5.4.13

Il dg Orsini: "Tagli calibrati sui servizi sanitari necessari"

Da Rovigooggi.it, 27 marzo 2013

SANITA' ROVIGO L'Ulss 18 sta preparando la documentazione richiesta dal Tar del Veneto in merito alla riduzione del 70% delle prestazioni in convenzione con le strutture private.


I tagli alle prestazioni sanitarie convenzionate sono uguali per tutti in Veneto e in Italia, parametrati sulle 4 prestazioni annue per cittadino. Lo spiega Arturo Orsini, direttore generale dell'Ulss 18, i cui uffici stanno preparando i conteggi richiesti dal Tar del Veneto (leggi articolo). I tagli, che hanno colpito pesantemente le strutture polesane quali Centro attività motorie, Centro medico di Rovigo e Centro medico polesano, sono il risultato di un'ipotesi, poi vagliata tecnicamente, la cui formulazione è stata richiesta dalla Regione Veneto nel 2012 alle singole Ulss. Ma all'epoca dg dell'Ulss 18 era Adriano Marcolongo.


Rovigo - La documentazione richiesta dal Tar del Veneto all’Ulss 18 in merito ai tagli delle prestazioni in convenzione con le strutture private è in via di preparazione e verrà presentata secondo le modalità richieste. Lo assicura Arturo Orsini il direttore generale dell’azienda sanitaria rodigina che per la verità si trova a gestire questa situazione che ha ereditato dal precedente dg Adriano Marcolongo. La Regione Veneto ha emanato il provvedimento il 18 dicembre e Arturo Orsini è stato nominato direttore dell’Ulss polesana il 29 dicembre. 
“La Regione Veneto ha stabilito che sono 4 le prestazioni specialistiche all’anno di cui ogni cittadino ha bisogno e su quello ha basato i tagli”. Questo parametro, spiega Orsini, è quello adottato da tutte le Regioni ed è un dato definito sulle prestazioni “oggettivamente necessarie e non su quelle che possono essere d’aiuto al cittadino”. Quindi la mannaia del 70% delle prestazioni 2013 convenzionate in Polesine rispetto al 2012 è dovuta ad una offerta di prestazioni superiore del 70% rispetto alle 4 annue per cittadino, visto che “non si può pensare che i polesani siano più cagionevoli”.
Da qui i due ricorsi al tribunale amministrativo di Venezia che il Centro medico, il Centro di attività motorie di Rovigo e il Centro medico polesano hanno presentato. Negli anni queste aziende private hanno avuto dalla Regione un incremento cospicuo delle prestazioni sanitarie in convenzione, ristrutturando e parametrando l’attività, le strutture e il personale sulle nuove disponibilità. “Passare da 4milioni di contributi a 1,5 - spiega Andrea Squarzanti direttore amministrativo del Centro attività motorie - strangola l’azienda”. D’altro canto Orsini spiega che “il riferimento oggettivo dell’ampliamento del fatturato delle strutture private non è un problema sanitario”. ”Ho visto la relazione del 2012 sulla cui base sono state dimensionate le prestazioni in convenzione dell’Ulss 18 e sulla base dell’indicazione regionale non c’è una penalizzazione territoriale” replica Orsini. D’altra parte, conclude Orsini, la Regione ha chiesto alle Ulss stesse di fare delle ipotesi di ristrutturazione delle convenzioni con i privati. “Le ipotesi sono state vagliate su base tecnica e poi sono entrate a far parte della delibera”.
27 marzo 2013

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