22.11.08

Assistenza domiciliare, il Pd da voce alle famiglie: "No ai tagli che compromettano il prezioso servizio"

Circa la comunicazione del Pd sull'assistenza domiciliare trascriviamo l'articolo apparso su La Voce di Rovigo

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La Voce di Rovigo, 22 novembre 2008

L'APPELLO
Diego Crivellari e Giuliana Gulmanelli





ROVIGO - Diego Crivellari, vicesegretario provinciale del Pd e Giuliana Gulmanelli, capogruppo Pd a Palazzo Celio, esprimono la propria preoccupazione per i tagli che potrebbero compromettere l'assistenza do­miciliare integrata, che "è un servizio pub­blico che persegue lo scopo di mantenere a casa propria quei pazienti che risultano affetti da patologie anche gravi e spesso croniche"
Invece, sottolineano i due esponenti demo­cratici, "c'è ora il rischio concreto, segnala­to da alcune famiglie altopolesane che han­no quotidianamente a che fare con queste tipologie di pazienti, che questo servizio venga drasticamente tagliato, nonostante sia proprio grazie all'assistenza domiciliare integrata che molti malati hanno potuto conservare nel tempo abitudini e consuetudini di vita in famiglia e che la stessa Ulss 18 ha potuto in definitiva conseguire un notevole risparmio, evitando il più delle volte ricoveri presso le strutture sanitarie. Le famiglie di questi pazienti devono far fronte a un delicato e difficile lavoro di assistenza, ma lo sforzo compiuto risulta comunque compensato dalla consapevolezza di miglio­rare così, per quanto è possibile, la qualità della vita dei propri cari. Collaborano inol­tre i medici di base che hanno in carico gli assistiti e interviene, quando necessario, il personale infermieristico dedicato al man-
tenimento di questo importante servizio".
"Ora - proseguono Crivellari e la Gulmanelli - queste stesse famiglie che ricevevano dall'Ulss 18 farmaci e presidi sanitari idonei alla cura dei pazienti e a supporto delle molte complicanze che persone non auto­sufficienti, in molti casi costrette a letto, sviluppano, si trovano a dover fronteggiare una emergenza in più e denunciano l'inizio di una serie di sostanziali riduzioni del
servizio fin qui effettuato. Tagli che signifi­cano concretamente: meno personale a di­sposizione, meno strumenti, meno farma­ci, meno risorse per le famiglia. Se questa politica fosse confermata ci troveremmo di fronte a un fatto grave: riteniamo piuttosto che questo importante servizio vada tutela­to e mantenuto nell'interesse della nostra collettività. Nessuna scelta di razionalizzazione, nessuna opzione efficientistica da parte di chi gestisce la politica sanitaria nei comuni della nostra provincia possono giu­stificare il taglio dell'assistenza a malati di questo tipo e alle rispettive famiglie, senza negare nel contempo i principi su cui si regge la sanità pubblica".

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