20.10.12

"Grazie a quei medici che hanno salvato mia madre: era praticamente morta"

Ospedale San Luca di Trecenta
Una lettrice scrive per raccontare un esempio di buona sanità.
Da La Voce di Rovigo di venerdì 19/10/2012.
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Un esempio di buona sanità. Una anziana donna strappata da morte, se non certa, sicuramente molto probabile, dalle cure, continue e perfette, del personale medico dell'ospedale civile di Trecenta. E' la figlia a raccontarci come sia andata e a ringraziare tutti coloro che si sono presi cura dell'anziana.
Desidero segnalare un esempio di buona sanità occorso a mia madre presso l'ospedale di Trecenta. Il 27 giugno scorso.
Mia madre, di anni 88, è stata colta da malore e subito portata al pronto soccorso dell'ospedale civile di Trecenta. Giunta in shock cardiogeno a causa di una grave quanto improvvisa aritmia cardiaca fu letteralmente "riportata alla vita", mediante anche scosse elettriche, grazie alla tempestività dei soccorsi ed alla competenza dei medici del pronto soccorso e della Terapia semintensiva.
Sempre molto grave ma in parziale stabilizzazione fu successivamente trasferita nel locale reparto di Medicina dove per più volte andò in "pre-arresto", ovvero a rischio reale di morte, ma sempre prontamente e sapientemente soccorsa, anche con scosse elettriche al cuore.
In Medicina vi rimase circa un mese, seguita e curata dal personale in modo eccellente fino a stabilizzarla. Dalla Medicina venne trasferita nella locale Lungodegenza dove proseguirono le amorevoli e competentissime cure tanto da dimetterla, in struttura protetta, dove oggi si trova. Sia al pronto soccorso, che in Terapia semintensiva, in Medicina ed in Lungodegenza mia madre ha avuto delle cure altamente professionali che l'hanno portata da una morte certa ad essere stabilizzata e dimessa.
La professionalità degli operatori si è manifestata a tutti i livelli, medici, infermieri ed ausiliari: tutti bravissimi, di buon cuore e gentilissimi. Se mia madre è ancora viva lo devo a loro. Desidero pertanto pubblicamente ringraziare la dottoressa Anna Bocchi e tutto il personale della Terapia semintensiva dell'ospedale civile di Trecenta così come tutto il personale medico e paramedico, ausiliari compresi, della Medicina e della Lungodegenza dell'ospedale civile di Trecenta, in particolare il direttore dottor Emilio Ramazzina, le dottoresse Pizzardini, Zanca e Tomaini, il dottor Luca Busson e il dottor Carbonin.
In momenti come questi dove le denunce di malasanità si moltiplicano, mi è parso giusto e doveroso rappresentare un grande esempio di buona sanità.
Grazie per l'attenzione, distinti saluti.
Lucia Rando
Lendinara
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