28.1.07

Brusco: si vogliono tagliare 14 posti letto al San Luca

In questi giorni l'assessore provinciale alla sanità, Guglielmo Brusco, ha inviato una lettera ai sindaci dei comuni altopolesani. Secondo Brusco, che pubblica dati derivanti dalle schede approvate dalla regione e dal decreto n. 921/2006 del direttore generale dell'Ulss, i posti letto del San Luca di Trecenta vengono ridotti da 222 a 208.
Di seguito pubblichiamo il testo della lettera.


PROVINCIA DI ROVIGO
ASSESSORE ALLA SANITA’
Via Celio, 10 – 45100 Rovigo Tel. 0425 386448 – Fax 0425 386350

Oggetto: San Luca di Trecenta.

Ai Signori SINDACI del Distretto 2

Al Signor Presidente della
Conferenza dei Sindaci ULSS N° 18
OSCAR TOSINI
c/o Comune di
45033 BOSARO (RO)

. Ai CAPIGRUPPI
CONSIGLIARI REGIONALI di:
· Forza Italia
· La Margherita
· Democratici di Sinistra
· Lega Veneta-Lega Nord Padania
· Alleanza nazionale
· Centro Cristiano Democratici
· Rifondazione Comunista
· Cristiani Democratici Uniti PPE
· Comunisti Italiani
· Socialisti Democratici
· Verdi
· Misto
Palazzo Balbi – Dorsoduro 3901
30123 V E N E Z I A


e,p.c. Ill.mo Sig.
FLAVIO TOSI
Assessore Regionale
Programmazione Sanitaria
Tutela della Salute

Gent.ma Sig.ra
MARIA LUISA COPPOLA
Assessore Regionale

Ill.mo Sig.
RENZO MARANGON
Assessore Regionale

Egregi Capigruppo e Sindaci,
all’ospedale S. Luca di Trecenta, con la recente chiusura del precedente reparto di Pneumologia e di Riabilitazione Pneumologica, a mio giudizio abbiamo assistito ad una pratica variazione delle Schede Ospedaliere previste con la Delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 3457 del 15.11.2005.

Ciò che normalmente è di competenza della Regione, è stato invece di fatto cambiato con provvedimenti del Direttore Generale dell’ASL 18 (decreti nn.699 e 921 del 2006) che hanno colpito e allarmato centinaia di pazienti pneumologici e le loro famiglie.
Io innanzitutto ho segnalato, il 10 ottobre 2006, il problema all’Asssessore Regionale alla Sanità, senza che questo produca però il risultato di veder ripristinata, al posto della realtà creata dai
recenti provvedimenti del Dr. Marcolongo, la situazione precedentemente prevista dalla Giunta Regionale del Veneto.
Per entrare nel merito del tema, vediamo un confronto tra schede ospedaliere previste dalla Regione e quelle costruite recentemente dal Direttore Generale dell’ASL 18.

TABELLA (N.B.: a causa della complessità della tabella non è possibile riprodurla correttamente. Per riceverla per posta elettronica, scrivimi)

Prima di valutare i risultati pratici dell’operazione del Dr. Marcolongo, penso sia giusto constatare che, a quanto mi è dato conoscere, quando l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto era Fabio Gava, prima la Giunta Regionale decideva le modifiche e solo dopo queste venivano realizzate.
Oggi, con Assessore Regionale alla Sanità Flavio Tosi, almeno per l’ASL 18 ed in particolare per il S. Luca, alcune variazioni pesanti e avversate da tanta popolazione sono già state effettuate dal Dr. Marcolongo e saranno forse ratificate solamente in un futuro provvedimento della Giunta Regionale del Veneto in cui siedono anche due autorevoli Assessori Polesani come Renzo Marangon e Marialuisa Coppola.
Nella speranza che, per l’Ospedale di Trecenta, questa ratifica non ci sia e che si ritorni, prima di ogni importante cambiamento, al ripristino di quello che c’era ed era considerato importante da tanta gente, vediamo dalla lettura della tabella di sintetizzare alcuni risultati dei cambiamenti voluti dalla Direzione della nostra ASL:
- sono stati diminuiti i posti letto teorici del S. Luca, che passano da 222 a 208;
- all’Ospedale di Trecenta, nell’accorpare i posti letto di Geriatria, Medicina e Pneumologia (24+31+6), i conti non tornano. Invece di 61, il nuovo servizio multiplo, ha solo 57 posti letto perché 4, alla faccia delle richieste delle famiglie dei malati pneumologici altopolesani, sono passati alla Pneumologia di Rovigo (e i 4 di Pneumologia Subintensiva di Trecenta sono realmente operanti o, visto l’esodo massiccio e rapido di tanta attrezzatura verso la struttura pneumologica di Rovigo del Primario Dr. Milani esistono solo sulla carta?);
- la somma delle precedenti dotazioni teoriche delle Riabilitazioni era di 45 posti letto (Ortopedica 15, Pneumologica 10, Cardiologica 5 e Neurologica 15). Ora invece il nuovo reparto genericamente chiamato Riabilitazione, ha una dotazione, sempre teorica, di soli 35 posti letto (10 in meno dei precedenti). A parte il fatto che alcune Riabilitazioni, nonostante le promesse del Dr. Marcolongo non sono mai partite (anzi il precedente Reparto di Riabilitazione Pneumologica è stato chiuso), non è che come risultato finale avremo soltanto poco più di una seppur ottima Riabilitazione Ortopedica?

A queste osservazioni ricavabili dai succitati Decreti del Direttore generale dell’ASL 18 aggiungiamo:
che esistano seri dubbi che all’interno del nuovo reparto una vera Riabilitazione Neurologica, Cardiologica o Pneumologica. Il rischio reale è che i posti letto del S. Luca scendano sotto la pericolosa soglia dei 200;
che per il futuro del Reparto di oculistica del S. Luca ci preoccupa molto il provvedimento con cui il Dr. Marcolongo ha concordato di risolvere il rapporto di lavoro con il Dr. Stefano Fantinati. Con tale decreto infatti, il Direttore Generale dell’ASL 18, pur in presenza di un disavanzo di Bilancio 2005 superiore ai 51 milioni di euro, ha deciso di corrispondere al professionista di Oculistica Trecenta un’indennità supplementare pari a ben 24 mensilità dello stipendio. Pensate che ciò sia stato fatto dal Dr. Marcolongo per li posto o per farlo funzionare con altro professionista di eguale livello così da essere ricordato come un Direttore che per mantenere in funzione un servizio paga ben 2 stipendi?
perché se, come qualcuno li chiama, cosiddetti reparti “macedonia” come quelli che al S. Luca vedano messi insieme Medicina, Geriatria, Pneumologia e lungodegenza oppure le riabilitazioni di cardiologia, ortopedia, neurologia e pneumologica unite in una unica Riabilitazione, sono così utili, perché il Dr. Marcolongo non li organizza anche a Rovigo?
A conclusione di questo mio intervento, se l’argomento lo considerate importante per i cittadini altopolesani, Vi prego di intervenire per tutelare al meglio il S.Luca di Trecenta come ospedale di acuti alto polesane, ricordando sempre che per farlo nascere sono stati chiusi quelli di Badia Polesine, Castelmassa, Lendinara, e Trecenta .
Distintamente.
L’Assessore alla Sanità - Guglielmo Brusco

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