8.10.12

"I nostri ragazzi non possono avere la responsabilità di salvare l'Italia"

Tocca ai disabili
I tagli ai servizi sociali creano problemi sempre più pesanti

Riporto qualche stralcio di un articolo pubblicato da La Voce di Rovigo sabato 6 ottobre 2012. Principalmente il virgolettato delle dichiarazioni della mamma di una bambina portatrice di handicap che, dopo gli ulteriori tagli ai servizi sociali erogati dall'Ulss 18, si sente abbandonata dalle istituzioni.


"Sono una mamma - sottolinea la signora Sarti - e chiedo solo la possibilità di guadagnarmi da vivere assistendo dignitosamente mia figlia".
Si rivolge poi all'Ulss 18, alla Regione e ai dirigenti preposti, attraverso il nostro giornale, sottolineando una serie di carenze assistenziali accentuatesi drammaticamente in questi ultimi tempi: "Cos'altro avete intenzione di togliere ai nostri figli disabili?".
Ormai, spiega la signora, si paga un ticket di 5o euro sui medicinali di vitale importanza tipo il Topomax; le famiglie pagano il trasporto dei propri cari nei centri diurni, mentre è stata soppressa la settimana di sollievo. "Non vi basta aver tolto i soggiorni climatici che potevano essere punti di aggregazione e socializzazione sia per gli utenti che per le famiglie?" chiede la signora Sarti.

"Non ci sono garze per le piaghe, non avete raccordi per la Peg". "Notevoli disagi stanno creando le variazioni orarie nei centri diurni e la comunicazione è arrivata a casa venerdì sera 28 settembre scorso con operatività immediata da lunedì primo ottobre - continua la signora annoverando i vari disagi per le famiglie - Ciò senza prima aver consultato le famiglie interessate. E poi parlano di collaborazione, ma qualcuno invece dovrebbe vergognarsi".

Certo i tempi richiedono di risparmiare su tutto, "ma tanto - attacca la mamma della ragazza disabile - i nostri  figli sono ricchi perciò devono pagare! Basta - conclude in tono accorato Giuliana Sarti - vi sembra giusto che ai nostri figli sia data la grande responsabilità di salvare l'Italia?".
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