4.11.12

Jenny Azzolini risponde al gruppo di Ficarolo e al sindaco di Trecenta

E rivendica la concretezza del Comitato altopolesano

Jenny Azzolini, portavoce del Comitato altpolesano per il San Luca

Dopo la pubblicazione della conferenza stampa congiunta tra il sindaco di Trecenta Antonio Laruccia e il Gruppo di Ficarolo per il San Luca (vedi post precedente), Jenny Azzolini - portavoce del Comitato altopolesano - ha inviato ai quotidiani locali e a questo blog la dichiarazione che riporto qui sotto.

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Ho letto di una conferenza stampa a “Villa Trebbi”, sede municipale del comune, per lanciare “una grande alleanza delle istituzioni per l’ospedale”, perché, a detta del signor Gallani “abbiamo perso anche troppo tempo ed il tempo della protesta fine a se stessa è finito”. Il sindaco Laruccia e il vicesindaco Armotti hanno dato pieno sostegno a questa iniziativa, lodando “la pragmaticità (?) che distingue il gruppo di Ficarolo dal Comitato Altopolesano, di cui fa parte, ma con cui ha qualche divergenza di opinione”.
E’ utile ricordare che il Comitato Altopolesano ha al suo interno rappresentanti di molti comuni ed è in collegamento con TUTTI  i 25 paesi del distretto 2. A tutti i sindaci è stato consegnato personalmente un lenzuolo-slogan; abbiamo tenuto con cittadini e sindaci assemblee molto partecipate.
L’attività di coinvolgimento di Sindaci, Provincia, Vescovo e Parroci ha portato all’incontro dal Prefetto del 27 gennaio.
Abbiamo denunciato alla Procura della Corte dei Conti gli sprechi segnalati dal Dott. Marcolongo nella relazione del 13-03-2012
Abbiamo inviato in regione, in provincia, a tutti i sindaci proposte concrete per il mantenimento delle qualità del San Luca e per una sua riqualificazione (accogliendo anche le proposte del Tavolo Tecnico formato da sindaci, provincia, regione, Ulss 18).
Ci siamo incontrati a Villadose con comitati, di Rovigo Adria, Delta per esaminare in modo collettivo lo stato della sanità di tutto il Polesine.
Abbiamo notificato al Ministro Balduzzi il problema della riduzione di servizi e della creazione di situazioni di difficoltà per una popolazione di 85.000 altopolesani.
Abbiamo segnalato al Presidente Monti gli sprechi già denunciati alla procura.
Abbiamo ricordato al Presidente Zaia la gravità del problema liste d’attesa (citando esempi concreti con nome e cognome).
Abbiamo incontrato rappresentanti sindacali provinciali.
Teniamo un blog aggiornato per essere in contatto con i cittadini di tutti i 25 paesi.
Abbiamo ottenuto risposte, non solo segnalazioni di lettura, dal Ministro Balduzzi, dal Presidente Monti, dal presidente Zaia, da vari sindaci, dal presidente della conferenza dei sindaci.
Non abbiamo mai avuto risposte né da Laruccia, né da Armotti.
O non leggono la posta o non funzionano i computer del comune, o disturba il Comitato Altopolesano.
Perché si assumono la responsabilità di non difendere la salute dei loro concittadini per antipatie personali?
Sono arrivati a far togliere striscioni dall’edicola, hanno fatto pressioni per ottenere le chiavi della stessa, in cui si trovano ancora le insegne delle associazioni Aido - Anteas - Avis - Laser - Noi - Pro Loco - Volontariato Vincenziano oltre ad altro materiale del comitato.
Perché?
E’ difficile trovare un altro sindaco o vicesindaco che spenga INIZIATIVE POPOLARI socialmente utili, pacifiche e RISPETTOSE DELLA LEGGE. Le scelte del Laruccia e dell’Armotti di aprire un tavolo con quelli di Ficarolo appaiono chiaramente come volontà di isolare il Comitato Altopolesano, screditarne l’impegno costante proponendo fantomatiche nuove strategie last minute. L’interesse episodico e blando degli amministratori locali dà ragione a quelli che vedono l’amministrazione disposta a tutto pur di sminuire la qualità dell’impegno mio e del Comitato: tutto sulla pelle dei trecentani e degli altri altopolesani.
Poi, quando io reagisco al sopruso, assumono l’atteggiamento delle vittime. Si fingono oggetto di un ODIO (!!!) ingiustificato.
E appoggiano una “strategia diversa”. Che parte male, perché si fonda anche su parecchi elementi sbagliati (come già evidenziato da un primario del San Luca in una assemblea a Ficarolo).
Insieme a tanti cittadini di tutti i colori politici io mi propongo non come persona super partes.
Io sono di parte. Sono dalla parte di chi ha bisogno, di chi è leso nei diritti, di chi rispetta la legge ma non è rispettato, di chi non accetta l’arroganza di persone disposte a portare un (rozzo) confronto (non) politico anche su temi che riguardano la salute della gente .
Trecenta 1 novembre 2012.
Jenny Azzolini – Portavoce del Comitato altopolesano per il “San Luca”

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