Le schede ospedaliere colpiscono, in particolare, ginecologia,
terapia intensiva e chirurgia per acuti
Il San Luca perderà 67 posti letto su 202, se nessuno tra i
responsabili si muove
Con una mail inviata ai sindaci dell'Ulss 18, alla presidenza della conferenza dei sindaci e alla stampa locale, Jenny Azzolini, portavoce del Comitato Altopolesano per il San Luca, sollecita le istituzioni a riprendere in mano le sorti dell'ospedale di Trecenta.
C'è troppo silenzio in proposito. Non si sa nulla dell'audizione della conferenza dei sindaci in V commissione del consiglio regionale. Come sono state accolte le proposte dei sindaci? C'è qualche possibilità che le schede ospedaliere vengano riviste?
Il Comitato ha chiesto di partecipare alla consultazione regionale sulle schede ospedaliere ma, a oggi, non c'è stato alcun riscontro dalla V commissione.
Mancano informazioni e dibattito. Nessun consiglio comunale ha discusso le schede ospedaliere e sulle conseguenze che la loro applicazione avrà sulla sanità. La conferenza dei sindaci resta una scatola chiusa, inaccessibile, muta e sorda.
Il San Luca perderà 67 posti letto su 202 se non viene rivista la programmazione regionale.
Quello che segue è il testo della mail inviata dal Comitato Altopolesano.-----inizio documento
Il Comitato Altopolesano per il San Luca desidera essere informato sull'esito dell'incontro dei sindaci con la V Commissione del Consiglio Regionale (Commissione che non ha risposto alla richiesta d'incontro del Comitato).
Sappiamo che le schede ospedaliere lasciano perplessità circa il futuro di servizi importanti al San Luca, il che significa problemi per tutto l'Altopolesine (intendiamo riferirci in particolare a: ginecologia, terapia intensiva, chirurgia per acuti): il problema della riduzione dei posti letto ci sembra preso in scarsa considerazione .
La risposta sanitaria diventa una non-risposta se non si coordina il tema schede ospedaliere a schede territoriali. La Regione Veneto ne prevede l'approvazione contemporanea, ma per ora i cittadini non hanno informazioni chiare. E non si affronta il tema nei consigli comunali.
La buona volontà di cui parlano affabilmente singoli consiglieri regionali non lascia tranquilli.
E il particolare silenzio della Conferenza dei Sindaci aumenta le preoccupazioni.
Per questo desideriamo essere informati e coinvolti nelle future discussioni, nelle prese di posizione e nelle azioni di difesa del diritto alla salute.
Per il Comitato Altopolesano prof. Jenny Azzolini
12 settembre 2013
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