13.1.13

Dall'amministrazione provinciale un'ipotesi di lavoro sulle schede ospedaliere

E' possibile un'applicazione meno traumatica delle schede ospedaliere regionali.

Il vice presidente dell'amministrazione provinciale Guglielmo Brusco ha inviato a tutte le istituzioni regionali che si occupano di sanità in Veneto un'ipotesi di lavoro sulle nuove schede ospedaliere. Un vero appello alla moderazione e alla ragionevolezza. Una proposta che, pur compatibile con la legge e la pianificazione regionale, consentirebbe di poter gestire in modo meno drammatico il taglio dei posti letto.
Il documento, che può essere scaricato integralmente, riporta chiaramente molti dati a supporto dell'ipotesi di lavoro sostenuta dall'amministrazione provinciale.
Due le considerazioni fondamentali: 1) La programmazione regionale prevista dal piano socio sanitario regionale (Pssr) parla di un “Adeguamento tendenziale del numero dei posti letto ospedalieri” da qui al 2016; 2) Il decreto Balduzzi sul taglio dei posti letto nelle strutture ospedaliere pubbliche e private convenzionate, è meno penalizzante del Pssr.
Inoltre, va considerato che non è stata ancora realizzata quella "sanità territoriale", prevista dal Pssr, che dovrebbe bilanciare in termini di assistenza la perdita di posti letto ospedalieri.
Insomma, nel dibattito sulla sanità veneta non ci sono solo le anticipazioni, disastrose per il polesine, pubblicate dal Gazzettino lo scorso 25 novembre. Ora c'è anche un'altra ipotesi, molto meno traumatica e pur sempre compatibile col quadro legislativo e la programmazione regionale che devono essere rispettate. Ci sono nuovi dati e argomenti per sostenere la proposta di Davide Benazzo (Cgil-Fp) di coagulare istituzioni, forze politiche e sociali, per definire i paletti oltre i quali la giunta regionale non possa andare.

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