15.12.12

Tanti auguri scomodi

Gli auguri scomodi di Jenny Azzolini, portavoce del Comitato altopolesano dei cittadini per il 'San Luca', ai responsabili della sanità.

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Circolano in questi giorni voci inquietanti sulle schede ospedaliere: pare siano gravemente penalizzanti per gli ospedali dell'Ulss18.
Faranno pagare a noi il prezzo più alto?
Ma il 16 novembre l'assessore Coppola ha affermato che si è già fatto per il Polesine quanto chiede la spending review.
Però, dicono, si profila all’orizzonte una cattiva sorte per malattie infettive, neurochirurgia, chirurgia vascolare e medicina nucleare di Rovigo.
Per Trecenta finirà il punto nascita, il servizio di chirurgia, avrà i giorni contati anche la terapia intensiva.
Visto che pare opinione diffusa che la nostra Terapia intensiva è inutile perché ricovera solo vecchi moribondi, rivolgiamo una domanda ai molti che si fingono difensori della sacralità della vita: togliere servizi che rispondono alle esigenze di un territorio è l'alternativa etica all'eutanasia?

Il 2013 sarà anno cruciale e non solo per la sanità, ma sembra che non importi: accendiamo lo spreco delle luminarie, cantiamo dolci canzoncine e diciamo ai bambini che si deve essere buoni perché continua a nascere Gesù.
E noi dell’Altopolesine ci permettiamo di “rendere grazie” a chi ci aveva promesso un servizio per la salute ed ora a poco a poco ce lo toglie.
Grazie con tutto il cuore perché a chi di noi sarà malato grave sarà accorciata l’agonia, visto che il primo posto vicino per la salute sarà troppo lontano.
E facciamo tanti auguri. Ma non auguri formali, retorici, imposti dal calendario, ma
tanti auguri scomodi.
Gesù, che nasce per amore, vi dia la nausea di un agire senza profonde motivazioni etiche e vi conceda la forza di inventarvi una politica carica di donazione e di coraggio.
Dio che diventa uomo vi faccia provare vergogna ogni volta che la carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso progetto dei vostri giorni, la vita del prossimo strumento delle vostre scalate.
Maria, con i suoi occhi feriti, vi faccia sentire lo struggimento di una vita sofferente.
Gli angeli, che annunciano la pace, portino guerra all’incapacità di vedere che vicino a voi un vecchio muore solo, perché molto lontano dai suoi familiari che non possono garantirgli assistenza.
Il Bambino che dorme sulla paglia tolga il sonno e faccia sentire il vostro letto duro come un macigno, perché, pur avendo il potere, non avete scelto di aiutare i più deboli, le persone che soffrono, tenendo conto della loro povertà e della loro solitudine. Vi siete preoccupati soprattutto dei vostri interessi, degli interessi della vostra parte politica, vi siete serviti soprattutto dei poveri per la vostra scalata al successo, alla ricchezza.
Però è pur sempre Natale e quindi ci sembra giusto chiudere con un augurio senza aggettivi: sul nostro ospedale, sulla nostra sanità, come sul nostro mondo soffocato da un vuoto che sta mangiando i nostri pensieri, scenda la speranza.
Jenny Azzolini, portavoce del Comitato altopolesano dei cittadini per il 'San Luca'
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