Buona e rapida l'assistenza ricevuta ma i conti non tornano a un cittadino che scrive a La Voce di Rovigo (venerdì 31 agosto 2012, pag. 14).
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I DUBBI Un paziente
"Ma per quale motivo mi hanno mandato al Pronto Soccorso?"
Oltre la visita pneumologica paga anche l'accesso al Pronto soccorso: i sospetti di un paziente.
Ho da giorni un problema di salute che non si risolve nonostante cure varie e antibiotici, per cui il medico di base mi richiede una visita pneumologica urgente.
Con la prescrizione mi presento al Poliambulatorio dell'Ospedale di Trecenta. Da lì però mi mandano al Pronto Soccorso e da qui in Medicina dove vengo subito visitato da un pneumologo con diagnosi precisata, cambiamento di cura e controllo tra 30 giorni.
Devo subito premettere la soddisfazione nel riscontrare un atteggiamento gentile, attento e professionale da parte di tutti, paramedici e medico. L'infermiera mi aveva correttamente avvertito che non ero esente dal ticket, ma il pagamento è comunque una sorpresa: non pago solo per la visita pneumologica (20,50 giuro), ma anche la quota di accesso al Pronto Soccorso (25 euro) per un totale di euro 45,50.
Ora mi chiedo: se ci raccomandano sempre di non intasare inutilmente il Pronto Soccorso, perché il Poliambulatorio mi ha inviato lì ? Premetto che giorni prima, sempre a Trecenta, avevo eseguito una radiografia polmonare, sempre con richiesta di urgenza. Ma in questo caso la prestazione è stata fatta direttamente in Radiologia senza passare dal Pronto Soccorso. A questo punto - dati i conti sofferenti dell'Usl - il sospetto è che la dirigenza tenti di sanarli incassando 25 euro in più sulla pelle dei malati, peraltro con un semplice artificio burocratico e non di prestazione medica.
Lettera firmata
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