Si potrebbero risparmiare 14 milioni di
euro ma, contro ogni logica, la Regione impone di garantire
prestazioni ai privati per 40,5 milioni.
Ammontano a 40milioni e 500mila euro le
somme erogate a strutture private convenzionate per degenze e
prestazioni specialistiche ambulatoriali. Dal 2008 l'Ulss 18 dichiara che potrebbe
far fronte con risorse proprie a tali prestazioni risparmiando
14milioni di euro l'anno. Ma non lo può fare perché deve “garantire
i budget stabiliti dalla Regione”.
Proprio così, l'ho letta e riletta la
relazione del direttore generale dell'Ulss ma, contro ogni logica di
contenimento della spesa, l'amministrazione Zaia è più concentrata
ad assicurare il finanziamento delle strutture private convenzionate
che una sana gestione dell'Ulss. Se pensiamo al fatto che il medesimo
criterio si applica a ogni Ulss del Veneto c'è da rimanere di sale.
Che fine fanno i proclami di buona
gestione, di contenimento della spesa pubblica, di razionalizzazione
con cui si sono riempiti la bocca il presidente della giunta
regionale e il suo assessore alla sanità Luca Coletto?
Ormai lo abbiamo capito: è teatro,solo teatro, sempre e comunque. Le dichiarazioni di questi
amministratori sono completamente inaffidabili. Vanno bene per noi
tontoloni che pensiamo sia inammissibile che un amministratore
pubblico, in questi anni difficili in particolare, possa mentire,
travisare, stravolgere ogni cosa anche davanti a una assemblea di
altri amministratori e alla presenza del prefetto, come è accaduto
nella riunione del 27 gennaio.
Ormai dobbiamo metterlo nel conto, è così. Non ci si può fidare neanche se dicono che è una bella
giornata e fuori splende il sole.
La relazione del direttore generale
dell'Ulss e il decreto n. 192 del 13/03/2012 sono elencati nel sito
dell'ente alla voce Albo online ma non è più possibile farne il
download. Fortunatamente li ho scaricati nel periodo di
pubblicazione.
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