I tagli alla sanità e il silenzio
sulle schede ospedaliere.
L'organico del punto nascita di
Trecenta va completato.
Guglielmo Brusco, assessore provinciale
alla salute, interviene sul pericolo di chiusura dei punti nascita
polesani.
Eppure le nascite ci sono. Il centro
per la procreazione medicalmenteassistita è molto apprezzato, così come la casa del parto. E' la
carenza di personale e la forzata riduzione dell'operatività del
reparto a provocare lo spostamento degli utenti verso altre
strutture.
Le
bozze delle schede ospedaliere circolano in modo clandestino, in
pochi le hanno viste, alla faccia degli impegni alla condivisione con
i comuni.
Riporto
integralmente il testo del comunicato del vice presidente della
provincia.
-----inizio
documento
Questa preoccupazione
deriva anche dal silenzio che circonda le schede ospedaliere.
I più alti
rappresentanti regionali, anche polesani, ci avevano detto che le
schede sarebbero state condivise con le istituzioni e le popolazioni
territoriali. Invece dopo molti mesi le ipotesi sono a conoscenza di
pochi addetti ai lavori, che rischiano di partorire soluzioni
funzionali più a certi equilibri politici che alla popolazione. Il
caso dei Punti Nascite è uno dei più evidenti.
Vediamo alcuni dati del
nostro territorio polesano. I nati iscritti all’anagrafe dei comuni
della provincia di Rovigo, sono per il 2011 (dati ancora provvisori)
674 nel Distretto 1 dell'Ulss 18 (Medio Polesine), 692 nel Distretto
2 (Alto Polesine) e 492 nell'Ulss 19 (Basso Polesine).
Premesso che Adria,
proprio per essere sede ospedaliera principale dell'Ulss 19, pare
essere più sicura, penso che ancora una volta l’assalto potrebbe
arrivare, se non vengono mantenute tutte le promesse fatte di fronte
al Prefetto e in tantissime riunioni pubbliche da esponenti politici
regionali come l’Assessore Coppola, il Consigliere Corazzari,
l’Assessore Coletto, il Presidente della Quinta Commissione
Regionale Padrin e il Direttore Generale della Sanità Veneta Dr.
Mantoan, nei confronti del San Luca di Trecenta.
Sarebbe l’ennesima
ingiustizia nei confronti di una popolazione già molto penalizzata
rispetto a tante altre genti del Veneto.
Bisognerebbe invece,
partendo dai contenuti del Piano Regionale Socio-Sanitario che il
concetto di ospedale su due sedi previsto in tale programma, fosse
effettivamente praticato non solo quando serve per tagliare al San
Luca (come successo quando il Dr. Marcolongo ha tagliato la
Riabilitazione Pneumologica a Trecenta per trasferirla a Rovigo), ma
anche quando ciò è utile per salvare ottime strutture come il Punto
Nascite di Trecenta. Valutato ospedale unico su due sedi, questo
avrebbe avuto in totale ben 1.228 nati (dato 2012), molto di più dei
mille previsti in modo schematico da qualche politico poco attento.
Vogliamo aiutare o no le
famiglie? Vogliamo che questa frase non sia soltanto uno slogan
elettorale, ma trovi una sua reale applicazione? Per l’Alto
Polesine questo vuol dire mantenere il Punto Nascite al San Luca,
anzi svilupparne le potenzialità che sono molte.
Le nascite al San Luca
nel 2012, sono state 393 (in leggero aumento rispetto al 2011), ma
come abbiamo visto i nati dei comuni del Distretto 2, sono stati
invece 692 (299 in più dei nati al San Luca). Esisteva perciò un
buon 43% di bambini altopolesani in più che potevano nascere al San
Luca. Non facciamo emigrare mamme e bambini. Rafforziamo e
completiamo l’organico del Punto Nascite dell’Ospedale di
Trecenta, più volte premiato per il settore donna, che ha già al
suo interno una moderna Casa Parto, un’esperienza consolidata del
parto indolore, la presenza 24 ore di Ginecologo e Anestesista e, a
quanto mi è stato riferito un indice di problematiche tra i più
bassi d’Italia. Possiamo anche vantare un Centro di Fecondazione
Assistita molto apprezzato.
Di tutto ciò ringrazio
a partire dal Dr. Stellin, tutto il personale che ha contribuito a
questo centro di qualità, con l’auspicio che i rappresentanti
politici polesani, riescano in Regione a difendere questo presidio
utile alle famiglie altopolesane e non solo.
Rovigo, 21.01.2013
Brusco Guglielmo –
Assessore provinciale alla Salute
-----fine
documento
Nessun commento:
Posta un commento