5.12.08

Sanità nell’Ulss 18, la risposta all’interpellanza del 21 novembre

L’interpellanza di Giuliana Gulmanelli è stata oggetto di discussione nella seduta del consiglio provinciale del 28 novembre 2008. Ha risposto, per la giunta provinciale, l’assessore alla sanità Guglielmo Brusco il quale ha sostanzialmente accolto le valutazioni e le proposte contenute nell’interpellanza.
Pertanto, l’amministrazione provinciale proporrà ai comuni di istituire e pubblicizzare a livello locale, in particolare nei comuni sede di Punti Sanità, appositi sportelli per la raccolta delle segnalazioni degli utenti dell’ASL 18. Inoltre, la provincia provvederà a ristrutturare la sezione sanità del proprio sito internet per metterlo a disposizione di cittadini e amministratori comunali.
Riporto di seguito, per esteso, la risposta dell’assessore.

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AL Capogruppo Consiliare Provinciale PD
Giuliana Gulmanelli

e p.c.

Al Presidente della Provincia
Al Presidente del Consiglio provinciale

Oggetto. Chiarimenti interpellanza sulla sanità nell’Ulss n° 18

Spett. Capogruppo,
ho letto con particolare interesse la Sua interpellanza che testimonia una particolare attenzione verso alcuni dei temi più scottanti della sanità polesana, in particolare per quella dell’ASL 18.
E’ infatti in questa Azienda Sanitaria che vengono segnalate le più grandi difficoltà da parte dell’utenza e degli operatori dipendenti.
E’ per questi motivi che l’Assessorato Provinciale alla Sanità segue molto da vicino l’evolversi della situazione che vede, numeri alla mano, diminuire per tanti servizi il ruolo del gestore pubblico, rispetto a quello dei gestori privati.
Perciò le posso assicurare che concordo perfettamente con la Sua analisi che vede con preoccupazione dispiegarsi una emorragia di professionisti che rischia di compromettere ancor più la quantità e la qualità dei servizi erogati dall’ASL 18.
Le partenze di professionisti come il Dr Navarro, il Dr. De Grandis, del Primario di Urologia, della D.ssa Palù preceduti ad esempio da quelli dei Dottori Raisi, Zonzin, Ronchin, Mari, Furlani, Fantinati, ecc. ecc. sono preoccupanti anche alla luce del fatto che oltre all’aspetto qualitativo, anche quello quantitativo desta molte preoccupazioni.
In questo senso infatti vanno presi con preoccupazione i dati che vedono il personale di alcuni settori essere in numero nettamente inferiore a quello previsto dalla stessa pianta organica al 31.12.2006, definita dallo stesso Dr. Marcolongo con riferimento al personale presente in data 1.5.2008.
A tale proposito fornisco solo alcuni dati dimostrativi di una situazione in grave sofferenza. Al 1° maggio 2008, rispetto ad una pianta organica prevista di 2.492 dipendenti, effettivamente in servizio ce n’erano 2.296 (- 196 – 7,8%). In particolare mancavano 57 medici, 5 veterinari, 46 operatori infermieristici, 14 tecnici sanitari e 9 della riabilitazione. Per questo motivo ho già chiesto nei mesi scorsi all’Assessore Regionale alla Sanità, un aumento di organico.
Finora comunque non ho ricevuto nessuna risposta.
Per il recupero dell’Ospedale San Luca, il punto certamente più debole della struttura ospedaliera dell’ASL 18 sono giusti i riferimenti da lei prodotti circa il tentativo di avanzare una proposta che rafforzasse l’area dei servizi ospedalieri in Alto Polesine. Addirittura le posso assicurare che prima della proposta di avere al San Luca almeno due dipartimenti (uno Medico e uno Chirurgico e dell’Urgenza) e il recupero di due primariati (Pronto Soccorso e Radiologia), grazie ad alcuni tecnici la prima proposta prevedeva almeno tre dipartimenti e nella forma più completa anche, analogamente a quanto previsto all’Ospedale di Adria, la richiesta di cinque dipartimenti. Tale proposta non fu accettata e si passò alla minimale concordata dai Sindaci dei Comuni dell’ASL 18, che però non ha prodotto granché di nuovo.
Continuano invece ad indebolirsi i servizi del San Luca che come Lei ha ben ricordato hanno perso oltre la vecchia Riabilitazione Pneumologica, visto indebolirsi il servizio di Oculistica oltre che una ulteriore contrazione delle sedute operatorie di Chirurgia Protesica, ecc…
Anche i servizi di Assistenza Domiciliare sono in difficoltà e le segnalazioni ricevute in questi ultimi tempi presentano una situazione che vede diminuire la consegna di materiali per l’assistenza dei pazienti e, in qualche caso anche le ore di presenza degli operatori mandati presso le famiglie dall’ASL 18.
Ha ragione poi nel lamentare un sistema di comunicazione verso l’esterno che, nonostante le ingenti spese sostenute dall’ASL 18 per campagne di informazione, non concede facile accesso a documenti come i decreti del Direttore Generale e i verbali delle riunioni della Conferenza dei Sindaci. Del resto se Lei pensa che, a me, in qualità di assessore provinciale, non vengono consegnati dati richiesti per proporre soluzioni a certi disagi per i cittadini (ad esempio quelli dei migranti per la riabilitazione cardiologica), rimandandomi beffardamente, per iscritto, alla lettura della prossima relazione Socio-Sanitaria dell’ASL 18, quale trasparenza pensa sia possibile avere con tale Dirigenza, supportata comunque sempre in modo molto deciso da autorevoli esponenti della Giunta Regionale del Veneto? Neanche i tempi d’attesa mi risulta siano pubblicati all’esterno dei centri di prenotazione!
Per questi ultimi motivi, come Lei ha così ben spiegato, concordo con le Sue proposte di chiedere ai comuni di istituire e pubblicizzare a livello locale, in particolare nei comuni sede di Punti Sanità, appositi sportelli per la raccolta delle segnalazioni degli utenti dell’ASL 18. Tali segnalazioni, come richiesto poi nel Suo secondo suggerimento, potrebbero essere trasmesse nello spazio Sanità già funzionante nel sito internet della Provincia di Rovigo, spazio che stiamo già pensando, proprio per un più diretto e ampio rapporto con la gente, di rafforzare.

Cordiali saluti e sempre disponibile per ulteriori chiarimenti e iniziative.

Brusco Guglielmo

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