Comitato
altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso
Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel.
0425701126 – Cell. 3473490340
sito internet:
http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
Trecenta 6 giugno 2016
Quando
tremano i “pilastri” della sanità
Davanti
a chi finge di scoprire ora le carenze del San Luca o di sorprendersi
e dolersi di casi di sanità carente, proviamo delusione e
irritazione come cittadini e come utenti. Perché, se le disfunzioni
sanitarie” ora sono tante e pesanti, non sono un male solo di oggi
ma durano da tempo e sono da tempo ben note “a chi di dovere”.
La
causa principale è la mancanza di personale (medici, infermieri,
tecnici): e la conseguenza più vistosa e poco tollerabile è la
lunghezza (sfacciata) delle liste d’attesa, che danneggia
soprattutto (guarda
caso!) i più poveri, mentre i cittadini più abbienti trovano
risposte rapide nel privato. Che ingrassa a vista d’occhio.
Tra
l’altro rimangono anche scarsamente produttivi vari costosi
macchinari non accompagnati da personale tecnico qualificato.
Il
Veneto resta la Regione con meno medici, i primari non vengono
sostituiti e mancano infermieri.
Se
non si sono raggiunti obiettivi non è per scarso impegno degli
operatori, ma per carenza di risorse e se il denaro scarseggia non
dipende solo dai tagli romani, ma dalla scelta di iniziative che sono
solo spot. La trovata delle visite di notte, senza centrare
l’obiettivo, è costata ai Veneti, in un anno, 7 milioni di € e
molte ULSS per aprire gli ambulatori di notte li hanno chiusi di
giorno. Ora, visto che i maggiori fruitori sono anziani …
Con
la realizzazione del Piano socio-sanitario regionale ci troveremo con
ulteriore carenza di posti letto, ulteriore insufficienza di medici,
di infermieri, di operatori socio-sanitari.
Con
le schede ospedaliere, uscite nel 2012, pareva che la regione
razionalizzasse le risposte sanitarie creando una continuità
assistenziale tra ospedale e territorio.
Invece,
soprattutto per mancanza di personale, mentre nella realtà viene
smantellato il San Luca, contemporaneamente è ridotta l’attività
di assistenza sul territorio (Adi - ambulatori - punti sanità).
E
intanto un fiume di denaro è affluito e affluisce costantemente a
cliniche e centri medici privati in modo molto discutibile. Un
fenomeno definito “spreco “ in più relazioni del dott.
Marcolongo. Il
dirigente aveva più volte detto al Governo della Regione Veneto che
l’ULSS 18, se avesse realizzato in proprio parte dei servizi
regalati ai privati, avrebbe potuto risparmiare quasi 14 milioni di
euro all’anno. Nessuno ha mai detto che Marcolongo aveva fatto
conti sbagliati, ma si è continuato ad andare avanti come se lui non
avesse detto niente.
Adesso
però si esagera con gli interventi riduttivi: al
San Luca è già stata dimezzata l’attività chirurgica e si teme
che nelle prossime settimane si debba sospendere del tutto.
Questo
perché gli
anestesisti non sono più numericamente sufficienti a garantire il
servizio.
La
gara indetta dall’azienda per appaltare temporaneamente le guardie
a professionisti esterni è stata vinta da una cooperativa di Bo che
però per ora non è in grado di assicuraci i turni richiesti.
E
situazione più o meno simile hanno i ginecologi, che pur ricorrendo
all’istituzione di convenzioni libero-professionali esterne, non
sono a tutt’oggi in grado di sostenere i reparti di Trecenta e
Rovigo.
E
desta preoccupazione pure il servizio di Terapia Antalgica.
Dicono
che non si trova un numero di specialisti sufficiente a colmare le
carenze di organico date da pensionamenti e turnistica europea. E,
pur essendo queste evenienze prevedibili, purtroppo non è stata
fatta adeguata programmazione nelle università.
Dicono
che il problema è su scala regionale.
Lo
slogan “meno ospedale e più territorio” che ha accompagnato
tutto l’iter di approvazione del nuovo piano socio-sanitario, alla
realtà dei fatti, si sta sempre più modificando in “meno ospedale
e meno territorio”, che non significa certo tutti più sani,
significa invece sicuramente meno servizi.
I
principali strumenti di integrazione socio-sanitaria e di sviluppo
delle attività territoriali non decollano.
Il
Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca pertanto rinnova
l’invito ai sindaci dell’Ulss 18 a rispettare fedelmente il
significato della loro carica istituzionale e il mandato ricevuto dai
loro concittadini.
Abbiamo
difficoltà a credere nell'impegno dei nostri rappresentanti
regionali, impegno promesso ripetutamente, ma altrettanto
ripetutamente disatteso.
Speriamo
che i sindaci, che vivono la realtà del territorio, diano prova
concreta di voler difendere il diritto alla salute dei propri
cittadini.
Siamo
stanchi di impegni di facciata (spesso illogici e offensivi);
chiediamo azioni ferme nei confronti della Regione per difendere
l’efficienza dei nostri ospedali.
L’assessore
Coletto ha spiegato in questi giorni ai colleghi della giunta veneta
che “gli esperti”(?) hanno scoperto (!?) «Dall'analisi
dei bilanci preventivi… una perdita previsionale complessiva delle
aziende sanitarie pari a circa
660
milioni di
euro.”
Per
cui, viste le risorse finanziarie disponibili per il 2016 e dati gli
interventi di razionalizzazione
dei
costi già programmati, si rende necessario migliorare le previsioni
di almeno 240
milioni di euro».
Domenico Mantoan, direttore dell'Area sanità e sociale, dovrà«effettuare una puntuale ricognizione sui costi», integrandola con «dettagliate relazioni aziendali contenenti proposte di azioni di razionalizzazione».
Domenico Mantoan, direttore dell'Area sanità e sociale, dovrà«effettuare una puntuale ricognizione sui costi», integrandola con «dettagliate relazioni aziendali contenenti proposte di azioni di razionalizzazione».
In
seguito a questa verifica lo stesso
Mantoan
dovrà
proporre eventuali adeguamenti
alla
programmazione
regionale,
in modo da rimettere in linea gli obiettivi generali con i vincoli di
bilancio.
Detto
brutalmente: taglieranno ancora.
E il taglio non sarà indolore per noi cittadini. Siamo colpevoli di
delegare una fiducia eccessiva a chi non la merita.
Mettiamoci
il cuore in pace: pagheremo
caro, pagheremo tutto.
Per
il Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca
La
portavoce Jenny Azzolini
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