Per i sindacati di categoria «Siamo allo sbando»
Il Gazzettino, 1 agosto 2025 |
Il Gazzettino, 2 agosto 2025 |
Salvare l'ospedale di Trecenta è lo scopo delle pagine che stai leggendo. Nell'ottobre del 2006 il reparto di riabilitazione pneumologica è stato chiuso. L'ospedale San Luca, prima e dopo quell'evento, ha subito altri colpi.
Martedì scorso sono stato intervistato da Massimo Martire a Canale Italia per la rubrica Notizie Oggi.
I principali argomenti trattati:
La mia intervista è a circa 45 minuti dalla fine della trasmissione. Lo so è un po' lunga ma ci sono state molte telefonate e diversi messaggi da parte degli ascoltatori :-)
Per vederla potete cliccare su questo link:
https://canaleitalia.it/programmi/notizie-oggi/
e poi sulla puntata del 22/07.
Se avete pazienza e voglia ditemi le vostre impressioni.
Pietro Tosarello
Portavoce del Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca
- Denunciate gravi irregolarità negli appalti all'Ulss 5 (Gazzettino, 12 giugno 2025)
- Interrogazione del M5S in Consiglio regionale sull'ospedale San Luca (Corriere del Veneto, 24 giugno 2025)
- Interrogazione del M5S alla Camera dei Deputati sullo stato di degrado del quarto piano dell'ospedale di Trecenta (Gazzettino, 29 giugno 2025)
- Interrogazione del Pd in Consiglio regionale sul San Luca (Gazzettino, 18 luglio 2025)
fonte: ROVIGO.NEWS 17 luglio 2025
A ricostruire il quadro è la consigliera regionale del Pd, Chiara Luisetto, che ha presentato un’interrogazione sul tema, sottoscritta dalle colleghe Vanessa Camani, Anna Maria Bigon e Francesca Zottis.
«Nato quasi 30 anni fa come polo destinato a servire il bacino di utenza dell’Alto Polesine, nel corso degli anni, l’ospedale San Luca di Trecenta ha subito un progressivo e costante depotenziamento, con la chiusura di reparti e servizi essenziali che ne avevano contraddistinto l’eccellenza, tra cui il punto nascite, le unità di ostetricia e ginecologia, chirurgia, lungodegenza e psichiatria. Addirittura, malgrado sia stata superata da tempo l’emergenza Covid, il Pronto Soccorso, che era stato trasformato in punto di primo intervento, non risulta ancora riattivato. Col risultato che sono numerose le segnalazioni che testimoniano il reindirizzamento dei pazienti residenti nel territorio presso altri ospedali, se non addirittura verso strutture private convenzionate, vista la carenza di offerta pubblica e i lunghi tempi di attesa. Uno scenario sul quale la Regione ha il dovere di intervenire».
Tra le criticità, nel testo del documento indirizzato all’assessora regionale alla Sanità, si sottolinea che “l’ospedale San Luca vanta ormai da numerosi anni un servizio di medicina di gruppo, chiamato Trecenta Med, che svolge un essenziale servizio di assistenza sanitaria ai pazienti. Negli ultimi anni, complice la riduzione del personale di segreteria e dei medici di medicina generale, si sta registrando un peggioramento del servizio. Ne è testimone la crescente difficoltà dei pazienti nel prendere appuntamento con il proprio medico: solitamente è presente un’unica dipendente della segreteria che deve infatti interfacciarsi con un bacino di circa diecimila pazienti”.
Con l’interrogazione le consigliere dem chiedono: “Quando tornerà a essere operativo il Pronto Soccorso dell’ospedale di Trecenta? Quali e quanti sono i posti letto non ancora attivati rispetto a quanto previsto dalle schede ospedaliere? C’è infine l’intenzione di valorizzare e potenziare la medicina di gruppo Trecenta Med presente presso l’ospedale?”.
Sempre su RovigoNews viene riportato il commento del direttore generale dell'Ulss 5. Ancora una volta Pietro Girardi è bravissimo a enfatizzare quel po' che è rimasto al San Luca dopo la fine della pandemia da Covid.
Dimentica però di dire che l'ospedale è ben lontano dall'obiettivo di 132 posti letto attivi previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale 2019-2023 e dalle relative schede ospedaliere. Per la prima volta nella storia di questa provincia non viene applicata la programmazione regionale, già molto restrittiva per il San Luca.
Dimentica anche il direttore generale di informare il pubblico e gli amministratori dei comuni altopolesani che durante il periodo estivo la medicina viene sistematicamente dimezzata, da 40 a 20 posti letto. E i posti letto attivi diventano così 60.
Non ci spiega neanche come mai il reparto di riabilitazione fisica abbia soltanto 16 posti letto attivi, mentre dovrebbe averne 50.
Con una piccola magia da illusionista ci fa credere che l'Ospedale di Comunità equivalga a un reparto di geriatria. Purtroppo non è così, la geriatria è stata soppressa al San Luca con il Piano Socio Sanitario del 2019, l'Ospedale di Comunità è solo un pallidissimo surrogato.
Conclude con questa affermazione priva di riscontri oggettivi: «L'Ulss 5 conferma il proprio impegno per valorizzare il San Luca». Impegno che non si vede.
Che cosa è cambiato da quando Pietro Girardi è direttore generale dell'Ulss Polesana? La smetta di riproporre sempre le stesse parziali verità e dica a tutti gli altopolesani in cosa ha migliorato l'ospedale di Trecenta! Due o tre cose soltanto, ma vere.
Invito in proposito a leggere su questo il precedente post: Ospedale San Luca. Le smentite hanno le gambe corte.
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Il Gazzettino, Domenica 29 giugno 2025 |
fonte: sito web di Erika Baldin
Venezia, 23 giugno 2025 – Reparti chiusi, provvisorietà dell’assetto ospedaliero in epoca Covid diventata “all’italiana” definitiva, taglio dei posti letto ed emergenze sempre meno evase in via diretta. È la condizione dell’ospedale San Luca di Trecenta, inaugurato nel 1997 per unificare la sanità altopolesana e oggi a rischio di ridimensionamento: sollecitata dalla referente polesana del MoVimento 5 Stelle, Elena Suman, la capogruppo in Consiglio regionale Erika Baldin ha depositato un’interrogazione rivolta alla giunta Zaia, per chiedere come intenda comportarsi al fine di invertire la tendenza al peggioramento della qualità dei servizi.
«È proprio il settore dell’emergenza e urgenza a destare le maggiori preoccupazioni -spiega la consigliera- dal momento che vi opera un solo medico dopo le ore 16, e peraltro è incaricato di seguire anche gli accessi esterni, fungendo di fatto da mero smistamento verso il Pronto Soccorso di Rovigo, a sua volta sovraffollato». Nel corso degli anni, inoltre, la struttura ha subito un progressivo e costante depotenziamento, attraverso la chiusura di reparti e servizi essenziali che ne avevano contraddistinto l’eccellenza, come il centro nascite, le unità di Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia, Lungodegenza e Psichiatria.
Secondo Baldin e Suman, ciò è stato voluto dall’amministrazione regionale di centrodestra: «Il taglio dei posti letto è infatti stato registrato dalle schede ospedaliere del 2013 e del 2019, approvate con delibera di Giunta, che prevedevano rispettivamente 143 e 132 posti letto. E nel mezzo è intercorso anche il Covid, che ha “requisito” l’intero quarto piano del nosocomio al fine di accogliere chi avesse subìto questo specifico contagio. Ma, al venir meno dell’emergenza, tre reparti non sono stati più ripristinati, come spesso succede in Italia e nel Veneto».
Le esponenti del M5S ricordano che l’ospedale comprende un territorio vasto, dove vivono circa 73mila abitanti in 24 Comuni, e, in partenza, aveva offerto ricovero a oltre 240 degenti con la presenza di tutti i principali reparti: «La stessa cittadinanza, riunita in comitati e organizzando iniziative pubbliche, ha più volte chiesto il mantenimento dei servizi esistenti e il pieno ripristino di quelli perduti, in particolare il Pronto Soccorso».
Di qui la richiesta alla Regione di intervenire: «Aggiungo anche -conclude Erika Baldin- che la popolazione altopolesana, in larghissima parte, ha mostrato di non condividere la decisione dei sindaci dei Comuni di Melara, Castelnovo Bariano, Bergantino e Castelmassa di spostare le pazienti e i pazienti della medicina di emergenza in direzione Legnago, ovvero una realtà afferente all’ULSS 9 Scaligera e non già all’ULSS 5 Polesana. Attendo quindi la risposta dell’assessora Lanzarin».
Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale
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L'interrogazione della capogruppo del M5S in consiglio regionale è stata ripresa anche dalla stampa locale.
Corriere del Veneto 24 Giugno 2025 |
La Voce Di Rovigo 24-06-2025 |
Il Gazzettino, 13 giugno 2025 |
Il Movimento 5 Stelle di Rovigo critica la gestione della sanità pubblica in Veneto e, in particolare, le liste d'attesa, la carenza di personale e la crescente privatizzazione.
Scarica il testo integrale del comunicato stampa.
L'Ulss risponde ma evita, ancora una volta, di informarci che:
Rovigo, uno Sportello per il Diritto alle Cure aprirà a settembre
Liste d'attesa. I risultati degli Sportelli per il Diritto alle Cure dopo un anno di lavoro
Sanità: pagando, visita in 15 giorni. In esenzione, un anno di attesa
Una bella notizia!
Il 'Comitato dei cittadini di Rovigo per il diritto alla salute nella sanità pubblica' aprirà a settembre un nuovo Sportello per il Diritto alle Cure.
Il Comitato, aderente al Coordinamento Veneto Sanità Pubblica, adotterà la modulistica del CoVeSaP per assistere gratuitamente i cittadini del medio polesine contro le liste d'attesa che, a dispetto di quanto affermato dal presidente della giunta regionale e dall'assessore regionale alla sanità, continuano a preoccupare i cittadini costretti a tempi d'attesa lunghissimi o ad affrontare spese a volte insostenibili nella sanità privata.
Le trionfalistiche statistiche dell'amministrazione regionale e dell'Ulss 5 non spiegano che:
Infatti, le persone che hanno avuto bisogno di servizi sanitari non hanno per nulla la sensazione che tutto vada bene. Un conto è la propaganda e un altro la realtà.
Allo Sportello per il Diritto alle Cure che il Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca sta gestendo a Trecenta in Piazza San Giorgio 477, ogni giovedì dalle 16:30 alle 18:30, continuano a presentarsi cittadini per avere assistenza gratuita, in particolare proprio per i controlli.
Melara: rivogliamo il pronto soccorso a Trecenta. Incontro con gli assessori regionali e l’Ulss 5 Polesana, insieme ai rappresentanti dei Comuni coinvolti per esaminare la possibilità del ripristino del servizio.
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Il Gazzettino, 31 maggio 2025 |
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La Voce, 31 maggio 2025 |
Ancora una volta il Direttore generale dell'Ulss riceve il massimo del punteggio dai sindaci polesani. Nonostante tutto.
Un Pronto Soccorso «tutto nuovo» nell'ospedale privato convenzionato di Porto Viro che, in effetti, raddoppia, da 450 passa a 800 metri quadrati (1).
Intanto il Pronto Soccorso di Rovigo non gode di buona salute: è intasato e i sindacati aprono una vertenza. Tra i motivi, giustamente, i sindacalisti individuano «la trasformazione del Pronto Soccorso di Trecenta in semplice Punto di Primo Intervento» con i cittadini dell'altopolesine che si riversano inevitabilmente su Rovigo (2) (3).
Martedì scorso, davanti al Prefetto, sindacati e direzione generale dell'Ulss 5 sono giunti a un accordo: l'Ospedale di Rovigo avrà un nuovo pronto soccorso (4). E questa diventa la notizia importante, passa in tono minore il problema della carenza del personale e scompare il Ps di Trecenta. L'ospedale "San Luca" scivola tra le dita, come l'acqua, anche se la presenza di un semplice Punto di Primo Intervento è stata riconosciuta come una delle cause dei problemi su Rovigo.
Perse 5.000 prestazioni l'anno (dati Ulss 5) |
Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca
Pietro Tosarello - Presidente/Portavoce
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(2) Rovigo.News, 26 maggio 2025.
(3) Rovigo.News, 27 maggio 2025.
La conferenza stampa del Coordinamento Veneto Sanità Pubblica (CoVeSaP) sui risultati degli Sportelli per il Diritto alle Cure è stata trasmessa il 27 maggio 2025, alle ore 13, in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Consiglio regionale del Veneto.
Dopo un anno di attività i 51 Sportelli per il Diritto alle Cure hanno assistito più di duemila cittadini nel loro diritto a visite ed esami entro i tempi previsti dalle necessità di cura. Impegnati 208 volontari.
La conferenza stampa è stata ospitata presso la sede del Consiglio regionale per la disponibilità dei consiglieri di opposizione. E' possibile rivederla a questo link su Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=nV98kQQKj4o&ab_channel=ConsiglioregionaledelVeneto
Rassegna stampa
Fonte: Altreconomia, 27 maggio 2025
di Alessandro Ferrari
Una approfondita inchiesta sulla carenza di medici di medicina generale e pediatri di base.
Negli ultimi cinque anni nella Regione si è registrato un calo di 351 medici di medicina generale, ovvero l’11%, che si devono far carico di un elevato numero di pazienti, più di 1.500 cittadini assistibili per professionista. Una situazione “emergenziale” per una categoria già anziana. Tra una scarsa programmazione della formazione e i ritardi nell’apertura delle case di comunità, l’assistenza territoriale diventa sempre meno capillare. La nostra inchiesta
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Di Threecharlie - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15173949 |
Mercoledì prossimo, 21 maggio, ricorrerà l'ottantesimo anniversario della morte di Nicola Badaloni, morto a Trecenta dopo una vita dedicata alla professione di medico condotto. A lui si rivolgevano, in particolare, le persone più povere in un'epoca in cui non esisteva il servizio sanitario nazionale.
Rendendo omaggio alla memoria di un medico che ha fatto della propria professione una missione, come Comitato intendiamo richiamare l'attenzione del pubblico sui problemi della sanità di oggi e sul nostro ospedale in particolare. Senza polemiche, senza farne motivo di attrito con alcuna istituzione, senza far gridare nessuno alla strumentalizzazione.
Siamo un Comitato che si propone di
salvare la sanità pubblica dai continui tentativi di privatizzarla,
depotenziarla, svuotarla a vantaggio di interessi privati.
Da gennaio
siamo attivi con uno "Sportello per il Diritto alle Cure"
che ha assistito decine di persone contro le liste d'attesa, per il
loro diritto a ricevere visite ed esami nei tempi
di cura stabiliti dal medico di medicina generale.
Lo Sportello è attivo tutti i giovedì, dalle 16:30 alle 18:30, in Piazza San Giorgio 125 a Trecenta, a disposizione di tutti i cittadini polesani.
«Gravissima è la carenza di personale che sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario polesano».
«I numeri fantasiosi della Direzione Generale sulle assunzioni “virtuali”».
«Lavoratori che a loro volta sono costretti a rivolgersi allo psicologo perché non riescono più a sostenere carichi di lavoro estenuanti e senza possibilità di pianificare una vita al di fuori del lavoro».
«Assenza totale di pianificazione... si preferisce il terrorismo psicologico per costringere i lavoratori a rinunciare a ferie e riposi per rientrare in servizio per coprire quei buchi che oramai sono diventati voragini».
«Le ferie arretrate... Turni sfiancanti, orario di lavoro che cambia di giorno in giorno, riposi che saltano, continui richiami in servizio, permessi che non vengono concessi, ferie le inizi ma non sai se le finisci».
«In questa azienda persino le gravidanze sono diventate un problema».
«La sede di servizio sta diventando utopia ed i trasferimenti d’ufficio non sono più emergenziali ma sono diventati di uso comune.
Assunzioni subito, la proposta di Cgil-Fp Rovigo. Servono almeno 40 Oss e 30 infermieri «per dare continuità ad un servizio che deve essere il più possibile di qualità ed in sicurezza».
Leggi l'articolo completo su ROVIGO.NEWS
fonte: Quotidiano Sanità
29 aprile 2025
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1673 del 12 novembre 2018
Programmazione del sistema di offerta residenziale extra-ospedaliera per la salute mentale. Deliberazione n. 59/CR del 28 maggio 2018.
Note per la trasparenza
Con il presente provvedimento, nel recepire il parere espresso dalla Quinta Commissione Consiliare nella seduta n. 101 del 5 giugno 2018, si definisce la programmazione del sistema di offerta residenziale extra-ospedaliera per la salute mentale.
Vai alla pagina dedicata sul BurVeT
(Allegati)
1673_AllegatoA_382139.pdf DOTAZIONE MASSIMA POSTI LETTO STRUTTURE RESIDENZIALI PER AZIENDE ULSS
1673_AllegatoB_382139.pdf Strumenti di valutazione e monitoraggio dello stato psicopatologico e dei progetti riabilitativi nella fase iniziale, intermedia e finale per le strutture terapeutico e socio-riabilitative
1673_AllegatoC_382139.pdf UDO per l’area salute mentale per pazienti con elevato bisogno assistenziale. Residenza Socio-Sanitaria Psichiatrica (RSSP)
1673_AllegatoD_382139.pdf Percorsi di residenzialità leggera: “abitare supportato“
1673_AllegatoE_382139.pdf Metodologia elaborazione costi medi e sistema di controllo dei tempi massimi di permanenza
Il 1° aprile 2025 la giunta regionale ha adottato la deliberazione n. 333 ad oggetto "Prestazioni sanitarie erogate a favore dei cittadini residenti nella Regione del Veneto. Contenimento dei tempi di attesa per l'erogazione delle prestazioni Sanitarie - Finanziamento aggiuntivo per l'anno 2025".
I 42.300.000 euro individuati verranno così ripartiti:
Ho potuto raccontare dell'esperienza dello Sportello per il Diritto alle Cure, contro le liste di attesa, aperto a Trecenta dallo scorso 9 gennaio dal Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca, e degli altri 45 esistenti in Veneto.
Lo sportello è frutto di un lungo lavoro condotto dai comitati spontanei sorti in tutta la regione a difesa della Sanità Pubblica e raccolti nel Coordinamento Veneto Sanità Pubblica (CoVeSaP).
La durata del video è di circa 58 minuti e il file è piuttosto corposo (2,73 Gb). Lo si può scaricare fino al 13 maggio prossimo a questo link:
https://www.swisstransfer.com/d/5277a22a-6b74-4b6a-a4d3-d9720f810da2
E' possibile vedere la trasmissione in steaming sul sito di Canale Italia (https://canaleitalia.it/), sezione Programmi, cliccando su Notizie Oggi e, infine, sulla puntata del 13 aprile 2025. La mia intervista inizia dal minuto 55 circa.
Ringrazio quanti si ritaglieranno il tempo di vederlo.
Pietro Tosarello - Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca
Per la Giornata mondiale della salute 2025 si è svolta a Venezia, lo scorso 5 aprile, una manifestazione regionale per la sanità pubblica. Promotori il Coordinamento veneto sanità pubblica (CoVeSaP), Aitsam e Cgil Veneto. Il Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" era presente anche in questa occasione, particolarmente sentita perché dedicata in particolare alla salute mentale, un tema che riguarda tutte le persone ma che è assai sottovalutato dalle politiche sanitarie nazionali e regionali.
Di seguito i link per visualizzare il video curato da CoVeSaP (durata circa un'ora) e i servizi della TRG Veneto e altre emittenti:
https://youtu.be/oQu-PfSLmMo VIDEO COMPLETO di un'ora di Paolo Fumagalli
Per chi usa Facebook, altre foto della manifestazione a questo link:
https://www.facebook.com/media/set?vanity=pietro.tosarello&set=a.9529363517139239
Fonte: TGR Veneto, 1 aprile 2025
(Dal sito della TGR)
Salvatore Lihard, portavoce del Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana, denuncia la cecità progettuale da parte della Regione, che tiene in cassetto da cinque anni la legge di riforma IPAB, ovvero delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza. L’appello, firmato da Codacons e dai comitati dei familiari dei pazienti di ben 18 RSA venete, chiede una risposta al Consiglio Regionale Veneto.
Le rette delle RSA intanto continuano a crescere e gli aumenti pesano fino a 100 euro al mese per paziente. Soltanto il 3,8% degli anziani è in grado di pagarle con proprie risorse, ma i familiari non sono al corrente dei propri diritti, e neppure delle regole che definiscono i costi.
Abbiamo intervistato Salvatore Lihard, Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana; Erika Baldin, Movimento Cinque Stelle; Maria Luisa Tezza, avvocata del Foro di Verona
fonte: La Voce di Rovigo, 5 marzo 2025
L’Ulss Polesana va a caccia di medici. E, in particolare di medici di medicina generale, i “medici di famiglia”. Perché per colmare tutte le lacune e rendere anche possibile la “libera scelta” oltre che carichi meno opprimenti per i medici stessi, ne servirebbero 121.
Per quanto riguarda il Distretto 1 (ex Ulss 18), ne mancano:
6 per i Comuni di Bergantino, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Melara;
4 per i Comuni di Calto Ceneselli, Ficarolo, Gaiba, Salara e Stienta;
3 per i Comuni di Bagnolo, Canda Castelguglielmo, Giacciano con Baruchella e Trecenta;
4 per il Comune di Badia;
5 per il Comune di Lendinara;
8 nell’ambito 6 di Fratta, Lusia, Pincara, San Bellino e Villanova del Ghebbo;
11 per i Comuni di Canaro, Fiesso e Occhiobello;
4 per i Comuni di Arquà, Bosaro, Costa Frassinelle e Villamarzana;
30 per i Comuni di Rovigo, Boara Pisani e San Martino;
6 per i Comuni di Crespino, Guarda, Polesella, Pontecchio e Villanova Marchesana;
5 per i Comuni di Ceregnano, Gavello e Villadose.
Per quanto riguarda il Distretto 2 (ex Ulss 19), ne mancano:
9 per i Comuni di Adria, Papozze e Pettorazza;
8 per i Comuni di Ariano, Corbola e Taglio di Po;
7 per il Comune di Porto Tolle;
11 per i Comuni di Loreo, Porto Viro e Rosolina.
Secondo uno studio della Fondazione Gimbe in Veneto il 68,7% dei medici di base ha oltre 1.500 pazienti.
Fra pensionamenti e scarsità di nuovi medici, quest’anno e il prossimo potrebbero segnare il punto più basso della disponibilità di camici bianchi nel nostro Paese.
Leggi l'articolo completo.Il Gazzettino, Domenica 29 giugno 2025 «Non risultano criticità strutturali che possano compromettere l’igiene o la sicurezza del presidio» ...