2.6.16

Brutto clima per gli anestesisti del “San Luca”


Scarseggiano gli specialisti in tutto il Veneto
In grave pericolo l'attività chirurgica


La carenza critica di organico rischia di affossare l'ospedale che, per una quantità di servizi, ha bisogno di un'adeguata dotazione di questi specialisti.
Degli 11 idonei del concorso espletato il 3 marzo, 10 hanno rinunciato all'incarico. Sono rimasti in servizio 4 anestesisti e mezzo, un numero insufficiente per tenere in piedi tutti i servizi.
L'Ulss ha indetto una gara per appaltare temporaneamente le guardie a professionisti esterni, ma la cooperativa aggiudicataria a tutt'oggi non è in grado di assicurare i turni richiesti.
Difficile anche trovare un aiuto fra il personale dell'ospedale di Rovigo che, per malattie, ferie e pensionamenti, è in difficoltà di suo.
Già ora l'attività chirurgica al “San Luca” è stata dimezzata, ma se non ci sarà supporto nelle prossime settimane si dovrà sospenderla del tutto.
E situazione più o meno simile hanno i ginecologi, che pur ricorrendo all'istituzione di convenzioni libero-professionali esterne, non sono a tutt'oggi in grado di sostenere sia il reparto di Trecenta che di Rovigo.
Purtroppo gli specialisti scarseggiano, troppe le carenze di organico date da pensionamenti e turnistica secondo le norme europee.
E' triste constatare che pur essendo queste evenienze prevedibili, non è stata fatta adeguata programmazione nelle università. E il problema è su scala regionale.

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