Scarseggiano gli specialisti in tutto
il Veneto
In grave pericolo l'attività
chirurgica
La carenza critica di organico rischia
di affossare l'ospedale che, per una quantità di servizi, ha bisogno
di un'adeguata dotazione di questi specialisti.
Degli 11 idonei del concorso espletato
il 3 marzo, 10 hanno rinunciato all'incarico. Sono rimasti in
servizio 4 anestesisti e mezzo, un numero insufficiente per tenere in
piedi tutti i servizi.
L'Ulss ha indetto una gara per
appaltare temporaneamente le guardie a professionisti esterni, ma la
cooperativa aggiudicataria a tutt'oggi non è in grado di assicurare
i turni richiesti.
Difficile anche trovare un aiuto fra il
personale dell'ospedale di Rovigo che, per malattie, ferie e
pensionamenti, è in difficoltà di suo.
Già ora l'attività chirurgica al “San
Luca” è stata dimezzata, ma se non ci sarà supporto nelle
prossime settimane si dovrà sospenderla del tutto.
E situazione più o meno simile hanno i
ginecologi, che pur ricorrendo all'istituzione di convenzioni
libero-professionali esterne, non sono a tutt'oggi in grado di
sostenere sia il reparto di Trecenta che di Rovigo.
Purtroppo gli specialisti scarseggiano,
troppe le carenze di organico date da pensionamenti e turnistica
secondo le norme europee.
E' triste constatare che pur essendo
queste evenienze prevedibili, non è stata fatta adeguata
programmazione nelle università. E il problema è su scala
regionale.
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