Un buon numero di lavoratori ha raccolto l'invito delle organizzazioni sindacali. Inoltre, numerosi cittadini si sono presentati a sostenere il sindacato in questa battaglia per l'ospedale di Trecenta.
Se l'inizio di questa vertenza è stato buono, ora si tratta di saldare il movimento dei lavoratori con i diversi soggetti che agiscono nella società al fine di definire una strategia e iniziative comuni. L'obiettivo non è solo la difesa dell'ospedale ma di ridare nuova vita al San Luca in un ambito di piena integrazione delle politiche socio-sanitarie nel territorio.
Durante il sit-in è stato distribuito un volantino di cui riproduciamo il testo qui sotto.
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Diamo vita all'ospedale di Trecenta
I lavoratori dell’ospedale di Trecenta
Per questo, oggi, alziamo la nostra voce in difesa di una struttura fondamentale per la salute dei cittadini
- Contro la politica degli annunci di questa Direzione e la mancata attivazione di programmi seri d’investimento sul personale
- Contro i tagli dei servizi e per il mantenimento di una vera struttura per acuti degna di questo nome che assicuri la piena funzionalità dei servizi fondamentali nelle 24 ore
- Per l’adeguamento degli organici e l’avvio di una politica di attrazione per le alte professionalità e le specialistiche
- Contro la smobilitazione dei servizi nei punti sanità e nel territorio dell’alto Polesine e per una piena integrazione delle politiche socio-sanitarie
Chiediamo ai sindaci, alle istituzioni, alle associazioni e ai comitati spontanei dei cittadini, di sostenere questa battaglia per il diritto ad una sanità pubblica e di qualità, più vicina ai bisogni delle persone.
Sosteniamo tutti insieme, la richiesta di avvio di un confronto con la Direzione Generale dell’ULSS 18 e l’Assessore regionale alla sanità, per la definizione di un progetto condiviso per il rilancio dell’ospedale di Trecenta.
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