Comitato
altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso
Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel.
0425701126 – Cell. 3473490340
sito internet:
http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
Data,
23 marzo 2014
Ripensamenti
in tema di Sanità
meno
spese per la Regione Veneto – più spese per gli anziani
ma
la commissione del comune di Trecenta è soddisfatta
L'incontro
della Conferenza dei sindaci a Rovigo (11 marzo scorso) si è chiuso
con l'impegno di allegare all'Atto Aziendale dell’Ulss 18 un
documento di questo tono :
…alcuni
mesi fa è stato affrontato il tema delle schede ospedaliere e della
soppressione di posti letto per acuti e si era ampiamente affermato
che le economie derivanti dalla diminuzione dei posti letto,
sarebbero state investite per attivarne in Ospedali di Comunità meno
costosi perché servono meno medici, infermieri ed operatori
sociosanitari per dare ai malati, non più acuti, la possibilità di
un recupero tale da permettere un tranquillo rientro in famiglia.
La
logica del taglio era sostituire i posti letto più cari con posti
letto meno cari. Ora non è più così e si parla di
compartecipazione di spesa del cittadino: è un controsenso…
Gli
interventi hanno dimostrato che per molti sindaci non si può pensare
ad una soluzione del genere.
Ricordando
che Padrin (presidente della Commissione Regionale Sanità) aveva
affermato che i risparmi dei posti letto per acuti servivano per i
servizi extraospedalieri, si chiede che la Regione sia chiara su
quote ed esenzioni e si comporti con coerenza, non dica oggi qualcosa
per farne domani qualcos’altro.
Il
problema non è di poco conto. Per l’inserimento
del paziente (che proviene da un Ospedale per acuti) in ospedale di
comunità, nei primi 30 giorni, non è prevista nessuna
compartecipazione, né quota alberghiera né quota di partecipazione
(ticket), mentre dal 31° giorno in poi e fino al 90° giorno di
degenza è prevista una compartecipazione in termini di quota
alberghiera e di quota di partecipazione (ticket da versare a seconda
delle indagini cliniche effettuate).
Non
solo, l’allegato A della DGR 2718 del 24 dicembre 2012, per gli
Ospedali di Comunità, nel campo tariffazione riporta: se la
struttura eroga autonomamente l’assistenza medica H24, vengono
aggiunti 10 euro al giorno per paziente ed avendo il San Luca e la
casa di Cura Città di Rovigo questa configurazione, ci sarà un
ulteriore aggravio a carico del paziente.
Naturale
effetto: saranno i Comuni (sarebbe bene se ne accorgessero tutti i
sindaci), già con bilanci gravemente compromessi, ad essere chiamati
ad intervenire in questo frangente, per sostenere economicamente i
più deboli. Sarà possibile?
Come
Comitato Altopolesano abbiamo nel tempo registrato le affermazioni di
Zaia, Coletto, Coppola, Corazzari, Padrin: tutto quanto è stato
detto è stato nel tempo rivisto, aggiornato, corretto e molto è
stato stracciato.
Più volte, guardano la spilletta del Comitato
Altopolesano “San Luca una ferita aperta” esponenti regionali ci
hanno rassicurato, dicendo “la ferita è risanata”, a Trecenta, a
Stienta, in altri paesi.
Non è passato un mese da quando Mainardi, a Sariano in
un cosiddetto incontro sulla sanità ci ha illusi che si rimetterà
mano alle schede ospedaliere. Se questo è il modo per rivedere al
meglio la sanità veneta non possiamo che dirci, con un
eufemismo,sconcertati.
E non capiamo il motivo di alcune trionfanti e infondate
affermazioni del rappresentante della Commissione Sanità del comune
di Trecenta (nonché portavoce di un comitato?)
Per il Comitato
Altopolesano prof. Jenny Azzolini
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