11.3.15

Replica al sindaco di Trecenta

Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340

Data, 11 marzo 2015

Non sempre i quotidiani hanno spazio per interventi che vogliono affrontare il problema della salute ed intendono dare un quadro esatto della realtà del San Luca, per quello che è e per i problemi che pone.
Come Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca, siccome questo ospedale ci sta a cuore davvero riportiamo noi queste precisazioni di una dottoressa dell’ospedale dell’Altopolesine.

Mi sento in dovere di fare alcune precisazioni a proposito dell’intervista al sindaco di Trecenta riguardo al San Luca, intervista pubblicata sul Resto del Carlino il 4 marzo.
Non so quali apicalità abbia consultato il ragionier Laruccia, perché presenta inesattezze e dimenticanze.
Innanzitutto nessuno degli addetti ai lavori ha mai parlato di chiusura.
Ma i problemi ci sono: la chirurgia riduce la sua offerta in quanto tutte le urgenze chirurgiche, anche dei pazienti già ricoverati al San Luca, devono essere trasferite a Rovigo. E, come spesso avviene, soprattutto i pazienti più critici e fragili, non trovando posto nel nosocomio rodigino, vengono nuovamente trasferiti nelle rianimazioni limitrofe. Questa nuova situazione non è certamente rassicurante. Piccolo dettaglio non trascurabile, con il regime di week surgery viene mantenuta la reperibilità chirurgica, ma quella dell’anestesista non è una reperibilità bensì una guardia h 24 a tutela di tutte le emergenze intraospedaliere, comprese quelle del punto nascita. In questo caso, a differenza di quanto avviene in alcune aree d’Italia, la guardia di anestesia è a garanzia e tutela dei nuovi nati.
Altro dettaglio non trascurabile, la terapia intensiva è sempre stata dotata di 4 letti che sono stati riconfermati (dopo una prima, pensiamo erronea, riduzione).
Altra inesattezza: è difficile dimostrare che l’inserimento dei letti intermedi sia un ampliamento, dato che i letti intermedi derivano dalla trasformazione di parte dei letti per acuti medici e di lungodegenza. Questa trasformazione ridurrà l'offerta di ben 600-700 ricoveri per acuti/anno. Dove troveranno risposta al loro bisogno di salute questi pazienti?
Queste cose le so bene perché vedo con i miei occhi, quotidianamente, come è organizzato l’ospedale di questo territorio che tanti dicono di avere a cuore.
D.ssa Anna Bocchi.”

Per il Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca

La portavoce - Jenny Azzolini

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Vedi anche il post Le capriole del sindaco di Trecenta.

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