21.3.13

Ma assessore dove vive? Non si è accorto che il problema è la sopravvivenza della sanità pubblica?

Leonardo Raito, contro ogni logica, propone nuove convenzioni con strutture sanitarie private

La sanità è in crisi per carenza di risorse? I tagli colpiscono anche la sanità privata convenzionata? E allora "aumentiamo il numero delle strutture private convenzionate"!
E' questa la singolare, originalissima proposta dell'assessore provinciale Leonardo Raito. Non solo, secondo Raito, di cui fino a oggi non si conosceva alcun particolare impegno sulla sanità, il punto non è la carenza di risorse e la loro gestione ma la mancanza di ulteriori "strutture private convenzionate".
Idee che però fanno a cazzotti con la dura realtà: i tagli della spending review, il piano socio sanitario regionale, le schede ospedaliere e territoriali che minacciano di ridurre ulteriormente posti letto e risorse. Argomenti che non sfiorano l'assessore tutto proteso a garantire un'amplissima possibilità di scelta tra sanità pubblica e tantissima sanità privata. Come si trattasse di acquistare un'automobile: "a me piace rossa", "a me bianca", "io la voglio metallizzata", "per me decappottabile".
Ma assessore dove vive? su Marte? Non si è accorto che il problema è la sopravvivenza della sanità pubblica?
In questo paese, per la sanità, già ora si spende il 34% in meno degli altri principali paesi europei. In questa regione già si spende una montagna di soldi per mantenere convenzioni con strutture private convenzionate. In questa Ulss il 10% del bilancio è vincolato dalle convenzioni con i privati e i direttori generali devono "garantire", ribadisco "garantire", che queste risorse vengano erogate, altrimenti vanno a casa, parola del presidente Luca Zaia.
E non si è accorto Leonardo Raito che le liste di attesa sono spesso più lunghe per le prestazioni richieste agli ospedali pubblici e assai più brevi per le private? A fronte di questo problema che si deve fare, concedere ulteriori convenzioni o rafforzare la sanità pubblica? Incredibilmente Raito ritiene che siano necessarie altre strutture private.
Alla fine del suo articolo su La Voce di Rovigo di giovedì 21 marzo, l'assessore si chiede perché a Venezia non abbiano già pensato ad allargare la platea delle convenzioni e allude alla possibilità che si intenda salvaguardare interessi consolidati, quelli dei privati che hanno già una convenzione.
A Venezia, dove sanno bene quanto hanno profuso per la sanità privata, non ci hanno pensato perché la proposta non sta in piedi, perché è priva di ogni logica e perché diventerebbe tragicamente ridicola in un momento in cui la giunta regionale sta tagliando il 30% delle prestazioni convenzionate. E poi si potrebbe alludere che la proposta tenda non tanto a una sanità più efficiente ed economica ma alla sponsorizzazione interessata di nuovi operatori privati.

Scarica l'articolo de La Voce.

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