4.12.08

«Ridate il lavoro alla Nike Kai Dike»

25 persone perderanno il posto di lavoro, sono i portantini della Nike Kay Dike alla quale l'Ulss 18 non rinnoverò più il contratto. Se ne è parlato nell'ultima seduta del consiglio comunale di badia Polesine. Questo è l'articolo che il Gazzettino ha pubblicato sull'argomento.

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Il Gazzettino, 4 dicembre 2008

BADIA - L’Ulss ha tagliato il contratto

Consiglio contro Marcolongo

L'intero consiglio comunale di Badia Polesine ha espresso solidarietà nei confronti della Coop Nike Kai Dike di Fiesso Umbertiano alla quale a fine anno l'Ulss 18 non rinnoverà più il contratto per il servizio di portantini (25 persone, 8 svantaggiate).
L'argomento è stato illustrato dall'assessore ai Servizi sociali Giulio Barbieri (An) che ha difeso le ragioni della Nike Kai Dike dicendosi amareggiato per la decisione dell'Ulss 18: «Ritengo che le istituzioni pubbliche debbano sforzarsi nell'incentivare le imprese cooperative ad aumentare i livelli occupazionali per favorire il circuito virtuoso al tempo stesso sociale e produttivo, perchè si fonda più sul lavoro che sull'assistenza pura e semplice. Chiedo a sindaco e consiglio comunale di farsi portavoce verso l'Ulss 18 e il suo direttore generale Adriano Marcolongo affinchè riveda le posizioni nei confronti della Nike Kai Dike».
Edo Boldrin (Pd) ha condiviso le valutazioni di Barbieri e si è associato alla richiesta; Giuseppe Romani (Udc) si è dichiarato disponibile a firmare un documento consiliare specifico sulla Nike Kai Dike; Giovanni Rossi (Fi della quota che sta all'opposizione) ha aggiunto: «Sono d'accordo con le valutazioni di Barbieri, ma non c'è da stupirsi per quello che sta succedendo visto che Marcolongo da cinque anni fa questo tipo di scelte: qualcuno si sta svegliando tardi!». Pierleopoldo Visentin (Fi di opposizione) ha chiuso: «Del problema Nike Kai Dike occorre investire l'assemblea dei sindaci».
Il sindaco ha ricevuto mandato dal Consiglio di agire per difendere la Nike Kai Dike, ma non si sa se qualcosa si muoverà. Un anno fa tutto il Consiglio aveva difeso il San Luca di Trecenta , ma la presa di posizione non ha avuto effetto. Se le premesse sono queste c'è da ritenere che tutto finirà in una bolla di sapone. E poi perchè Barbieri si è limitato a una comunicazione invece di predisporre un ordine del giorno che avrebbe avuto, dal punto di vista formale e istituzionale, più peso votato all'unanimità?

Paolo Aguzzoni

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