10.10.12

Tagli anche ai permessi retribuiti per l'assistenza ai disabili (Legge 104)

Solo se si assisteranno figli o coniuge disabili i permessi saranno retribuiti completamente
Hanno terminato la riunione alle tre del mattino. Forse stanchi ma non esausti al punto da risparmiarci una nuova ingiustizia, i ministri del governo Monti hanno deciso che la retribuzione dei permessi per l'assistenza a un famigliare disabile sarà dimezzata se non si tratta di un figlio o del coniuge. Se ad esempio, il famigliare disabile è un genitore la retribuzione viene dimezzata.

ASSISTENZA DISABILI - Il Governo punta ancora sui disabili, per fare cassa. In questo progetto di Legge, la stretta è prevista su chi usufruisce dei permessi da legge 104 per l'assistenza a un famigliare disabile. Nello specifico, per i giorni di premesso (che sono tre al mese) si prevede una diminuzione della retribuzione al 50% a meno che non si tratti dello stesso dipendente della PA che usa il permesso per sua patologia, o che si tratti di assistenza a figli coniuge. Se quindi il permesso dovesse servire ad assistere genitori disabili, niente retribuzione intera.
TAGLI ALLA SANITA' - Anche la sanità sarà obiettivo di una sforbiciata. In particolare, si parla di una riduzione di un miliardo e mezzo di Euro dal 2013, a carico del sistema sanitario nazionale, per il quale si diminuirebbe il tetto di spesa per l'acquisto di dispositivi medici, passando dal 4,9 al 4%. Sul piede di guerra, non solo la compagine politica (Pd in primis), ma anche il settore dei sindacati, con la Camusso, e lo stesso Ministro Renato Balduzzi, che avrebbe definito i tagli insostenibili, poiché [vanno] a sommarsi a quelli dello scorso giugno. 
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