (quelle più gravi) a quello di Rovigo. Insomma, confermata la validità dell’ospedale provinciale di Rovigo, mi sento di ricordare a chi deve decidere del nostro futuro sanitario, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la necessità di potenziamento del San Luca.
Con un bacino di 85.000 abitanti, numero di abitanti più alto di quello di altre aree molto meno depotenziate, l’Alto Polesine deve veder riconosciuti pari diritti alla salute per i suoi cittadini: non può vedersi tagliare posti letto per acuti, la Chirurgia d’Urgenza e la Ginecologia nel suo monoblocco.
Se a Trecenta l’utilizzo dei posti letto è sotto gli standard e pertanto certi tagli possono “apparire” comprensibili è opportuno piuttosto chiedersi perché gli altopolesani emigrano verso altri ospedali (esempio: perché gli altopolesani con fratture al femore non possono essere curati e ricoverati a Trecenta? E’ un intervento di altissima qualità che a Trecenta non si può fare o è una decisione che di fatto fa emigrare possibile utenza del San Luca?)
Trasmetto questa nota perché l’incidente stradale di Castelmassa possa suggerire riflessioni a chi deve prossimamente decidere sulle schede ospedaliere.
Trecenta 11-11-2013
La portavoce del Comitato - Jenny Azzolini
-----
Etichette:
azzalin,
coletto,
coppola,
corazzari,
documenti,
padrin,
pssr,
rovigo,
schede ospedaliere,
zaia
12.10.13
Ospedale di Trecenta. Intanto si taglia e poi … si vedrà
DOCUMENTO
Il Comitato Altopolesano per la difesa del "San Luca" scrive a tutte le autorità che hanno competenza in materia sanitaria.
Il Comitato Altopolesano per la difesa del "San Luca" scrive a tutte le autorità che hanno competenza in materia sanitaria.
Comitato
altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso
Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel.
0425701126 – Cell. 3473490340
sito
internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
Data,
7 ottobre 2013
Alle SS.LL.
Presidente Regione Veneto
Luca Zaia
Assessore alla Sanità
Regione Veneto
Luca Coletto
Presidente V Commissione
Regionale
Leonardo Padrin
Vicepresidente V Commissione
Regionale
Claudio Sinigaglia
Direttore Regionale Sanità
Domenico Mantoan
Direttore Generale ULSS18
Arturo Orsini
Vescovo di Adria-Rovigo
Lucio Soravito De
Franceschi
Consiglieri Regione Veneto
Polesani
Azzalin, Coppola,
Corazzari, Mainardi
Presidente Conferenza dei
Sindaci Distretto 2
Antonio Bombonato
Sindaci dei Comuni del
Distretto 2, Ulss 18
Presidente Provincia di Rovigo
Tiziana Virgili
Assessore alla Salute
Provincia di Rovigo
Guglielmo Brusco
Oggetto
Ospedale
San Luca
Intanto
si taglia e poi … si vedrà
Il
San Luca e le schede
Il
Comitato Altopolesano per la difesa del "San Luca" ha
chiesto più volte alla Regione di discutere le schede ospedaliere e
territoriali, per onorare quella TRASPARENZA,
su cui tutti siamo d’accordo, esaltata dal Governo Regionale.
Ma
alle nostre mail non hanno risposto né il presidente della giunta
Zaia né l'assessore regionale alla sanità Coletto. Non rispondono
il segretario della Sanità Veneta Mantoan, non risponde il padre
del PSSR Padrin.
Non
ha risposto nemmeno l’assessore Coppola, che
in altre occasioni ha rassicurato sul
futuro della sanità polesana e dell’ospedale di Trecenta.
Nessun riscontro né da Corazzari, né da Mainardi, né da Azzalin.
Noi
cerchiamo collegamenti con i Sindaci del Distretto 2, il Presidente
Bombonato, il Direttore dell’Ulss 18 dottor Orsini, la Presidente
della Provincia dott. Virgili, il Vescovo Soravito, i sindacati e i
consiglieri regionali Pettenò e Sinigaglia che hanno dimostrato
attenzione anche se non sono polesani.
Gli
impegni e le promesse non mantenute e il dovere della trasparenza non
onorato seminano sfiducia e preoccupazione sul destino della nostra
sanità.
Le schede ospedaliere e
territoriali devono affrontare il dibattito pubblico prima
della loro stesura,
non dopo la loro approvazione.
E’ sorprendente che
siano state approvate le schede ospedaliere mentre non c’è ancora
nessuna certezza sulle schede territoriali la cui
progettazione/attuazione dovrebbe essere strettamente connessa alla
ridefinizione della mappa sanitaria del territorio. Per non
compromettere la condivisa idea di continuità ospedale–territorio.
Però ufficialmente
conosciamo solo le schede ospedaliere.
Il
Polesine ha in assoluto i tagli più alti di posti letto per acuti di
tutte le province venete.
L’Ospedale
San Luca di Trecenta è il più colpito.
Sono state fatte alcune
correzioni positive:
- il San
Luca viene confermato come Ospedale per acuti con Pronto soccorso, ma
rischia di perdere uno dei capisaldi per essere tale: la Chirurgia
Generale 24 h. su 24 7 giorni su 7; pur vedendo la realizzazione di
una chirurgia multidisciplinare in regime di week surgery che tratti
le patologie di pertinenza chirurgica più frequenti in tempi brevi
-è stato ripristinato il
numero di posti letto per Terapia Intensiva
-è aumentato il numero di
posti letto per la Riabilitazione di livello
superiore, una
riabilitazione polispecialistica per le patologie neurologiche prima
non trattate (neuro-riabilitazione e unità spinale). Ciò riconosce
alla riabilitazione del San Luca la valenza di servizio per un’area
vasta sovra provinciale.
Appare invece molto
proccupante il problema di Ginecologia la cui
mancanza nell’attuale contesto Ginecologia-Ostetricia è
difficilmente spiegabile. Infatti la popolazione femminile
altopolesana è in buona percentuale anziana.
Condividiamo
la preoccupazione del Vicepresidente della Commissione Sociosanitaria
Regionale che si dissocia dalla “ strada
imboccata…: tagliare posti letto ospedalieri senza garantire in
cambio servizi e risorse nei territori …”
Il Comitato
Altopolesano per il San Luca chiede una data certa entro la quale
Direttore Generale e Conferenza dei Sindaci possano e debbano
attivare gli ospedali di comunità e le èquipe operative dei medici
di base 24h. su 24.
Sappiamo
che è difficile poter garantire ed ampliare i servizi senza milioni
di euro, ma noi continuiamo a dire che,
se i soldi scarseggiano, è giusto
privilegiare la sanità pubblica rispetto a quella privata.
L’associazione
Cittadinanzattiva lamenta che l’austerità ha di fatto fortemente
danneggiato il servizio sanitario pubblico a favore del privato.
Che
essere complementare rispetto al pubblico.
Sarebbe
bene applicare l’articolo 32 della nostra Costituzione.
Per il
Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca
la
portavoce Jenny Azzolini
-----
Etichette:
azzalin,
coletto,
comitati,
comuni,
conferenza dei sindaci,
coppola,
corazzari,
documenti,
ginecologia,
provincia,
pssr,
punto nascita,
regione,
schede ospedaliere,
schede territoriali,
terapia intensiva,
zaia
11.6.13
VOGLIAMO LA NOSTRA SANITÀ. Volantino del Comitato altopolesano per il "San Luca"
Comitato
altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso
Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel.
0425701126 – Cell. 3473490340
sito
internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
Si
sente dire che l’ ultima bozza delle schede ospedaliere
potrebbe
fare a pezzi la sanità polesana
chiediamo
ai
Consiglieri regionali polesani
AZZALIN
– COPPOLA – CORAZZARI - MAINARDI
All’ Onorevole
CRIVELLARI – alla Senatrice MUNERATO
è
vero che
alleanze politiche trasversali vogliono spogliare l’Ulss 18
di
alcune delle sue eccellenze?
forse
a beneficio del nuovo monoblocco di Monselice?
se così
fosse
cosa
state facendo per fermare questo scempio?
Ci
avete fatto delle promesse
è
arrivato il momento di mantenerle
VOGLIAMO
LA NOSTRA SANITÀ
efficiente
– sostenibile
– equa
I
cittadini del Polesine sono in allarme rosso
vogliono
una risposta rapida e fattiva
10
giugno 2013 per il Comitato Altopolesano dei
cittadini per il San Luca la portavoce Jenny Azzolini
Etichette:
azzalin,
coletto,
comuni,
conferenza dei sindaci,
coppola,
crivellari,
mainardi,
munerato,
ospedali,
partiti,
polesine,
provincia,
pssr,
regione,
schede ospedaliere
10.6.13
Catena umana per salvare l'ospedale
dal Gazzettino di domenica 9 giugno 2013
Non convincono le rassicurazioni offerte da Coppola e Mainardi
Un abbraccio all'ospedale
Manifestazione dei sindacati contro i tagli a favore di Schiavonia d'Este
martedì 18 giugno alle 10
I sindacati confederali vogliono che i polesani si stringano attorno all'ospedale di Rovigo. Letteralmente. Le segreterie Cgil Cisl e Uil provinciali stanno organizzando una catena umana che circondi in un abbraccio il Santa Maria della Misericordia.
...martedì 18 alle 10 circa, ci sarà la manifestazione dell'abbraccio al Santa Maria della Misericordia cui invitiamo più polesani possibile. Chi volesse più informazioni può prendere contatto con le sedi territoriali dei tre sindacati».
Leggi l'articolo completo.
Vedi anche l'appello Uniti ora o mai più.
Non convincono le rassicurazioni offerte da Coppola e Mainardi
Un abbraccio all'ospedale
Manifestazione dei sindacati contro i tagli a favore di Schiavonia d'Este
martedì 18 giugno alle 10
I sindacati confederali vogliono che i polesani si stringano attorno all'ospedale di Rovigo. Letteralmente. Le segreterie Cgil Cisl e Uil provinciali stanno organizzando una catena umana che circondi in un abbraccio il Santa Maria della Misericordia.
...martedì 18 alle 10 circa, ci sarà la manifestazione dell'abbraccio al Santa Maria della Misericordia cui invitiamo più polesani possibile. Chi volesse più informazioni può prendere contatto con le sedi territoriali dei tre sindacati».
Leggi l'articolo completo.
Vedi anche l'appello Uniti ora o mai più.
9.6.13
Stati generali per salvare l’ospedale
Venerdì assemblea pubblica. Asse Piva-Pd-categorie economiche. Il Pdl: tutto falso
da Corriere del Veneto, sabato 8 giugno 2013...L’appuntamento è alle 21 di venerdì 14 giugno, nella sala «Flumina» del museo dei Grandi fiumi.
...Non la pensano però come il compagno di schieramento i consiglieri regionali polesani del Pdl, Mauro Mainardi e Isi Coppola (quest’ultima anche assessore). «Nessun declassamento è previsto per l’ospedale di Rovigo - scrivono in una nota congiunta i due - e abbiamo già difeso con successo il mantenimento dei tre punti-nascita per Rovigo, Adria e Trecenta.
...Il consigliere regionale Graziano Azzalin che invece ha parole di apprezzamento per l’azione di Piva. ...«Il declassamento strisciante di Rovigo non deve far dimenticare che gli altri ospedali polesani devono essere specializzati e, seppur ridimensionati, ottenere un ruolo di riferimento, anche extraprovinciale, proprio come promesso in sede di discussione del Pssr (Piano socio-sanitario regionale, Ndr)».
...Un dubbio per Azzalin. «A voler pensar male si potrebbe essere portati a credere che questo declassamento a Rovigo - spiega - sia funzionale al nuovo ospedale di Monselice. Non va dimenticato che si tratta di un ospedale costruito con la "finanza di progetto": il rischio è che, per favorire alcuni interessi, si finisca per indebolire in modo eccessivo la provincia di Rovigo. Sui project Zaia ha speso parole durissime, ma aveva attaccato aspramente anche lo sbilanciamento verso la sanità privata e poi abbiamo visto che fine hanno fatto le ipotesi di riequilibrio».
Leggi l'articolo completo.
Scarica il pdf.
Etichette:
azzalin,
coletto,
comuni,
conferenza dei sindaci,
coppola,
mainardi,
ospedali,
padrin,
partiti,
polesine,
provincia,
pssr,
regione,
schede ospedaliere,
zaia
7.6.13
Rassegna stampa sulle schede ospedaliere
Molti gli articoli della stampa locale sulle ultime schede ospedaliere. A lanciare l'allarme il sindaco di Rovigo che ha proposto iniziative a tutte le forze politiche polesane e ha chiamato alla mobilitazione i cittadini.
I cittadini sono pronti, da molto tempo, aspettano solo che qualcuno nelle istituzioni dia il via.
Le adesioni politiche di parlamentari e consiglieri regionali.
Rassegna stampa.
Ospedale, Piva alza le barricate
Il sindaco vuole organizzare una tavola rotonda contro il declassamento del nosocomio cittadino
(Il Gazzettino, martedì 4 giugno 2013)
Piva: "Tagli all'ospedale? Pronto ad incatenarmi"
Il sindaco convoca i rappresentanti regionali del Polesine e i parlamentari
Le schede ospedaliere preoccupano: a rischio le specialità del SantaMaria dellaMisericordia
(La Voce di Rovigo, martedì 4 giugno 2013)
Piva: "Giù le mani dall'ospedale"
Il sindaco pronto a incatenarsi perprotestare contro i tagli regionali
(Il Resto del Carlino, martedì 4 giugno 2013)
Coletto: «Ospedale, pronti a trattare»
Rischio declassamento dell'Usl 18. La Regione apre al dialogo con Piva
(Corriere del Veneto, mercoledì 5 giugno 2013)
Brusco: "Eccola mia alternativa al ridimensionamento"
E incalzai sindaci polesani: "Fate subito ricorso al Tar"
Barzan (Idv) preoccupata per Adria
(La Voce di Rovigo, giovedì 6 giugno 2013)
Anche gli infermieri si mettono l'elmetto
"Ma per salvare l'hub bisogna unire le due Ulss"
(La Voce di Rovigo, giovedì 6 giugno 2013)
Sanita, è mobilitazione
Anche Crivellari risponde all'appello di Piva. I medici ottimisti
Il deputato Pd ha assicurato sostegno alla campagna per difendere l'ospedale
"Con la Munerato, fronte unico nei palazzi romani. Ma all'appello manca Endrizzi (M5S)
(La Voce di Rovigo, giovedì 6 giugno 2013)
Ospedale, il Pd snobba Piva
Per la Provincia ci deve essere un ospedale di riferimento come previsto nel Piano
La presidente Virgili scrive direttamente a Zaia, Azzalin all'assessore Coletto
(Il Gazzettino, venerdì 7 giugno 2013)
Per Azzalin: "Non c'è nulla da trattare, basta attenersi al Piano socio sanitario"
(La Voce di Rovigo, venerdì 7 giugno 2013)
Virgili scrive alla Regione per salvare l'hub
La presidente si rivolge a Zaia, all'assessore Coletto e alla guida della commissione regionale Padrin
"Interventi oculati eviterebbero i tagli drastici dei posti letti o di alcuni reparti e servizi"
(La Voce di Rovigo, venerdì 7 giugno 2013)
Il Comitato per il San Luca alza la voce
Da Trecenta le richieste dei cittadini alla Regione
(La Voce di Rovigo, venerdì 7 giugno 2013)
I cittadini sono pronti, da molto tempo, aspettano solo che qualcuno nelle istituzioni dia il via.
Le adesioni politiche di parlamentari e consiglieri regionali.
Rassegna stampa.
Ospedale, Piva alza le barricate
Il sindaco vuole organizzare una tavola rotonda contro il declassamento del nosocomio cittadino
(Il Gazzettino, martedì 4 giugno 2013)
Piva: "Tagli all'ospedale? Pronto ad incatenarmi"
Il sindaco convoca i rappresentanti regionali del Polesine e i parlamentari
Le schede ospedaliere preoccupano: a rischio le specialità del SantaMaria dellaMisericordia
(La Voce di Rovigo, martedì 4 giugno 2013)
Piva: "Giù le mani dall'ospedale"
Il sindaco pronto a incatenarsi perprotestare contro i tagli regionali
(Il Resto del Carlino, martedì 4 giugno 2013)
Coletto: «Ospedale, pronti a trattare»
Rischio declassamento dell'Usl 18. La Regione apre al dialogo con Piva
(Corriere del Veneto, mercoledì 5 giugno 2013)
Brusco: "Eccola mia alternativa al ridimensionamento"
E incalzai sindaci polesani: "Fate subito ricorso al Tar"
Barzan (Idv) preoccupata per Adria
(La Voce di Rovigo, giovedì 6 giugno 2013)
Anche gli infermieri si mettono l'elmetto
"Ma per salvare l'hub bisogna unire le due Ulss"
(La Voce di Rovigo, giovedì 6 giugno 2013)
Sanita, è mobilitazione
Anche Crivellari risponde all'appello di Piva. I medici ottimisti
Il deputato Pd ha assicurato sostegno alla campagna per difendere l'ospedale
"Con la Munerato, fronte unico nei palazzi romani. Ma all'appello manca Endrizzi (M5S)
(La Voce di Rovigo, giovedì 6 giugno 2013)
Ospedale, il Pd snobba Piva
Per la Provincia ci deve essere un ospedale di riferimento come previsto nel Piano
La presidente Virgili scrive direttamente a Zaia, Azzalin all'assessore Coletto
(Il Gazzettino, venerdì 7 giugno 2013)
Per Azzalin: "Non c'è nulla da trattare, basta attenersi al Piano socio sanitario"
(La Voce di Rovigo, venerdì 7 giugno 2013)
Virgili scrive alla Regione per salvare l'hub
La presidente si rivolge a Zaia, all'assessore Coletto e alla guida della commissione regionale Padrin
"Interventi oculati eviterebbero i tagli drastici dei posti letti o di alcuni reparti e servizi"
(La Voce di Rovigo, venerdì 7 giugno 2013)
Il Comitato per il San Luca alza la voce
Da Trecenta le richieste dei cittadini alla Regione
(La Voce di Rovigo, venerdì 7 giugno 2013)
Etichette:
adria,
azzalin,
coletto,
comuni,
conferenza dei sindaci,
coppola,
corazzari,
mainardi,
ospedale di comunità,
ospedali,
padrin,
partiti,
polesine,
provincia,
pssr,
regione,
schede ospedaliere,
zaia
6.6.13
Codice rosso: l'ultima versione delle schede ospedaliere è terrificante
L'ospedale di Rovigo diventerebbe secondario (spoke), subordinato a Padova.
Trecenta e Adria ridotti a ospedali di comunità.
Le schede ospedaliere in lavorazione classificherebbero l'ospedale di Rovigo come spoke, spogliandolo di fatto di tutte le specialità (esiste una legge regionale che stabilisce il come e il cosa di spoke e hub) e ridurrebbero Trecenta e Adria a ospedali di comunità.
Una soluzione persino peggiore di quella prospettata dalla precedente versione (vedi il post Le nuove bozze delle schede ospedaliere: per l'Ulss 18 tutti i tagli negli ospedali pubblici).
Perdere il ruolo di hub significa per l'ospedale di Rovigo perdere reparti e autonomia. Per Trecenta e Adria diventare ospedali di comunità significa perdere il ruolo di ospedali per acuti.
Una prospettiva inaccettabile, per tutti, Ulss 18 e Ulss 19.
E' indispensabile e assolutamente urgente, che la politica polesana si faccia sentire. L'approvazione delle schede ospedaliere da parte della giunta Zaia potrebbe essere imminente.
Trecenta e Adria ridotti a ospedali di comunità.
Le schede ospedaliere in lavorazione classificherebbero l'ospedale di Rovigo come spoke, spogliandolo di fatto di tutte le specialità (esiste una legge regionale che stabilisce il come e il cosa di spoke e hub) e ridurrebbero Trecenta e Adria a ospedali di comunità.
Una soluzione persino peggiore di quella prospettata dalla precedente versione (vedi il post Le nuove bozze delle schede ospedaliere: per l'Ulss 18 tutti i tagli negli ospedali pubblici).
Perdere il ruolo di hub significa per l'ospedale di Rovigo perdere reparti e autonomia. Per Trecenta e Adria diventare ospedali di comunità significa perdere il ruolo di ospedali per acuti.
Una prospettiva inaccettabile, per tutti, Ulss 18 e Ulss 19.
E' indispensabile e assolutamente urgente, che la politica polesana si faccia sentire. L'approvazione delle schede ospedaliere da parte della giunta Zaia potrebbe essere imminente.
Etichette:
adria,
azzalin,
coletto,
comuni,
conferenza dei sindaci,
coppola,
corazzari,
mainardi,
ospedale di comunità,
ospedali,
padrin,
partiti,
polesine,
provincia,
pssr,
regione,
schede ospedaliere
15.3.13
Le schede ospedaliere e territoriali devono affrontare il dibattito pubblico
Se
ne parla da molto ma restano un mistero chiuso nei cassetti della
Giunta Regionale.
Disattesi
gli impegni alla trasparenza.
Di schede ospedaliere si
parla da molto tempo. Dovrebbero definire, ospedale per ospedale, i
posti letto assegnati. Le schede territoriali dovrebbero individuare
le strutture intermedie presso le quali trattare i pazienti una volta
superata la fase acuta.
"Massima
trasparenza" hanno promesso gli amministratori regionali da
altrettanto tempo.
"Le schede saranno discusse con i Comuni": è la promessa
che a partire dal
27 gennaio 2012, in prefettura,
viene ripetuta da funzionari e assessori regionali.
Durante
i mesi scorsi è stato un ininterrotto susseguirsi di anticipazioni,
una peggiore dell'altra. Gli ospedali di Rovigo e Trecenta sono
minacciati da tagli che andrebbero molto oltre gli effetti della
spending review e dello stesso piano socio sanitario regionale
(Pssr).
E
la trasparenza?
Come
Comitato altopolesano per la difesa del "San Luca" abbiamo
chiesto più volte che siano avviate consultazioni concrete
sulle intenzioni della giunta regionale. L'ultima volta lo scorso 28
febbraio (ore 16,36). Ma
alle nostre mail non hanno risposto né il presidente della giunta
Zaia né l'assessore regionale alla sanità Coletto. Non ha risposto
nemmeno l’assessore Coppola, che in altre occasioni ha rassicurato
sul futuro dell’ospedale di Trecenta. Nessun riscontro né da
Corazzari, né da Mainardi, né da Azzalin.
Noi
continuiamo a tenere informati dei nostri problemi e delle nostre
richieste, coinvolgendo tutti i sindaci del distretto 2 e il
presidente Bombonato, il direttore dell’Ulss 18 dottor Orsini, il
Prefetto dottor Provolo, la presidente della provincia dott. Virgili,
il vescovo Soravito, i sindacati e consiglieri regionali che hanno
dimostrato attenzione, anche se non polesani, come Pettenò e
Sinigaglia. Non
rispondono il segretario della sanità veneta Mantoan, non risponde
il padre del Pssr Padrin.
Le
schede però rimangono un mistero e il timore è che vengano imposte
senza alcun confronto con i comuni e la società.
Il
dottor Orsini, con ironica deformazione professionale ma giudizio
condiviso, ne parla come un “mal di pancia”
Dopo
le recenti elezioni politiche si parla di crisi dei partiti politici
tradizionali. Una perdita di fiducia che, in Veneto, ha colpito molto
duramente i partiti alla guida della giunta regionale.
Gli
impegni e le promesse non mantenute e il dovere della trasparenza non
onorato seminano sfiducia e preoccupazione sul destino della nostra
sanità.
Le
schede ospedaliere e territoriali devono affrontare il dibattito
pubblico.
La giunta regionale deve tirarle fuori dai cassetti e sottoporle alla
valutazione della pubblica opinione, dei comuni, degli operatori
sanitari, dei sindacati, della società nel suo complesso.
La
sanità è un bene fondamentale.
E’ un servizio essenziale che deve essere protetto al massimo da
tutti. Se
ci sono scelte da fare, ogni decisione va presa alla luce del sole.
Trecenta, 14 marzo
2013
Comitato Altopolesano
per il "San Luca"
La portavoce, Jenny
Azzolini
Etichette:
azzalin,
coletto,
comitati,
comuni,
coppola,
corazzari,
mainardi,
orsini,
padrin,
prefetto,
pssr,
rovigo,
schede ospedaliere,
schede territoriali,
sindacato,
spending review,
trasparenza,
zaia
10.2.13
Convegno S.O.S SALUTE, IL POLESINE NEL VENETO: Ospedale e Territorio
Il Gruppo per la tutela della salute e del San Luca, l'Ulss 18 e i comuni di Ficarolo e Trecenta hanno promosso per
SABATO 16 Febbraio 2013, alle ore 9.00, presso l’Auditorium dell'Ospedale San Luca di Trecenta
il Convegno sul tema:
S.O.S SALUTE
IL POLESINE NEL VENETO:
Ospedale e Territorio
Relazione Antonio Bombonato, Presidente Conferenza dei Sindaci ULSS 18
Saluti:
dott Arturo Orsini Direttore Generale ULSS 18 Rovigo
Antonio Laruccia Sindaco di Trecenta
Fabiano Pigaiani Sindaco di Ficarolo
Intervengono:
Mon. Lucio Soravito De Franceschi Vescovo Adria - Rovigo
Maria Luisa Coppola Assessore Regione Veneto
Cristiano Corazzari Consigliere Regione Veneto
Graziano Azzalin Consigliere Regione Veneto
Tiziana Virgili Presidente Provincia di Rovigo
Interverranno rappresentanti della sanità convenzionata e del mondo sindacale.
Conclude Dino Chieregati cittadini per la tutela della salute e del “San Luca”
Coordina Mario Gallani cittadini per la tutela della salute e del “San Luca”
Sono stati invitati i parlamentari in carica e i candidati alle prossime elezioni politiche
Il Personale Sanitario, i Cittadini e gli Amministratori sono invitati a partecipare.
Scarica la locandina.
13.1.13
Dall'amministrazione provinciale un'ipotesi di lavoro sulle schede ospedaliere
E' possibile un'applicazione meno traumatica delle schede ospedaliere regionali.
Il vice presidente dell'amministrazione provinciale Guglielmo Brusco ha inviato a tutte le istituzioni regionali che si occupano di sanità in Veneto un'ipotesi di lavoro sulle nuove schede ospedaliere. Un vero appello alla moderazione e alla ragionevolezza. Una proposta che, pur compatibile con la legge e la pianificazione regionale, consentirebbe di poter gestire in modo meno drammatico il taglio dei posti letto.
Il documento, che può essere scaricato integralmente, riporta chiaramente molti dati a supporto dell'ipotesi di lavoro sostenuta dall'amministrazione provinciale.
Due le considerazioni fondamentali: 1) La programmazione regionale prevista dal piano socio sanitario regionale (Pssr) parla di un “Adeguamento tendenziale del numero dei posti letto ospedalieri” da qui al 2016; 2) Il decreto Balduzzi sul taglio dei posti letto nelle strutture ospedaliere pubbliche e private convenzionate, è meno penalizzante del Pssr.
Inoltre, va considerato che non è stata ancora realizzata quella "sanità territoriale", prevista dal Pssr, che dovrebbe bilanciare in termini di assistenza la perdita di posti letto ospedalieri.
Insomma, nel dibattito sulla sanità veneta non ci sono solo le anticipazioni, disastrose per il polesine, pubblicate dal Gazzettino lo scorso 25 novembre. Ora c'è anche un'altra ipotesi, molto meno traumatica e pur sempre compatibile col quadro legislativo e la programmazione regionale che devono essere rispettate. Ci sono nuovi dati e argomenti per sostenere la proposta di Davide Benazzo (Cgil-Fp) di coagulare istituzioni, forze politiche e sociali, per definire i paletti oltre i quali la giunta regionale non possa andare.
Per una rassegna di tutti post sulla spesa sanitaria clicca qui a lato l'etichetta 'spending review'.
Tra gli altri segnalo i post:
Nuovi standard ospedalieri. La mappa dei tagli ai posti letto
Il vice presidente dell'amministrazione provinciale Guglielmo Brusco ha inviato a tutte le istituzioni regionali che si occupano di sanità in Veneto un'ipotesi di lavoro sulle nuove schede ospedaliere. Un vero appello alla moderazione e alla ragionevolezza. Una proposta che, pur compatibile con la legge e la pianificazione regionale, consentirebbe di poter gestire in modo meno drammatico il taglio dei posti letto.
Il documento, che può essere scaricato integralmente, riporta chiaramente molti dati a supporto dell'ipotesi di lavoro sostenuta dall'amministrazione provinciale.
Due le considerazioni fondamentali: 1) La programmazione regionale prevista dal piano socio sanitario regionale (Pssr) parla di un “Adeguamento tendenziale del numero dei posti letto ospedalieri” da qui al 2016; 2) Il decreto Balduzzi sul taglio dei posti letto nelle strutture ospedaliere pubbliche e private convenzionate, è meno penalizzante del Pssr.
Inoltre, va considerato che non è stata ancora realizzata quella "sanità territoriale", prevista dal Pssr, che dovrebbe bilanciare in termini di assistenza la perdita di posti letto ospedalieri.
Insomma, nel dibattito sulla sanità veneta non ci sono solo le anticipazioni, disastrose per il polesine, pubblicate dal Gazzettino lo scorso 25 novembre. Ora c'è anche un'altra ipotesi, molto meno traumatica e pur sempre compatibile col quadro legislativo e la programmazione regionale che devono essere rispettate. Ci sono nuovi dati e argomenti per sostenere la proposta di Davide Benazzo (Cgil-Fp) di coagulare istituzioni, forze politiche e sociali, per definire i paletti oltre i quali la giunta regionale non possa andare.
Per una rassegna di tutti post sulla spesa sanitaria clicca qui a lato l'etichetta 'spending review'.
Tra gli altri segnalo i post:
Nuovi standard ospedalieri. La mappa dei tagli ai posti letto
Si consulti anche l'art. 15, comma 13, leggera c) del DL n.95/2012
Etichette:
azzalin,
coletto,
comitati,
conferenza dei sindaci,
coppola,
corazzari,
polesine,
pssr,
regione,
rovigo,
schede ospedaliere,
sindacato,
spending review,
spesa sanitaria
12.12.12
La sanità polesana vista dal Comitato per il San Luca
-----inizio documento
Il Comitato Altopolesano, che vede al suo interno volontari di tutti i 25 paesi dell’Altopolesine, come presenza agli incontri o in contatto costante via telefono o grazie all’offerta informatica, vuole andare avanti nell’impegno fino a che il discorso salute, che prevede chiarezza sul San Luca e sulla sanità nel territorio, non è ben definito.
L’attività di coinvolgimento di Sindaci, Provincia, Vescovo e Parroci che il Comitato ha avviato nel 2011 ha portato all’incontro dal Prefetto del 27 gennaio 2012, da cui è partito un Tavolo Tecnico che ha prodotto formato proposte cui il Comitato ha affiancato riflessioni inviate in regione, in provincia, a tutti i sindaci.
Noi continuiamo a farci sentire perché vogliamo la stesura delle schede ospedaliere con la contemporanea istituzione delle AGGREGAZIONI FUNZIONALI TERRITORIALI ( aggregazioni dei medici di base, distretti efficienti e Amministrazioni Comunali con ruolo e possibilità di integrazione socio-sanitaria, gestione della persona a domicilio o in strutture ).
Se condividiamo che la sanità moderna è una sanità territoriale che cura e accompagna l’ammalato a casa, temiamo che in realtà si cerchi di smantellare il San Luca senza garanzie per l’attività di assistenza sul territorio.
Noi non siamo tranquilli.
Se da una parte ci confortano certe rassicurazioni (“non ci sarà nessun accorpamento”) ci creano però ansia altre esternazioni, come quelle del dottor Noce, presidente dell’ordine dei medici, che prevede una situazione critica per l’ospedale di Rovigo e una fine tragica per gli ospedali di Trecenta ed Adria.
Ed invita le amministrazioni a difendere i servizi.
In questi giorni continuano all’ospedale San Luca segnali di malessere, di incertezza, di “PROVVISORIETA’” (o improvvisazione).
Facciamo degli esempi: densitometria e visite per patologia osteoarticolare.
A Trecenta c’è la macchina per densitometria, ma poiché c’è anche problema di personale, è usata un solo giorno la settimana. Va aggiunta anche una simpatica curiosità: l’esame con ticket costa 69€; in libera professione, sempre al San Luca, costa meno di 40€.
E dopo l’esame densitometrico bisogna andare magari ad Adria per trovare posto per una visita: il dott. Nardi non è stato sostituito e quindi un problema tipico di persone anziane passa in secondo piano, anche se siamo un’area ad alta presenza di anziani.
A Trecenta c’è pure un apparecchio per la Tac, ma è utilizzato solo la mattina; ci sono altre apparecchiature che, forse, con un uso diverso potrebbero esaurire in tempi più brevi le liste d’attesa.
Ci sono problemi al Centro Trasfusionale, a Cardiologia, al Day Surgery, cui vanno aggiunti i disagi alla Cassa Ticket , spostamenti di personale al CUP e nel settore Radiologia .
L’assunzione a tempo indeterminato di 2 medici anestesisti-rianimatori ci dà speranza; ma ci preoccupano le segnalazioni di disagio che riguardano il servizio di Cardiologia, solo ambulatoriale e coperto da un solo cardiologo, non da due come era stato deciso in Prefettura. E si teme che l’orario 8-17 si riduca a 8-14 con il prossimo pensionamento di un infermiere.
Ci è stato riferito poi che il martedì ed il venerdì non è possibile sottoporre ad ecocardio i pazienti dei reparti o del Pronto Soccorso perché non è in servizio un cardiologo specialistico; che le rotture di apparecchiature (stampante, ecografo, holter ecc.) o malfunzionamento di altre non sono celermente risolte.
Ci preoccupano anche i problemi legati ai punti sanità.
Certo che si continua a parlare di tagli, ma si sorvola sugli sprechi.
Noi cittadini dobbiamo aver ben presente che se la spesa personale sanitaria nel privato convenzionato è la stessa del pubblico, lo stato spende molto di più per i servizi del privato e spende soldi nostri che sborsiamo noi, anche se non direttamente.
Un argomento questo preso pochissimo in considerazione.
Lo dice lo stesso direttore generale Marcolongo nella sua relazione annuale ed è proprio questo documento che ci ha dato la possibilità di continuare la denuncia di sprechi della Regione presso il Ministero e presso la Corte dei Conti.
Perciò abbiamo chiesto alla Corte dei Conti notizie circa un esposto dell'assessore provinciale Brusco, a proposito del denaro pubblico dato alle cliniche private del Veneto, allegando relazione del dottor Marcolongo che parla di un possibile risparmio di milioni di euro annui con prestazioni erogate dal servizio pubblico, anziché dalle cliniche private.
E’arrivata questa risposta.
E' una buona notizia.
Ci ha colpito recentemente anche un riferimento al problema affitto locali per il punto sanità di Santa Maria, che noi, sospettosi, abbiamo inteso come segno di preoccupazione per costi molto, forse troppo, importanti.
Ma qualcosa si sta muovendo. Speriamo ci siano spiegate le ragioni degli incrementi finanziari ai privati in una fase politica-economica di contenimento di costi.
Abbiamo notificato al Ministro Balduzzi il problema della riduzione di servizi e della creazione di situazioni di difficoltà per una popolazione di 85000 altopolesani.
Abbiamo segnalato al Presidente Monti gli sprechi già denunciati alla procura.
Abbiamo ricordato al Presidente Zaia la gravità del problema liste d’attesa (citando esempi concreti con nome e cognome).
Abbiamo incontrato rappresentanti sindacali.
Teniamo un blog aggiornato per essere in contatto con i cittadini di tutti i 25 paesi.
Al convegno della Cgil di venerdì 16 novembre sulla sanità, presenti Coletto, Coppola, Corazzari, Azzalin, abbiamo ascoltato con molta attenzione gli interventi.
Accettiamo volentieri l’invito dell’assessore Coppola a “fare squadra” e ci fa ben sperare l'affermazione “già si è fatto in Regione e per il Polesine quanto si chiede dalla spending review”.
Noi, cittadini del Comitato Altopolesano, continuiamo a seguire con attenzione il succedersi delle scelte di politica sanitaria e vorremmo che l’impegno fosse unitario, per non cadere nel gioco del divide et impera.
Su questo fronte o si vince insieme o perdiamo tutti, e sono in maggiore difficoltà soprattutto i più deboli.
Jenny Azzolini, portavoce del Comitato
-----fine documento
Etichette:
azzalin,
coletto,
comuni,
coppola,
corazzari,
governo,
informazione,
internet,
ospedali,
partiti,
polesine,
prefetto,
provincia,
pssr,
punto sanità,
sindacato,
spending review,
strutture territoriali
Iscriviti a:
Post (Atom)