Il Comitato Altopolesano per la difesa del "San Luca" scrive a tutte le autorità che hanno competenza in materia sanitaria.
Comitato
altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso
Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel.
0425701126 – Cell. 3473490340
sito
internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
Data,
7 ottobre 2013
Alle SS.LL.
Presidente Regione Veneto
Luca Zaia
Assessore alla Sanità
Regione Veneto
Luca Coletto
Presidente V Commissione
Regionale
Leonardo Padrin
Vicepresidente V Commissione
Regionale
Claudio Sinigaglia
Direttore Regionale Sanità
Domenico Mantoan
Direttore Generale ULSS18
Arturo Orsini
Vescovo di Adria-Rovigo
Lucio Soravito De
Franceschi
Consiglieri Regione Veneto
Polesani
Azzalin, Coppola,
Corazzari, Mainardi
Presidente Conferenza dei
Sindaci Distretto 2
Antonio Bombonato
Sindaci dei Comuni del
Distretto 2, Ulss 18
Presidente Provincia di Rovigo
Tiziana Virgili
Assessore alla Salute
Provincia di Rovigo
Guglielmo Brusco
Oggetto
Ospedale
San Luca
Intanto
si taglia e poi … si vedrà
Il
San Luca e le schede
Il
Comitato Altopolesano per la difesa del "San Luca" ha
chiesto più volte alla Regione di discutere le schede ospedaliere e
territoriali, per onorare quella TRASPARENZA,
su cui tutti siamo d’accordo, esaltata dal Governo Regionale.
Ma
alle nostre mail non hanno risposto né il presidente della giunta
Zaia né l'assessore regionale alla sanità Coletto. Non rispondono
il segretario della Sanità Veneta Mantoan, non risponde il padre
del PSSR Padrin.
Non
ha risposto nemmeno l’assessore Coppola, che
in altre occasioni ha rassicurato sul
futuro della sanità polesana e dell’ospedale di Trecenta.
Nessun riscontro né da Corazzari, né da Mainardi, né da Azzalin.
Noi
cerchiamo collegamenti con i Sindaci del Distretto 2, il Presidente
Bombonato, il Direttore dell’Ulss 18 dottor Orsini, la Presidente
della Provincia dott. Virgili, il Vescovo Soravito, i sindacati e i
consiglieri regionali Pettenò e Sinigaglia che hanno dimostrato
attenzione anche se non sono polesani.
Gli
impegni e le promesse non mantenute e il dovere della trasparenza non
onorato seminano sfiducia e preoccupazione sul destino della nostra
sanità.
Le schede ospedaliere e
territoriali devono affrontare il dibattito pubblico prima
della loro stesura,
non dopo la loro approvazione.
E’ sorprendente che
siano state approvate le schede ospedaliere mentre non c’è ancora
nessuna certezza sulle schede territoriali la cui
progettazione/attuazione dovrebbe essere strettamente connessa alla
ridefinizione della mappa sanitaria del territorio. Per non
compromettere la condivisa idea di continuità ospedale–territorio.
Però ufficialmente
conosciamo solo le schede ospedaliere.
Il
Polesine ha in assoluto i tagli più alti di posti letto per acuti di
tutte le province venete.
L’Ospedale
San Luca di Trecenta è il più colpito.
Sono state fatte alcune
correzioni positive:
- il San
Luca viene confermato come Ospedale per acuti con Pronto soccorso, ma
rischia di perdere uno dei capisaldi per essere tale: la Chirurgia
Generale 24 h. su 24 7 giorni su 7; pur vedendo la realizzazione di
una chirurgia multidisciplinare in regime di week surgery che tratti
le patologie di pertinenza chirurgica più frequenti in tempi brevi
-è stato ripristinato il
numero di posti letto per Terapia Intensiva
-è aumentato il numero di
posti letto per la Riabilitazione di livello
superiore, una
riabilitazione polispecialistica per le patologie neurologiche prima
non trattate (neuro-riabilitazione e unità spinale). Ciò riconosce
alla riabilitazione del San Luca la valenza di servizio per un’area
vasta sovra provinciale.
Appare invece molto
proccupante il problema di Ginecologia la cui
mancanza nell’attuale contesto Ginecologia-Ostetricia è
difficilmente spiegabile. Infatti la popolazione femminile
altopolesana è in buona percentuale anziana.
Condividiamo
la preoccupazione del Vicepresidente della Commissione Sociosanitaria
Regionale che si dissocia dalla “ strada
imboccata…: tagliare posti letto ospedalieri senza garantire in
cambio servizi e risorse nei territori …”
Il Comitato
Altopolesano per il San Luca chiede una data certa entro la quale
Direttore Generale e Conferenza dei Sindaci possano e debbano
attivare gli ospedali di comunità e le èquipe operative dei medici
di base 24h. su 24.
Sappiamo
che è difficile poter garantire ed ampliare i servizi senza milioni
di euro, ma noi continuiamo a dire che,
se i soldi scarseggiano, è giusto
privilegiare la sanità pubblica rispetto a quella privata.
L’associazione
Cittadinanzattiva lamenta che l’austerità ha di fatto fortemente
danneggiato il servizio sanitario pubblico a favore del privato.
Che
essere complementare rispetto al pubblico.
Sarebbe
bene applicare l’articolo 32 della nostra Costituzione.
Per il
Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca
la
portavoce Jenny Azzolini
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