3.10.25

L'ospedale di Trecenta in Consiglio comunale a Badia Polesine. Ripulito il quarto piano ma preoccupa il futuro

Resta l'incognita dei posti letto effettivamente attivi. Si conferma l'urgenza di un sopralluogo della conferenza dei sindaci.



L'Interrogazione di Badia Domani sulle criticità al “San Luca” di Trecenta (vedi post) è stata discussa dal consiglio comunale di Badia Polesine lo scorso lunedì 29 settembre 2025.

Ringraziamo il gruppo consiliare per l'iniziativa e l'amministrazione comunale per l'evidenza data all'argomento inserito al primo punto dell'ordine del giorno. Significativa anche la disponibilità ad aprire una discussione più ampia sullo stato dei servizi dell'ospedale e l'invito alla partecipazione dei dirigenti dell'Ulss 5.

Motore di tutto è stata l'interrogazione presentata a fine giugno dal deputato Enrico Cappelletti (M5S) sullo stato di degrado di tre dei quattro reparti al quarto piano del "San Luca" (vedi il precedente post Ospedale di Trecenta. Il degrado di tre reparti al quarto piano). Dopo un'iniziale smentita del direttore generale e del direttore sanitario dell'Ulss, c'era stata la contro-smentita del deputato che ha pubblicato su facebook foto purtroppo assai eloquenti delle condizioni in cui versavano il reparto malattie infettive e i due ex reparti Covid, abbandonati dopo la pandemia. Nessuna comunicazione è pervenuta in questi mesi dalla Conferenza dei Sindaci dell'Ulss.



Come Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" abbiamo formalizzato via pec alla Conferenza dei sindaci (vedi post) la richiesta di nomina di una delegazione incaricata di effettuare un sopralluogo all'ospedale di Trecenta per verificare lo stato dei reparti citati e l'effettiva dotazione di posti letto attivi in tutti i reparti dell'ospedale. Nessuna risposta dal presidente della conferenza.



L'interrogazione del consigliere comunale Manuel Berengan (Badia Domani) ha sbloccato la situazione, almeno per quanto riguarda il Comune di Badia Polesine.
Abbiamo così appreso che i tre reparti al quarto piano sono stati ripuliti e riordinati. Un video di sei minuti è stato appositamente proiettato in consiglio. Bene.


L'occasione ha dato modo ai dirigenti dell'Ulss di comunicare alcuni dati e di fornire la loro visione del futuro degli ospedali. E qui qualche considerazione va fatta.


La fisarmonica dei posti letto

I posti letto assegnati dalle schede ospedaliere del Piano Socio Sanitario Regionale all'ospedale di Trecenta sono 132 (centotrentadue). I posti letto dell'ospedale di comunità, collocato al San Luca ma che poteva essere ospitato in un punto sanità o in una casa di riposo, non sono posti letto ospedalieri e, infatti, sono inseriti nelle schede territoriali del Pssr.

Ma il Direttore Sanitario dell'Ulss non distingue: ha fatto credere al consiglio comunale che sono la stessa cosa e li ha contabilizzati nel totale dei posti letto dell'ospedale. Non ha precisato ai consiglieri che l'ospedale di comunità fornisce, per un massimo di trenta giorni, soltanto un'assistenza infermieristica supportata, per poche ore al giorno, da un medico di medicina generale. Dal totale dei posti letto, comunque assai lontani dalla programmazione regionale, occorre quindi togliere i 29 posti letto "territoriali" dell'ospedale di comunità. Poco tempo fa il Direttore Generale dell'Ulss ne comunicava 84, la Dr.ssa Destro non ha fornito un dato preciso.

Non ha detto la Dr.ssa Destro che, da giugno, i posti letto della medicina di Trecenta (e solo quella di Trecenta) sono stati dimezzati per le ferie del personale. Non ci ha detto neanche - e non lo ha detto al Consiglio comunale - se quei posti letto sono stati ripristinati dopo il periodo estivo.

E allora quanti sono effettivamente i posti letto attivi nell'ospedale di Trecenta?


L'indicazione del Punto di Primo Intervento al "San Luca"

Il Punto di Primo Intervento non è un Pronto Soccorso

Per tutto il tempo del suo intervento la Dr.ssa Destro, direttore sanitario, ha sempre parlato di Pronto Soccorso mentre quello del San Luca è, purtroppo, soltanto un Punto di Primo Intervento. Come tale può trattare solo codici bianchi e verdi; oltre un certo orario del pomeriggio c'è la possibilità di non trovare un medico e, più di una persona, si è sentita rispondere che "non si deve venire a Trecenta di sera o di notte".


Il destino degli ospedali?

La sanità del futuro, per il direttore generale dell'Ulss, sta negli ospedali di comunità. Da rabbrividire!

Spero di aver sentito male e che non sia così, spero che la registrazione della seduta, di scarsa qualità, mi abbia tratto in inganno. Spero proprio di sbagliarmi perché, nel caso abbia inteso correttamente le parole del Dg, significherebbe che, all'interno della pubblica amministrazione, c'è chi pensa di trasformare la sanità pubblica come la riserva indiana dei poveri, degli indigenti e di quanti non hanno le risorse per pagarsi la sanità privata.


Per il Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca"
il presidente/portavoce - Pietro Tosarello

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E' possibile ascoltare la seduta del consiglio a questo link:

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