28.3.14

Ripensamenti in tema di Sanità: meno spese per la Regione Veneto, più spese per gli anziani

Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340
Data, 23 marzo 2014
Ripensamenti in tema di Sanità
meno spese per la Regione Veneto – più spese per gli anziani
ma la commissione del comune di Trecenta è soddisfatta

L'incontro della Conferenza dei sindaci a Rovigo (11 marzo scorso) si è chiuso con l'impegno di allegare all'Atto Aziendale dell’Ulss 18 un documento di questo tono :
alcuni mesi fa è stato affrontato il tema delle schede ospedaliere e della soppressione di posti letto per acuti e si era ampiamente affermato che le economie derivanti dalla diminuzione dei posti letto, sarebbero state investite per attivarne in Ospedali di Comunità meno costosi perché servono meno medici, infermieri ed operatori sociosanitari per dare ai malati, non più acuti, la possibilità di un recupero tale da permettere un tranquillo rientro in famiglia.
La logica del taglio era sostituire i posti letto più cari con posti letto meno cari. Ora non è più così e si parla di compartecipazione di spesa del cittadino: è un controsenso…
Gli interventi hanno dimostrato che per molti sindaci non si può pensare ad una soluzione del genere.
Ricordando che Padrin (presidente della Commissione Regionale Sanità) aveva affermato che i risparmi dei posti letto per acuti servivano per i servizi extraospedalieri, si chiede che la Regione sia chiara su quote ed esenzioni e si comporti con coerenza, non dica oggi qualcosa per farne domani qualcos’altro.
Il problema non è di poco conto. Per l’inserimento del paziente (che proviene da un Ospedale per acuti) in ospedale di comunità, nei primi 30 giorni, non è prevista nessuna compartecipazione, né quota alberghiera né quota di partecipazione (ticket), mentre dal 31° giorno in poi e fino al 90° giorno di degenza è prevista una compartecipazione in termini di quota alberghiera e di quota di partecipazione (ticket da versare a seconda delle indagini cliniche effettuate).
Non solo, l’allegato A della DGR 2718 del 24 dicembre 2012, per gli Ospedali di Comunità, nel campo tariffazione riporta: se la struttura eroga autonomamente l’assistenza medica H24, vengono aggiunti 10 euro al giorno per paziente ed avendo il San Luca e la casa di Cura Città di Rovigo questa configurazione, ci sarà un ulteriore aggravio a carico del paziente.
Naturale effetto: saranno i Comuni (sarebbe bene se ne accorgessero tutti i sindaci), già con bilanci gravemente compromessi, ad essere chiamati ad intervenire in questo frangente, per sostenere economicamente i più deboli. Sarà possibile?
Come Comitato Altopolesano abbiamo nel tempo registrato le affermazioni di Zaia, Coletto, Coppola, Corazzari, Padrin: tutto quanto è stato detto è stato nel tempo rivisto, aggiornato, corretto e molto è stato stracciato.
 Più volte, guardano la spilletta del Comitato Altopolesano “San Luca una ferita aperta” esponenti regionali ci hanno rassicurato, dicendo “la ferita è risanata”, a Trecenta, a Stienta, in altri paesi.
Non è passato un mese da quando Mainardi, a Sariano in un cosiddetto incontro sulla sanità ci ha illusi che si rimetterà mano alle schede ospedaliere. Se questo è il modo per rivedere al meglio la sanità veneta non possiamo che dirci, con un eufemismo,sconcertati.
E non capiamo il motivo di alcune trionfanti e infondate affermazioni del rappresentante della Commissione Sanità del comune di Trecenta (nonché portavoce di un comitato?)

Per il Comitato Altopolesano prof. Jenny Azzolini
--------------

Nessun commento: