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4.3.17

Post-it. Le rassicurazioni del direttore generale dell'Ulss 5 sull'ospedale di Adria


Alla vigilia della manifestazione di Adria a difesa dell'ospedale, arrivano le rassicurazioni e gli impegni del direttore generale Antonio Compostella, supportato dall'assessore regionale alla sanità Luca Coletto e dall'assessore Cristiano Corazzari, eletto in polesine.
Dal resoconto della conferenza stampa pubblicato da RovigoOggi.it leggo che è stata tutta una sequela di "l’azienda sanitaria sta progettando" ... "siamo in attesa" ... "prossimamente" ... "si sono creati i presupposti" ... "si sta riorganizzando" ... "concorsi ... ad aprile" ..." possibilmente".

Apprendiamo così che "è stata valutata e decisa la realizzazione, con fondi aziendali, del nuovo Pronto soccorso", ma c'è un però: l'Ulss non sa se la la regione esprimerà parere favorevole.
E così è anche per la "palazzina dei servizi con la realizzazione nel terzo piano dei posti letto per l’ospedale di comunità e la realizzazione di sei posti letto di Hospice". Anche qui si è in attesa di parere della Commissione regionale per l'investimento in tecnologia ed edilizia (CRITE).
Apprendiamo dal direttore generale dell'Ulss che "si sta riorganizzando l’assistenza domiciliare" ma se il modello è quello in uso nell'ex Ulss 18 c'è poco da stare allegri (si clicchi sull'etichetta "adi" qui a lato per averne conferma).
Per il servizio di cucina il Dg afferma che "la posizione dell’Azienda è di tutela dei lavoratori e si farà parte attiva con la ditta che vincerà la gara di assegnazione al fine di garantire possibilmente i livelli occupazionali dell’attuale personale".

Insomma, di sicuro non c'è niente di buono. I guai per i dipendenti delle cooperative che da anni svolgono le loro attività all'ospedale di Adria, sono invece certi.

Compostella fa riferimento ad alcune assunzioni che sarebbero, il condizionale è d'obbligo, state attuate dall'Ulss, ma non indica in che arco di tempo e in che servizi. E, soprattutto, si guarda bene dal dire da quanti anni - anni - non veniva rimpiazzato il personale che se ne andava per pensionamento, dimissioni o mobilità verso altre Ulss.

Propongo ai lettori di questo blog di tornare di tanto in tanto sull'articolo di RovigoOggi. Di verificare quanto verrà realizzato e quanto sarà disatteso. Di mantenere una luce accesa sulla sanità in polesine perché quanto sto osservando per l'ospedale di Adria mi ricorda da vicino la storia dell'ospedale "San Luca" di Trecenta.