Abbiamo proposto ai ventidue comuni del distretto sanitario, l'adozione di un ordine del giorno sul ripristino dei posti letto e dei livelli di assistenza sanitaria esistenti prima dell'accorpamento del reparto di riabilitazione pneumologica con quelli di medicina e geriatria.
Il testo che segue è stato, infatti, inviato alle caselle di posta elettronica di ciascun comune.
COMUNE DI …
Ordine del giorno "NEL REPARTO DI PNEUMOLOGIA DELL’OSPEDALE DI TRECENTA, DOPO L’ACCORPAMENTO, MANCANO I POSTI LETTO. URGENTE IL RIPRISTINO DEI LIVELLI DI ASSISTENZA."
Premesso
- che il reparto di Pneumologia dell’ospedale di Trecenta è stato oggetto di un recente decreto del direttore generale dell’Ulss col quale è stato accorpato a Medicina e Geriatria;
- che lo stesso decreto (n. 699 del 26/09/2006) assicurava il mantenimento dei servizi sanitari e domiciliari che il reparto di Pneumologia presentava al momento della decisione;
- che più volte il direttore generale dell’Ulss, anche supportato da vari alti dirigenti, ha affermato, a mezzo stampa, che nulla sarebbe cambiato e che, anzi, sarebbero migliorati i servizi resi all’utenza.
Considerato che
- i pazienti pneumologici ricoverati nel reparto, sono stati frettolosamente dimessi o trasferiti in altri reparti nei giorni immediatamente successivi all’adozione del decreto;
- per circa un mese le attività di assistenza domiciliare per i pazienti sono state ridotte.
Rilevato
che fortunatamente i pazienti e le loro famiglie hanno ricevuto sostegno dall’opinione pubblica (oltre mille firme sul loro appello alle istituzioni) e dalle amministrazioni comunali (se ne è già parlato nei consigli comunali di Badia, Lendinara, Castelguglielmo e Trecenta) e che ciò ha, probabilmente, convinto la dirigenza dell’Ulss a riprendere pienamente il servizio sul territorio.
Evidenziato
- che la mancanza di posti letto, ridotti, in pratica, da quattordici a due soltanto, rappresenta un gravissimo problema per i pazienti pneumologici più gravi, i tracheostomizzati e i ventilati.
- che, allo stato delle cose, un paziente di questo tipo, e sono decine e decine nel territorio del distretto sanitario, non può essere accolto nel reparto di Medicina. Che, per queste persone, l’alternativa è il ricovero in terapia semintensiva, che dispone soltanto di quattro posti, o il trasferimento in pneumologia a Rovigo, perdendo il bagaglio di competenze maturato a Trecenta in anni di esperienza ospedaliera - domiciliare sui pazienti tracheostomizzati e/o ventilati;
- che esiste la realtà di famiglie che assistono i propri cari a casa, inseriti nel proprio ambiente, per migliorare la loro qualità di vita, senza particolari supporti da parte delle strutture socio-sanitarie, contenendo i costi dei ricoveri ospedalieri e sul servizio sanitario nel suo complesso.
- che solo l’assistenza domiciliare specialistica e continuativa, coadiuvata dal supporto del pneumologo e del medico di base, può prevenire, con terapie adatte, molti ricoveri;
- che, chi può accudire un familiare, spera che non si presenti la necessità del ricovero ospedaliero e di poter continuare ad assisterlo a casa;
che tale situazione non può però durare per sempre; infatti, un paziente pneumologico può incorrere in riacutizzazioni e, necessariamente, accadrà di doverlo ricoverare. Possono essere necessarie rivalutazioni sanitarie della patologia, mediante accertamenti che possono essere condotti solo in ambito ospedaliero, mantenendo ai familiari la possibilità di assistere i parenti, anche solo con la loro presenza, evitando lo stress del ricovero in terapia intensiva, dove i congiunti non sono ammessi.
Il Consiglio comunale
Con voti …
Chiede, al Direttore Generale dell’Ulss n. 18,
- il ripristino dei posti letto e dei livelli di assistenza sanitaria già erogati dal reparto di pneumologia di Trecenta, prima dell’adozione del decreto n. 699 del 26/09/2006 e, in particolare, dell’applicazione che ne è stata materialmente data;
- che venga assicurata la presenza del personale medico e infermieristico proprio del reparto di Pneumologia;
- che non venga, in alcun modo, disperso il bagaglio di competenze maturato a Trecenta in anni di esperienza ospedaliera e domiciliare.
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