16.10.25

È confermato: al San Luca non sono stati ripristinati i posti letto di Medicina dopo le ferie estive

Ma il quadro è da "codice rosso" per tutti gli ospedali polesani



Nursind, il sindacato degli infermieri, denuncia il “Grave disagio per il personale sanitario e sociosanitario dell’Ulss 5 Polesana”

fonte: ROVIGO.NEWS, 11 ottobre 2025

Da alcuni anni l'Ulss 5 Polesana ha l'abitudine - mai stigmatizzata dalla Conferenza dei Sindaci - di dimezzare i posti letto del reparto di Medicina del "San Luca" per ripristinarli poi a ferie finite. Avevamo avuto notizia da più fonti che questa volta ciò non è avvenuto.

Ora il mancato ripristino dei posti letto del reparto di Medicina dell'ospedale di Trecenta è confermato dal documento del Nursind Rovigo-Veneto pubblicato da ROVIGO.NEWS lo scorso 11 ottobre 2025.

Leggiamo infatti che “Si registrano inoltre riduzioni di posti letto a inizio estate, con conseguente riduzione del personale infermieristico e OSS, come nel reparto di medicina a Trecenta, senza però riuscire, a fine estate, a ripristinare i posti letto previsti dalla Regione per mancanza di personale."

Questo spiegherebbe il motivo per cui durante le sedute dei consigli comunali di Badia Polesine (vedi post) e Castelmassa (vedi post) il direttore generale e quello sanitario dell'Ulss non abbiamo fornito numeri precisi sui posti letto attivi nell'ospedale di Trecenta. Non una dimenticanza quindi, ma la scelta di non certificare un ulteriore colpo d'accetta ai servizi ospedalieri.

Il documento di Nursind denuncia inoltre:

  • Turni di 12 ore imposti al personale infermieristico di Adria
  • Carenza di personale e disorganizzazione
  • In sala operatoria a Rovigo, inoltre, il personale infermieristico è tuttora costretto a superare le 7 giornate mensili di pronta disponibilità, in violazione dei limiti contrattuali
  • Nel reparto di Psichiatria Degenza (Spdc) di Rovigo, ristrutturato e riaperto nel maggio 2022, oltre la metà delle docce nelle stanze di degenza non funziona: i pazienti sono costretti a utilizzare quelle dei bagni di altri degenti
  • Mobilità interna e assunzioni bloccate
  • Le graduatorie per l’assunzione di infermieri a tempo determinato e indeterminato sono esaurite

15.10.25

Firmata la convenzione tra le Ulss di Rovigo e Verona per le emergenze di quattro Comuni: Bergantino, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Melara


Il Gazzettino, 09 ottobre 2025

Limitata a infarti e ictus che saranno dirottati a Legnago; per tutto il resto anche loro si dovranno "accontentare" del Punto di Primo intervento del "San Luca". Le ambulanze partiranno da Trecenta e Castelmassa.

L'assessore Cristiano Corazzari ha dichiarato: «Garantire rapidità e qualità nell'assistenza per i pazienti tempo-dipendenti è una priorità assoluta». E bravo l'assessore uscente! Ma anche per i residenti negli altri 20 Comuni dell'altopolesine è "una priorità assoluta". E quelli che fanno?

Cosa non si farebbe per qualche votarello in più!

Il Gazzettino. Poco personale e fondi ai privati: scoppia la polemica

Il Gazzettino, 09 ottobre 2025

Il Gazzettino, 09 ottobre 2025



Il Gazzettino, 09 ottobre 2025

Gimbe, 13 miliardi in meno alla sanità negli ultimi 3 anni

fonte: Ansa

La spesa delle famiglie sale a 41,3 mld, il 10% non si cura. L'agonia del Ssn apre al privato



Ne consegue:

  • un aumento delle disuguaglianze
  • famiglie schiacciate da spese insostenibili
  • cittadini costretti a rinunciare alle cure
  • personale demotivato che lascia la sanità pubblica

È quanto emerge dall'ottavo Rapporto Gimbe, che analizza e monitora la sostenibilità e l'efficienza del Ssn: negli ultimi tre anni, afferma Gimbe, la sanità pubblica ha perso 13,1 miliardi di euro, mentre 41,3 miliardi sono a carico delle famiglie. In particolare, un italiano su 10 ha dovuto rinunciare alle cure e nonostante l'Italia sia al secondo posto in Europa per numero di medici, resta indietro per quanto riguarda gli infermieri. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la salute registra inoltre gravi ritardi: solo il 4,4% delle case della comunità è pienamente operativo.

"Se è certo che nel triennio 2023-2025 il Fondo sanitario nazionale è aumentato di 11,1 miliardi di ero - rileva Cartabellotta - è altrettanto vero che con il taglio alla percentuale di Pil la sanità ha lasciato per strada 13,1 miliardi. Infatti, la percentuale del Fsn sul Pil al 31 dicembre 2024 è scesa dal 6,3% del 2022 al 6% del 2023, per attestarsi al 6,1% nel 2024-2025".

Leggi l'articolo completo.

8.10.25

Castelmassa. Una sanità pubblica allo sbando su tutti i fronti, pronta a cedere il passo a quella privata

Ci sono (quasi) riusciti.

Il Gazzettino, 8 ottobre 2025

Il Gazzettino, 8 ottobre 2025

In Consiglio comunale a Castelmassa, lo scorso 7 ottobre 2025, la direzione dell'Ulss 5 ha dichiarato fallimento e la risposta, per tutto, è una sola: manca il personale.

E' stato un "si salvi chi può" quello dei dirigenti dell'Ulss 5 ieri durante un consiglio comunale seguito da numerosi attenti cittadini.

Stretta tra due Decreti Ministeriali la sanità pubblica è all'angolo:

  • Da un lato il Dm 70/2015 che ha tagliato reparti (e ospedali) in tutta Italia in nome dell'efficienza e del numero di casi trattati (e che ha fatto chiudere il punto nascite e il reparto di ostetricia e ginecologia a Trecenta);
  • Dall'altro il Dm 77/2022 che vorrebbe rimediare al disastro attraverso una sanità diffusa sul territorio ma che ormai, dopo anni di tagli e di fuga di medici e infermieri verso il privato, si trova a corto di personale e, probabilmente, nell'impossibilità di dare piena attuazione alle Case della Comunità.

Resta un mistero: il numero di posti letto attivi al San Luca.

Ancora una volta, così come nel Consiglio comunale di Badia Polesine (vedi precedente post), anche a Castelmassa il direttore generale e il direttore sanitario dell'Ulss non ci hanno detto - e non lo hanno detto nemmeno ai consiglieri comunali - quanti posti letto siano effettivamente attivi all'ospedale di Trecenta.

La Conferenza dei Sindaci dell'Ulss DEVE verificare la reale situazione dell'ospedale. Basta con i Ponzio Pilato!

5.10.25

3centaMed, dal medico di famiglia dopo 4 settimane



Normalmente i tempi per avere una prenotazione dal proprio medico di medicina generale, presso la Medicina di Gruppo di Trecenta, non erano brevi: non meno di quindici giorni. Ma ora quello che è capitato a una signora di Trecenta è veramente eccessivo: quattro settimane dalla richiesta!


QUALCOSA NON FUNZIONA

Leggi anche su questo blog:

Medici di base, se ne cercano 121 (da La Voce del 5 marzo 2025)

Medicina di gruppo di Trecenta: la riduzione del personale rende ancora più difficile la vita dei pazienti, post del 12-01-2025

Medicina di gruppo, orari ridotti. Il Gazzettino di domenica 4 agosto 2024

3.10.25

L'ospedale di Trecenta in Consiglio comunale a Badia Polesine. Ripulito il quarto piano ma preoccupa il futuro

Resta l'incognita dei posti letto effettivamente attivi. Si conferma l'urgenza di un sopralluogo della conferenza dei sindaci.



L'Interrogazione di Badia Domani sulle criticità al “San Luca” di Trecenta (vedi post) è stata discussa dal consiglio comunale di Badia Polesine lo scorso lunedì 29 settembre 2025.

Ringraziamo il gruppo consiliare per l'iniziativa e l'amministrazione comunale per l'evidenza data all'argomento inserito al primo punto dell'ordine del giorno. Significativa anche la disponibilità ad aprire una discussione più ampia sullo stato dei servizi dell'ospedale e l'invito alla partecipazione dei dirigenti dell'Ulss 5.

Motore di tutto è stata l'interrogazione presentata a fine giugno dal deputato Enrico Cappelletti (M5S) sullo stato di degrado di tre dei quattro reparti al quarto piano del "San Luca" (vedi il precedente post Ospedale di Trecenta. Il degrado di tre reparti al quarto piano). Dopo un'iniziale smentita del direttore generale e del direttore sanitario dell'Ulss, c'era stata la contro-smentita del deputato che ha pubblicato su facebook foto purtroppo assai eloquenti delle condizioni in cui versavano il reparto malattie infettive e i due ex reparti Covid, abbandonati dopo la pandemia. Nessuna comunicazione è pervenuta in questi mesi dalla Conferenza dei Sindaci dell'Ulss.



Come Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" abbiamo formalizzato via pec alla Conferenza dei sindaci (vedi post) la richiesta di nomina di una delegazione incaricata di effettuare un sopralluogo all'ospedale di Trecenta per verificare lo stato dei reparti citati e l'effettiva dotazione di posti letto attivi in tutti i reparti dell'ospedale. Nessuna risposta dal presidente della conferenza.



L'interrogazione del consigliere comunale Manuel Berengan (Badia Domani) ha sbloccato la situazione, almeno per quanto riguarda il Comune di Badia Polesine.
Abbiamo così appreso che i tre reparti al quarto piano sono stati ripuliti e riordinati. Un video di sei minuti è stato appositamente proiettato in consiglio. Bene.


L'occasione ha dato modo ai dirigenti dell'Ulss di comunicare alcuni dati e di fornire la loro visione del futuro degli ospedali. E qui qualche considerazione va fatta.


La fisarmonica dei posti letto

I posti letto assegnati dalle schede ospedaliere del Piano Socio Sanitario Regionale all'ospedale di Trecenta sono 132 (centotrentadue). I posti letto dell'ospedale di comunità, collocato al San Luca ma che poteva essere ospitato in un punto sanità o in una casa di riposo, non sono posti letto ospedalieri e, infatti, sono inseriti nelle schede territoriali del Pssr.

Ma il Direttore Sanitario dell'Ulss non distingue: ha fatto credere al consiglio comunale che sono la stessa cosa e li ha contabilizzati nel totale dei posti letto dell'ospedale. Non ha precisato ai consiglieri che l'ospedale di comunità fornisce, per un massimo di trenta giorni, soltanto un'assistenza infermieristica supportata, per poche ore al giorno, da un medico di medicina generale. Dal totale dei posti letto, comunque assai lontani dalla programmazione regionale, occorre quindi togliere i 29 posti letto "territoriali" dell'ospedale di comunità. Poco tempo fa il Direttore Generale dell'Ulss ne comunicava 84, la Dr.ssa Destro non ha fornito un dato preciso.

Non ha detto la Dr.ssa Destro che, da giugno, i posti letto della medicina di Trecenta (e solo quella di Trecenta) sono stati dimezzati per le ferie del personale. Non ci ha detto neanche - e non lo ha detto al Consiglio comunale - se quei posti letto sono stati ripristinati dopo il periodo estivo.

E allora quanti sono effettivamente i posti letto attivi nell'ospedale di Trecenta?


L'indicazione del Punto di Primo Intervento al "San Luca"

Il Punto di Primo Intervento non è un Pronto Soccorso

Per tutto il tempo del suo intervento la Dr.ssa Destro, direttore sanitario, ha sempre parlato di Pronto Soccorso mentre quello del San Luca è, purtroppo, soltanto un Punto di Primo Intervento. Come tale può trattare solo codici bianchi e verdi; oltre un certo orario del pomeriggio c'è la possibilità di non trovare un medico e, più di una persona, si è sentita rispondere che "non si deve venire a Trecenta di sera o di notte".


Il destino degli ospedali?

La sanità del futuro, per il direttore generale dell'Ulss, sta negli ospedali di comunità. Da rabbrividire!

Spero di aver sentito male e che non sia così, spero che la registrazione della seduta, di scarsa qualità, mi abbia tratto in inganno. Spero proprio di sbagliarmi perché, nel caso abbia inteso correttamente le parole del Dg, significherebbe che, all'interno della pubblica amministrazione, c'è chi pensa di trasformare la sanità pubblica come la riserva indiana dei poveri, degli indigenti e di quanti non hanno le risorse per pagarsi la sanità privata.


Per il Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca"
il presidente/portavoce - Pietro Tosarello

---
E' possibile ascoltare la seduta del consiglio a questo link:

26.9.25

Ulss 5 Polesana. Le riunioni "carbonare" dei sindaci. Non vedo, non sento, non parlo!


In questi ultimi mesi è successo di tutto intorno al "San Luca" di Trecenta.

C'è stata un'interrogazione del M5S in Consiglio regionale sul depauperamento di reparti e servizi; un'interrogazione del M5S alla Camera dei Deputati sullo stato di degrado del quarto piano; un'interrogazione del Pd in Consiglio regionale; un'interrogazione del gruppo consiliare di Badia domani a Badia Polesine.

Ma la Conferenza dei sindaci non si è fatta in alcun modo sentire.

Come Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" abbiamo formalizzato via pec al presidente della Conferenza la richiesta di nomina di una commissione incaricata di verificare le condizioni del quarto piano dell'ospedale e l'effettivo numero di posti letto attivi nei vari reparti.

Ignorata anche questa.

Poi sono emersi due fatti.

  • Nella prima metà di luglio c'è stata una riunione a Trecenta alla quale sono stati invitati i sindaci dell'altopolesine per parlare del San Luca con il Dg dell'Ulss 5. Riunione a porte chiuse, una sorta di conclave, di cui non è stata resa nota nemmeno l'esistenza, men che meno il contenuto.
  • Dieci o quindici giorni fa un drappello di sindaci (nominato/scelto da chi?) ha visitato il quarto piano dell'ospedale per constatare le condizioni dei tre reparti al quarto piano oggetto dell'interrogazione del deputato Enrico Cappelletti. Risultato? Anche qui silenzio totale.

Viene da pensare che la Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 5 non sia un organo istituzionale, con precisi doveri di trasparenza sul proprio operato, ma una società segreta che agisce nell'ombra e che non comunica in alcun modo con l'esterno: "Non vedo, non sento, non parlo!"


ULTIMA ORA

Fino a un mesetto fa la pubblicazione dei verbali della conferenza era ferma a metà del 2023, due anni di vuoto pneumatico. Ora, dopo le critiche, miracolosamente sono stati pubblicati i verbali fino a maggio di quest'anno.

Ne consigliamo la lettura a questo indirizzo sul sito dell'Ulss 5:

https://www.aulss5.veneto.it/Conferenza-dei-Sindaci-Azienda-ULSS-5-POLESANA


17.9.25

"CANDIDATO ASCOLTACI!" Manifestazione Regionale in Difesa della Sanità Pubblica, sabato 4 ottobre 2025 a Mestre. ATTENZIONE: E' STATA RINVIATA



CoVeSaP (Coordinamento Veneto Sanità Pubblica) invita ad aderire e partecipare a "Candidato, ascoltaci". 

In vista delle prossime elezioni regionali, inviteremo i candidati a portare alla manifestazione le loro progettualità e i loro impegni su alcune specifiche richieste:

📌Prevenzione e promozione della Salute
📌Accesso alle cure
📌Assistenza ospedaliera
📌 Assistenza territoriale 
📌Servizi territoriali
📌Non Autosufficienza

Cittadine e Cittadini, mandiamo a rappresentarci chi si impegna a difendere il Servizio Sanitario Pubblico e il nostro Diritto alla Salute.

Il Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" aderisce a CoVeSaP e vi invita a partecipare per LEGITTIMA DIFESA

ATTENZIONE: E' STATA RINVIATA
a Sabato 8 novembre 2025

I trucchi degli ospedali per falsare le liste d’attesa

fonte: il POST, 14 settembre 2025.

Servono a nascondere ritardi e indisponibilità: il più diffuso è il blocco delle prenotazioni



Sempre sul POST vedi anche:

Quasi un terzo degli ospedali gestisce male le liste d’attesa, 27 marzo 2025

Le lunghe liste di attesa negli ospedali, spiegate, 2 febbraio 2023

Stiamo privatizzando la sanità?, 26 febbraio 2025

In Italia nel 2024 una persona su dieci ha rinunciato a curarsi, 22 maggio 2025

C’è un accordo tra il governo e le regioni sulle liste d’attesa, 13 giugno 2025

Su quotidianosanità.it:

Liste di attesa. I tempi sembrano essere rispettati ma i numeri non dicono tutta la verità. E quasi metà Regioni non risponde ad Agenas, 10 novembre 2023


10.9.25

Un nuovo Sportello contro le liste d'attesa a Rovigo

IMPARIAMO A DIFENDERCI DALLE LUNGHE LISTE D'ATTESA



Il Comitato dei cittadini di Rovigo per il diritto alla salute nella sanità pubblica aprirà a Rovigo, ogni lunedì dalle 16:00 alle 18:00, a partire dal 15 settembre 2025, in Via Oberdan 17A, un nuovo Sportello per il Diritto alle Cure, contro le liste d'attesa.

Il Comitato aderisce al Coordinamento Veneto Sanità Pubblica (CoVeSaP) e ne adotta la modulistica.

In altopolesine continua l'attività dello Sportello di Trecenta, in piazza San Giorgio 477, tutti i giovedì dalle 16:30 alle 18:30, a cura dei volontari del Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca.



6.9.25

TGR del 5 settembre 2025. L’ospedale di Trecenta in stato di abbandono dopo l’emergenza Covid

Fonte: RaiNews Tgr Veneto


Dal sito di RaiNews - 05 settembre 205. 13:58

Antonello Profita

Il quarto piano dell'ospedale di Trecenta in stato di abbandono dal termine dell'emergenza Covid

Il San Luca ha perso reparti e posti letto. I cittadini chiedono un sopralluogo, mentre i 5 Stelle denunciano degrado e carenze. La direzione replica: “Problemi risolti”

Non si placano le polemiche attorno all’ospedale San Luca di Trecenta, in provincia di Rovigo. A sollevarle, questa volta, è stata un’interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle, che denuncia la riduzione dei reparti e lo stato di degrado igienico del quarto piano della struttura.

Secondo il comitato Altopolesano in Difesa del San Luca, il vero problema non è soltanto la diminuzione dei posti letto, ma la chiusura di interi reparti e servizi che dovrebbero garantire assistenza a circa 70mila cittadini: ostetricia e ginecologia, chirurgia, lungodegenza e psichiatria. Anche il pronto soccorso è stato ridimensionato a punto di primo intervento, con la presenza di un medico solo nei giorni feriali e nelle ore diurne.

Già a giugno l’onorevole Enrico Cappelletti (M5S) aveva presentato un’interrogazione alla Camera denunciando il progressivo impoverimento della struttura. Il direttore generale della Ulss 5 Polesana, Pietro Girardi, aveva replicato che non esistevano criticità strutturali tali da compromettere sicurezza e igiene. Una posizione messa in dubbio da alcune foto scattate nei locali abbandonati del quarto piano dopo l’emergenza Covid.

Oggi Girardi precisa che le segnalazioni sono state prese in carico e che i problemi evidenziati sono stati risolti: "Il reparto è pienamente riattivabile al bisogno in tempi brevi". Dichiarazioni che non bastano al Comitato, che chiede alla conferenza dei sindaci un sopralluogo immediato per verificare con i propri occhi la situazione.

Abbiamo intervistato Pietro Tosarello, presidente Comitato Altopolesano in Difesa del San Luca; Enrico Cappelletti, deputato Movimento 5 stelle.

Vedi il servizio dell'edizione delle 14:00

Interrogazione di Badia domani sulle criticità al “San Luca” di Trecenta

Da Rovigo.News, 30 agosto 2025



Manuel Berengan sollecita l’Amministrazione Rossi ad attivarsi, come richiesto anche dal portavoce del Comitato in difesa dell’Ospedale

BADIA POLESINE (Rovigo) – Corredata da foto che illustrano il degrado del “San Luca” di Trecenta, cioè quello che avrebbe dovuto essere un polo sanitario di raccordo in sostituzione dei quattro ex ospedali territoriali dell’Alto Polesine, compreso il Punto Sanità di Badia, il gruppo “Badia domani” presenta un’interrogazione al sindaco e all’assessore dei servizi sociali Valeria Targa. 

“Recentemente – si legge nel documento – l’Onorevole Enrico Cappelletti del gruppo parlamentare “Movimento 5 Stelle” ha depositato un’interrogazione a risposta orale al Ministro della Salute Prof. Orazio Schillaci per avere chiarimenti circa la situazione attuale dei servizi presenti nel presidio ospedaliero e, al contempo, segnalando che tre reparti del quarto piano della struttura trecentana, già destinato all’accoglienza dei pazienti Covid, che “versa in stato di abbandono e degrado, con materiale sanitario dismesso, letti nuovi inutilizzati, e una situazione igienica compromessa da infestazioni di topi e perdite dal tetto, gestite in modo precario con contenitori di rifiuti pericolosi, senza alcun intervento di manutenzione”.

In attesa della risposta del Ministro, il Dg dell’Ulss 5 Polesana Dott. Girardi Pietro e il Direttore Sanitario Dott.ssa Destro Carla, sono intervenuti a mezzo stampa per rassicurare sulle condizioni di disagio rilevate nell’interrogazione parlamentare, sottolineando che “non risultano criticità strutturali che possano compromettere l’igiene o la sicurezza del presidio”.

Alla precisazione di cui sopra, è seguita la replica dell’Onorevole Cappelletti,ha veicolata a mezzo della sua pagina personale, con le foto ricevute da privati cittadini che documentano il contrario.

Ora il gruppo consiliare “Badia Domani”, tramite Manuel Berengan, sollecita l’Amministrazione Rossi ad attivarsi, come richiesto anche dal portavoce del Comitato in difesa del San Luca, Pietro Tosarello, ad attivarsi presso la Conferenza dei Sindaci (organismo preposto a verificare l’andamento delle attività nell’ambito dell’Azienda Sanitaria) affinché una delegazione di Sindaci dell’Alto Polesine verifichi, con apposito sopralluogo, lo stato delle criticità igienico-strutturali, evidenziate dalle foto pubblicate dall’onorevole Cappelletti. Il gruppo consigliare chiede, inoltre, se l’Amministrazione intenda rapportarsi con la Direzione Generale e la Direzione Sanitaria al fine di porre detti reparti in condizioni decorose.

Leggi l'articolo originale

3.9.25

Formalizzata la richiesta di sopralluogo all'ospedale di Trecenta

Verrà ignorata anche questa?

Un'immagine del quarto piano dell'ospedale di Trecenta

Visto il perdurante disinteresse della Conferenza dei sindaci dell'Ulss 5 sullo stato di degrado di tre reparti su quattro al quarto piano del "San Luca" (vedi precedente post) il Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca ha formalizzato al Presidente della Conferenza dei sindaci la richiesta di sopralluogo all'ospedale di Trecenta.

La richiesta è stata inviata per posta elettronica certificata al protocollo dell'Ulss e al Comune di Corbola, sede del sindaco presidente della conferenza. Il sistema ha restituito le relative ricevute di consegna. Verrà ignorata anche questa richiesta?








24.8.25

Ospedale di Trecenta. Il degrado di tre reparti al quarto piano

Dopo due mesi non si muove foglia. Disinteressata la Conferenza dei sindaci dell’Ulss 5 Polesana.




Sul finire dello scorso mese di giugno il deputato del M5S Enrico Cappelletti ha depositato alla Camera un’interrogazione sullo stato di degrado dei reparti al quarto piano dell’ospedale di Trecenta. Dei quattro reparti esistenti solo uno risultava utilizzato dalla chirurgia, gli altri venivano definiti in uno stato di completo abbandono.


Immediata la risposta dell'Ulss 5: il direttore generale dell’Ulss 5 Pietro Girardi e il direttore sanitario Carla Destro hanno decisamente negato che vi sia un cattivo stato di manutenzione per i locali inutilizzati al quarto piano del San Luca.


Queste le loro precise parole: «Si tratta di spazi organizzati in 4 blocchi di cui uno adibito a week surgery, uno come locali di servizio e supporto delle attività sanitarie e due, preclusi al pubblico ed al personale non autorizzato, immediatamente attivabili in caso di necessità». Concludendo che «Non risultano criticità strutturali che possano compromettere l'igiene o la sicurezza del presidio». (si veda sotto Il Gazzettino di domenica 29 giugno 2025).


La “smentita” dei dirigenti dell’Ulss ha dimostrato però di avere “le gambe corte. Il deputato Cappelletti ha subito pubblicato sulla sua pagina Facebook le foto relative ai tre reparti inutilizzati al quarto piano e che qui riportiamo.


Il quadro è impressionante: infiltrazioni d’acqua dal soffitto danneggiato, bidoni di fortuna per la raccolta dell’acqua, materiale sanitario e mobili d’ufficio abbandonati alla polvere, intonaci impregnati d’umidità, insetti morti, sporcizia ovunque.


Ci chiediamo come sia possibile lasciare andare in malora locali e attrezzature tanto preziose. Come si possa affermare che «Non risultano criticità strutturali che possano compromettere l'igiene o la sicurezza del presidio» e che questi locali sarebbero «immediatamente attivabili in caso di necessità». Alla replica del deputato non si è più avuta notizia sull’argomento dai dirigenti dell’Ulss.


È sbalorditivo che la Conferenza dei sindaci dell’Ulss non abbia detto una parola e non abbia verificato una denuncia tanto esplicita e grave. C’è un piano dell’ospedale che per tre quarti rischia di subire danni ancor più rilevanti e nessun amministratore comunale si sente in dovere di intervenire?


Chiediamo che la Conferenza dei sindaci nomini una delegazione di propri rappresentanti per effettuare un sopralluogo all’ospedale di Trecenta, verifichi le condizioni reali del "San Luca" e, in piena trasparenza, ne comunichi i risultati a tutti i polesani. Ne abbiamo diritto.

24 agosto 2025

Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”


15.8.25

Vaccinazioni, “Scelti dal Ministro Schillaci due ultrà no-vax”

fonte: quotidianosanità.it 06 AGOSTO 2025


Vaccinazioni. Nominato il nuovo Nitag che guiderà la strategia nazionale per i prossimi tre anni. Ma scoppia la polemica, le opposizioni: “Scelti dal Ministro Schillaci due ultrà no-vax”.

Con un decreto firmato dal Ministro della Salute è stato istituito il nuovo Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (Nitag), che sarà presieduto da Roberto Parrella. Il Nitag avrà il compito di supportare le politiche vaccinali nazionali con raccomandazioni basate su evidenze scientifiche, valutazioni indipendenti e un approccio integrato alle tecnologie sanitarie. Ma è polemica per la presenza nella lista di due membri che in passato hanno criticato le politiche vaccinali. IL DECRETO



Molte le reazioni tra i sanitari:
AGGIORNAMENTO

Nitag. Travolto dalle polemiche Schillaci revoca la commissione vaccini dopo appena dieci giorni

Il Ministro della Salute ha firmato oggi un decreto di revoca della commissione dopo appena dieci giorni dalla nomina. Dopo le polemiche e le critiche da parte della comunità scientifica, delle opposizioni e di parte della maggioranza per l’inserimento nella lista dei componenti di Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite (che in passato hanno criticato le politiche vaccinali) Schillaci azzera tutto. Se ne riparlerà a settembre.

13.8.25

Prevenzione del melanoma: addio alla mappatura dei nei

fonte: https://www.lavitadelpopolo.it/sociali/sanita/prevenzione-del-melanoma-addio-alla-mappatura-dei-nei-DI479731 7 agosto 2025



In Veneto i medici di famiglia non possono più prescrivere un’impegnativa per visita dermatologica di controllo dei nei. Intervista con il dottor Giuseppe Palmisano, segretario regionale della Federazione italiana medici di medicina generale.

Addio mappatura dei nei. Addio prevenzione per il melanoma e le altre patologie legate ai nei.

Da un anno a questa parte, gradualmente, in tutte le Ulss venete, la Regione ha comunicato ai medici di medicina generale la scomparsa dell’impegnativa per la cosiddetta “mappatura dei nei”, una visita dermatologica volta specificatamente al controllo delle lesioni cutanee.

Ne abbiamo parlato con il dottor Giuseppe Palmisano, segretario della sezione veneta della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg): “Queste impegnative – ci ha spiegato – facevano parte delle cosiddette prestazioni traccianti, cioè di quelle con cui la Regione Veneto monitora l’andamento delle liste d’attesa. Quindi ci è stata richiesta maggiore attenzione nel valutare l’appropriatezza delle prescrizioni. Però la cancellazione della prestazione ci ha messi molto in difficoltà, capiamo la necessità di contenere i costi, ma allo stesso tempo se il controllo dei nei è importante per la prevenzione, crediamo debba essere messo in programma senza tanti filtri. Il problema qui è stato quello delle lunghe liste d’attesa, tuttavia era necessario almeno fare dei distinguo sull’accesso alle prestazioni”.

Leggi l'articolo completo

6.8.25

Lo "Sportello per il Diritto alle Cure" riprende l'attività Giovedì 28 agosto 2025






Lo "Sportello per il Diritto alle Cure" del Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca sospende l'attività per qualche settimana. Riprenderemo il lavoro di assistenza gratuita ai cittadini polesani, contro le liste d'attesa, a partire da GIOVEDI' 28 AGOSTO.

E' sempre attiva la nostra casella di posta elettronica: comitato.ospedaletrecenta@gmail.com

3.8.25

Sanità veneta. Flavio Tosi getta la maschera: «largo ai privati»

Corriere del Veneto, 2 agosto 2025

Adesso il gioco è alla luce del sole, esplicito, persino rivendicato: si vuole togliere alla sanità pubblica a vantaggio del business della sanità privata convenzionata.

Flavio Tosi (Fi) aspirante candidato presidente per la destra alle prossime elezioni regionali, vuole completare il lavoro di privatizzazione della sanità che aveva cominciato, in un recente passato, come assessore alla sanità, allora in quota Lega.

Afferma: «Al cittadino interessa essere curato, non gli importa se dal pubblico o dal privato convenzionato, visto che il ticket è identico. Il prossimo governo regionale avrà una visione più liberale, il modello è la Lombardia».

Non spiega per quale motivo le cose dovrebbero funzionare meglio, e fa bene perché ogni euro distolto dalla sanità pubblica a vantaggio di quella privata convenzionata va ad alimentare la fuga di medici e infermieri che ben comprendono dove la politica regionale ci sta portando: nel privato ci saranno più soldi e migliori condizioni di lavoro e di reddito. E se ora mancano, in Veneto, 3.500 medici e 4.000 infermieri la politica di Tosi e alleati peggiorerà velocemente le cose: la sanità pubblica sarà ancora più in affanno, i turni saranno più pesanti, le ferie non assicurate. E la fuga di professionisti dal pubblico al privato continuerà, fino al collasso: questo è l'obiettivo Flavio Tosi.

C'è da sperare che i Veneti non si facciano stordire, ancora una volta, dalla lagna sull'immigrazione e che pensino invece a com'era la sanità regionale prima della "cura" Zaia. Quindici anni fa non si parlava di liste d'attesa, non esisteva nemmeno l'espressione "liste d'attesa", ora non c'è famiglia che non le abbia amaramente sperimentate. Per lo meno quando ottieni un appuntamento! Già perché, in molti casi, la risposta del Cup è "non abbiamo, agende" o "per il momento non c'è posto, torni la prossima settimana". E questa è una violazione della legge nazionale - le agende non possono essere chiuse se non per un massimo di 24 ore e solo per motivi tecnici - e persino di quella regionale. Ma il cittadino/elettore non lo sa e l'amministrazione regionale ne approfitta.

E' ORA DI CAMBIARE!


24.7.25

Liste d'attesa in Veneto e forniture di beni e servizi nell'Ulss 5 a Canale Italia. La mia intervista


Martedì scorso sono stato intervistato da Massimo Martire a Canale Italia per la rubrica Notizie Oggi.

I principali argomenti trattati:

- Liste d'attesa in Veneto.

- La gestione degli appalti per la fornitura di beni e servizi nell'Ulss 5 Polesana.

La mia intervista è a circa 45 minuti dalla fine della trasmissione. Lo so è un po' lunga ma ci sono state molte telefonate e diversi messaggi da parte degli ascoltatori :-)

Per vederla potete cliccare su questo link:

https://canaleitalia.it/programmi/notizie-oggi/

e poi sulla puntata del 22/07.

Se avete pazienza e voglia ditemi le vostre impressioni.

Pietro Tosarello
Portavoce del Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca

22.7.25

RICAPITOLIAMO

- Denunciate gravi irregolarità negli appalti all'Ulss 5 (Gazzettino, 12 giugno 2025)

- Interrogazione del M5S in Consiglio regionale sull'ospedale San Luca (Corriere del Veneto, 24 giugno 2025)

- Interrogazione del M5S alla Camera dei Deputati sullo stato di degrado del quarto piano dell'ospedale di Trecenta (Gazzettino, 29 giugno 2025)

- Interrogazione del Pd in Consiglio regionale sul San Luca (Gazzettino, 18 luglio 2025)

E la Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 5 che dice?







18.7.25

Interrogazione del Pd in Regione: “riportare l’Ospedale di Trecenta ad un livello adeguato”

fonte: ROVIGO.NEWS 17 luglio 2025

A ricostruire il quadro è la consigliera regionale del Pd, Chiara Luisetto, che ha presentato un’interrogazione sul tema, sottoscritta dalle colleghe Vanessa Camani, Anna Maria Bigon e Francesca Zottis.


«Nato quasi 30 anni fa come polo destinato a servire il bacino di utenza dell’Alto Polesine, nel corso degli anni, l’ospedale San Luca di Trecenta ha subito un progressivo e costante depotenziamento, con la chiusura di reparti e servizi essenziali che ne avevano contraddistinto l’eccellenza, tra cui il punto nascite, le unità di ostetricia e ginecologia, chirurgia, lungodegenza e psichiatria. Addirittura, malgrado sia stata superata da tempo l’emergenza Covid, il Pronto Soccorso, che era stato trasformato in punto di primo intervento, non risulta ancora riattivato. Col risultato che sono numerose le segnalazioni che testimoniano il reindirizzamento dei pazienti residenti nel territorio presso altri ospedali, se non addirittura verso strutture private convenzionate, vista la carenza di offerta pubblica e i lunghi tempi di attesa. Uno scenario sul quale la Regione ha il dovere di intervenire».



Tra le criticità, nel testo del documento indirizzato all’assessora regionale alla Sanità, si sottolinea che “l’ospedale San Luca vanta ormai da numerosi anni un servizio di medicina di gruppo, chiamato Trecenta Med, che svolge un essenziale servizio di assistenza sanitaria ai pazienti. Negli ultimi anni, complice la riduzione del personale di segreteria e dei medici di medicina generale, si sta registrando un peggioramento del servizio. Ne è testimone la crescente difficoltà dei pazienti nel prendere appuntamento con il proprio medico: solitamente è presente un’unica dipendente della segreteria che deve infatti interfacciarsi con un bacino di circa diecimila pazienti”.



Con l’interrogazione le consigliere dem chiedono: “Quando tornerà a essere operativo il Pronto Soccorso dell’ospedale di Trecenta? Quali e quanti sono i posti letto non ancora attivati rispetto a quanto previsto dalle schede ospedaliere? C’è infine l’intenzione di valorizzare e potenziare la medicina di gruppo Trecenta Med presente presso l’ospedale?”.

Leggi su RovigoNews

Sempre su RovigoNews viene riportato il commento del direttore generale dell'Ulss 5. Ancora una volta Pietro Girardi è bravissimo a enfatizzare quel po' che è rimasto al San Luca dopo la fine della pandemia da Covid.

Dimentica però di dire che l'ospedale è ben lontano dall'obiettivo di 132 posti letto attivi previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale 2019-2023 e dalle relative schede ospedaliere. Per la prima volta nella storia di questa provincia non viene applicata la programmazione regionale, già molto restrittiva per il San Luca.



Dimentica anche il direttore generale di informare il pubblico e gli amministratori dei comuni altopolesani che durante il periodo estivo la medicina viene sistematicamente dimezzata, da 40 a 20 posti letto. E i posti letto attivi diventano così 60.

Non ci spiega neanche come mai il reparto di riabilitazione fisica abbia soltanto 16 posti letto attivi, mentre dovrebbe averne 50.


Con una piccola magia da illusionista ci fa credere che l'Ospedale di Comunità equivalga a un reparto di geriatria. Purtroppo non è così, la geriatria è stata soppressa al San Luca con il Piano Socio Sanitario del 2019, l'Ospedale di Comunità è solo un pallidissimo surrogato.

Conclude con questa affermazione priva di riscontri oggettivi: «L'Ulss 5 conferma il proprio impegno per valorizzare il San Luca». Impegno che non si vede.

Che cosa è cambiato da quando Pietro Girardi è direttore generale dell'Ulss Polesana? La smetta di riproporre sempre le stesse parziali verità e dica a tutti gli altopolesani in cosa ha migliorato l'ospedale di Trecenta! Due o tre cose soltanto, ma vere.

Invito in proposito a leggere su questo il precedente post: Ospedale San Luca. Le smentite hanno le gambe corte.