6.4.16

In ginocchio la sanità del Regno Unito. Parliamone, prima che accada anche da noi

Fonte: quotidianosanità.it

Anni di tagli hanno messo in ginocchio la sanità del Regno Unito. Ora arriveranno 10 miliardi sterline per ammodernare il sistema e il parco tecnologico. Ma i conti della spesa corrente non tornano e il rischio è quello di ticket per tutti i servizi: dal medico di famiglia all’ospedale. E in Italia?

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E a Trecenta?

In Italia molti i segnali di malessere, fra tutti il sensibile aumento della mortalità registrato dall'Istat nel 2015. Vedi il precedente post Istat certifica aumento mortalità nel 2015: 54mila decessi in più rispetto al 2014.
E le notizie che vengono dal San Luca non sono confortanti. I problemi sono principalmente dovuti alla carenza di specialisti. I bandi per la copertura di posti a tempo determinato e le mobilità da altre Ulss vanno deserte. Ai concorsi si presentano pochi candidati, molti dei quali del sud, che non appena hanno il ruolo chiedono il trasferimento. Tutto questo comporta inevitabilmente una riduzione dell'attività chirurgica con enorme allungamento dei tempi d'attesa (per le colecisti si arriva a un anno). La Pma (procreazione medicalmente assistita) funziona regolarmente solo una settimana al mese per la mancata assunzione delle due biologhe necessarie. Attualmente il servizio vivacchia con un incarico precario rinnovato ogni quattro mesi. Anche qui liste di attesa lunghissime.
C'è un gran bisogno di rinnovamento tecnologico, molti strumenti risalgono all'anno di apertura dell'ospedale e non sono più riparabili.
Da ultimo, si parla della prossima eliminazione del medico del 118 a Trecenta nelle ore notturne, che dovrebbe essere sostituito dal medico di pronto soccorso che a sua volta dovrebbe essere sostituito dall'internista di guardia, come avveniva negli anni 70. Indietro di quarant'anni.

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