La vicenda è nota. La Corte Costituzionale ha cancellato i ticket che sarebbero dovuti scattare a gennaio 2014. E il governo si è impegnato a dare 2 miliardi in più alle regioni per compensare i mancati introiti. Dovevano stare dentro la legge di stabilità. Ma non ci sono. Intervista alla senatrice Pd che sta preparando un odg che impegna il Governo a fare chiarezza. A rischio il Patto per la salute.
08 NOV - “Senatrice Dirindin?” “Sì, chi parla?” “Sono Cesare Fassari di Quotidiano Sanità, volevo chiederle se lei sa qualcosa di preciso su dove siano stati inseriti i 2 miliardi di euro necessari per la copertura dei mancati incassi dei ticket bocciati dalla Corte Costituzionale e che sarebbero dovuti scattare nel 2014. Dalle nostre verifiche, nel testo e nelle tabelle della legge di stabilità, non ne abbiamo trovato traccia. Eppure i ministri Saccomanni e Lorenzin hanno assicurato che ci sono”.Prima di svelare cosa ci ha risposto la senatrice capogruppo del Pd in Commissione Igiene e Sanità, economista di lungo corso all’Università di Torino, con una lunga esperienza in sanità (è stata a capo della programmazione sanitaria del ministero della Salute negli anni ’90 e Assessore alla Sanità della Sardegna nella giunta Soru) è bene chiarire il perché di questa telefonata.
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Legge stabilità. I tagli alla sanità ci sono
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