Un mese è ormai trascorso da quando, il 6 febbraio, la delegazione inviata dalla conferenza dei sindaci dell’Ulss ha visitato, per la seconda volta, il San Luca di Trecenta. Circa l’esito di quel sopralluogo non si ha ancora un verbale, un comunicato stampa, una dichiarazione pubblica.
Sembra ripetersi l’esperienza del precedente sopralluogo, deciso il 20 novembre, effettuato il 30 novembre, reso noto il 15 gennaio.
Per chi, come noi, è preoccupato per le conseguenze dell’accorpamento del reparto di riabilitazione pneumologica ad altri due reparti, questa mancata tempestività non è un grande incoraggiamento.
Sappiamo che gli amministratori locali hanno molti problemi da affrontare, anche solo considerando quelli strettamente sanitari provocati dalle decisioni della direzione dell’Ulss. Sicuramente hanno a cuore i problemi della sanità ma, a fronte dei continui colpi inferti dal direttore generale all’effecienza dei servizi, si vorrebbe riscontrare una reattività maggiore, una presenza più pressante, un’incisività concreta. Insomma, una presenza visibile.
Sembra ripetersi l’esperienza del precedente sopralluogo, deciso il 20 novembre, effettuato il 30 novembre, reso noto il 15 gennaio.
Per chi, come noi, è preoccupato per le conseguenze dell’accorpamento del reparto di riabilitazione pneumologica ad altri due reparti, questa mancata tempestività non è un grande incoraggiamento.
Sappiamo che gli amministratori locali hanno molti problemi da affrontare, anche solo considerando quelli strettamente sanitari provocati dalle decisioni della direzione dell’Ulss. Sicuramente hanno a cuore i problemi della sanità ma, a fronte dei continui colpi inferti dal direttore generale all’effecienza dei servizi, si vorrebbe riscontrare una reattività maggiore, una presenza più pressante, un’incisività concreta. Insomma, una presenza visibile.
Nessun commento:
Posta un commento