30.6.12
Nuovi dati sull'importanza dell'ospedale di Trecenta
Al San Luca il 30% dei ricoveri dell'Ulss
Attenzione alle schede ospedaliere volute dal Pssr
Lo scorso 26 giugno, a Ficarolo, c'è stato un dibattito sul tema "Presente e Futuro dell'ospedale San Luca di Trecenta". Promosso dal Comitato dei cittadini per il San Luca, gruppo di Ficarolo, ha fornito alcune informazioni che vanno ad arricchire la conoscenza dell'ospedale.
Dalla cronaca del Gazzettino (28 giugno) si apprende, in particolare, che a Trecenta vengono effettuati il 30% dei ricoveri complessivi dell'intera Ulss 18.
Ad affermarlo è il dottor Emilio Ramazzina, responsabile dell'area medica multidisciplinare, il quale ha anche aggiunto che sono presenti, 24 ore su 24, almeno sei medici e che l'ospedale dispone di di 208 posti letto.
L'articolo conclude evidenziando il vero problema per la comunità altopolesana. Dopo l'approvazione del piano socio sanitario regionale (Pssr), infatti, tutto dipende dalle schede di dotazione ospedaliera e territoriale che saranno proposte dalla giunta all'approvazione della quinta commissione consiliare. In quella occasione saranno assegnati i posti letto, i reparti e i servizi che il San dovrà avere per i prossimi cinque anni.
29.6.12
Il rapporto conclusivo del gruppo tecnico sul San Luca
Dopo il terzo incontro, avvenuto lo scorso 24 maggio, è finalmente disponibile il documento conclusivo del gruppo tecnico per il rilancio del 'San Luca.
Per titoli, ecco i contenuti:
Per titoli, ecco i contenuti:
- Mantenere il ruolo di ospedale per acuti
- Trasferire le attività chirurgiche oncologiche all'ospedale di Rovigo
- Potenziare le attività riabilitative, in particolare la riabilitazione neurologica e ortopedica
- Assunzione del ruolo di Ospedale di Comunità
- Attivazione di un Centro di Assistenza Primaria
- Sede di una o più attività formativa
28.6.12
Il Comitato per il San Luca invita i sindacati dei pensionati a difesa dell'ospedale
Jenny Azzolini, portavoce del Comitato dei cittadini per il San Luca, ha inviato ai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil un invito via email per definire attese, perplessità e preoccupazioni sul futuro dell'ospedale 'San Luca' dopo l'approvazione del Piano socio sanitario regionale (Pssr). La prossima decisiva fase della programmazione veneta saranno, infatti, le schede ospedaliere e territoriali che definiranno le effettive dotazioni ospedaliere: posti letto, reparti, servizi.
Si auspica che all'incontro, proposto per fine agosto, possano essere presenti anche sindaci e altre figure istituzionali. Certo che, date le caratteristiche demografiche della nostra provincia e dell'incidenza di patologie a carico degli anziani, i sindacati che rappresentano i pensionati sono i soggetti che più avvertono le esigenze di cura e riabilitazione della popolazione anziana in particolare.
Ecco il testo dell'invito.
-----inizio documento
Il 29- 05- 2012 il Comitato altopolesano per il San Luca ha chiesto un incontro informale con i rappresentanti provinciali dei 3 sindacati per discutere sulla sanità in Polesine in previsione dell'uscita del PSSR. L'incontro non è avvenuto.
Ora, il PSS è uscito, ma deve essere definito dalle schede ospedaliere che diranno quali-quanti-dove verranno realizzati i servizi e come sarà la loro gestione.
Visto che la popolazione della provincia di Rovigo e soprattutto dell'Altopolesine è prevalentemente anziana riteniamo molto utile a tutti un incontro ( fra Comitato Altopolesano - rappresentanze sindacali più la presenza facoltativa delle personalità in elenco ) per dire apertamente le nostre attese, le nostre perplessità e le nostre paure in relazione alla realtà socio-sanitaria che sarà definita dalle schede.
Il contributo di analisi e proposte offerte da istituzioni e gruppi sociali potranno essere di forte stimolo per l'attuazione di un progetto che risponda veramente alle esigenze e ai diritti della popolazione.
Come tempi proponiamo indicativamente l'ultima decade di agosto o altra data da definire.
Confidiamo nella vostra disponibiltà.
Per il Comitato, Jenny Azzolini portavoce.
-----fine documento
Si auspica che all'incontro, proposto per fine agosto, possano essere presenti anche sindaci e altre figure istituzionali. Certo che, date le caratteristiche demografiche della nostra provincia e dell'incidenza di patologie a carico degli anziani, i sindacati che rappresentano i pensionati sono i soggetti che più avvertono le esigenze di cura e riabilitazione della popolazione anziana in particolare.
Ecco il testo dell'invito.
-----inizio documento
Il 29- 05- 2012 il Comitato altopolesano per il San Luca ha chiesto un incontro informale con i rappresentanti provinciali dei 3 sindacati per discutere sulla sanità in Polesine in previsione dell'uscita del PSSR. L'incontro non è avvenuto.
Ora, il PSS è uscito, ma deve essere definito dalle schede ospedaliere che diranno quali-quanti-dove verranno realizzati i servizi e come sarà la loro gestione.
Visto che la popolazione della provincia di Rovigo e soprattutto dell'Altopolesine è prevalentemente anziana riteniamo molto utile a tutti un incontro ( fra Comitato Altopolesano - rappresentanze sindacali più la presenza facoltativa delle personalità in elenco ) per dire apertamente le nostre attese, le nostre perplessità e le nostre paure in relazione alla realtà socio-sanitaria che sarà definita dalle schede.
Il contributo di analisi e proposte offerte da istituzioni e gruppi sociali potranno essere di forte stimolo per l'attuazione di un progetto che risponda veramente alle esigenze e ai diritti della popolazione.
Come tempi proponiamo indicativamente l'ultima decade di agosto o altra data da definire.
Confidiamo nella vostra disponibiltà.
Per il Comitato, Jenny Azzolini portavoce.
-----fine documento
25.6.12
Intervista del Gazzettino a Zaia. Rassicurazioni ambigue sugli ospedali.
Chi sono gli sciacalli?
Ieri in un'intervista al Gazzettino, il presidente della giunta regionale Luca Zaia ha detto la sua sull'approvazione del nuovo Pssr. Annegata in un mare di precisazioni sui rapporti politici fra Pdl e Lega e fra leghisti di Zaia e leghisti di Tosi, c'è una frase sugli ospedali che vuole essere quanto più rassicurante possibile ma che, a mio giudizio, alla luce dell'esperienza, non lo è per nulla.
Zaia dichiara:
«Se qualcuno si prende la briga di fare demagogia dicendo che chiudiamo gli ospedali, lo definirei un atto di sciacallaggio. Le emergenze/urgenze resteranno vicino a casa per tutti i cittadini; gli ospedali che hanno specialità continueranno ad averle; dopodiché per un trapianto di cuore è chiaro che bisognerà andare al Centro Gallucci a Padova». «L’obiettivo di questo Piano è che i cittadini siano curati da professionalità e che ci siano tecnologie all’avanguardia. Io mi sono operato due ernie inguinali: la prima volta a 14 anni e sono stato una settimana ricoverato, la seconda una decina di anni fa e dalla sala operatoria sono uscito con le mie gambe e sono andato a casa».
Dunque, secondo Zaia, ci dovrebbe rassicurare il fatto che "Le emergenze/urgenze resteranno vicino a casa per tutti i cittadini". Ma questo non è per nulla rassicurante, non significa: "gli ospedali rimarranno ospedali per acuti e con i reparti che hanno". Chi segue questo blog lo sa bene: di rassicurazioni così ambigue sono state riempite le pagine dei quotidiani locali alla vigilia della chiusura del reparto di riabilitazione pneumologica del San Luca. Di impegni e rassicurazioni ne abbiamo sentite molte lo scorso 27 gennaio, in prefettura, senza che poi seguisse una sola vera assunzione alle 17 annunciate.
Per mantenere fede a un'affermazione come quella è sufficiente che Zaia lasci nei piccoli ospedali un pronto soccorso e nessuno potrebbe accusarlo di false comunicazioni sociali.
E che significa "gli ospedali che hanno specialità continueranno ad averle"? Che cosa si deve intendere per specialità? L'area medica multidisciplinare dell'ospedale di Trecenta, per Zaia, è una specialità o un generico reparto di medicina in un piccolo ospedale dell'altopolesine?
A Zaia si dovrebbe dire: "se qualcuno imbroglia i polesani con false rassicurazioni e poi toglie un solo posto letto al 'San Luca' è uno sciacallo".
Ieri in un'intervista al Gazzettino, il presidente della giunta regionale Luca Zaia ha detto la sua sull'approvazione del nuovo Pssr. Annegata in un mare di precisazioni sui rapporti politici fra Pdl e Lega e fra leghisti di Zaia e leghisti di Tosi, c'è una frase sugli ospedali che vuole essere quanto più rassicurante possibile ma che, a mio giudizio, alla luce dell'esperienza, non lo è per nulla.
Zaia dichiara:
«Se qualcuno si prende la briga di fare demagogia dicendo che chiudiamo gli ospedali, lo definirei un atto di sciacallaggio. Le emergenze/urgenze resteranno vicino a casa per tutti i cittadini; gli ospedali che hanno specialità continueranno ad averle; dopodiché per un trapianto di cuore è chiaro che bisognerà andare al Centro Gallucci a Padova». «L’obiettivo di questo Piano è che i cittadini siano curati da professionalità e che ci siano tecnologie all’avanguardia. Io mi sono operato due ernie inguinali: la prima volta a 14 anni e sono stato una settimana ricoverato, la seconda una decina di anni fa e dalla sala operatoria sono uscito con le mie gambe e sono andato a casa».
Dunque, secondo Zaia, ci dovrebbe rassicurare il fatto che "Le emergenze/urgenze resteranno vicino a casa per tutti i cittadini". Ma questo non è per nulla rassicurante, non significa: "gli ospedali rimarranno ospedali per acuti e con i reparti che hanno". Chi segue questo blog lo sa bene: di rassicurazioni così ambigue sono state riempite le pagine dei quotidiani locali alla vigilia della chiusura del reparto di riabilitazione pneumologica del San Luca. Di impegni e rassicurazioni ne abbiamo sentite molte lo scorso 27 gennaio, in prefettura, senza che poi seguisse una sola vera assunzione alle 17 annunciate.
Per mantenere fede a un'affermazione come quella è sufficiente che Zaia lasci nei piccoli ospedali un pronto soccorso e nessuno potrebbe accusarlo di false comunicazioni sociali.
E che significa "gli ospedali che hanno specialità continueranno ad averle"? Che cosa si deve intendere per specialità? L'area medica multidisciplinare dell'ospedale di Trecenta, per Zaia, è una specialità o un generico reparto di medicina in un piccolo ospedale dell'altopolesine?
A Zaia si dovrebbe dire: "se qualcuno imbroglia i polesani con false rassicurazioni e poi toglie un solo posto letto al 'San Luca' è uno sciacallo".
23.6.12
Regioni convocate dal Governo. Il 26 giugno l'incontro
La sanità sarà la prima questione da affrontare. Con riferimento, in particolare, al mancato inserimento all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni - oggi nuovamente disertata dalle Regioni - della proposta di riparto 2012. I presidenti: "Non vogliamo discutere, vogliamo risposte definitive".
Regioni convocate dal Governo. Il 26 giugno l'incontro
La sanità sarà la prima questione da affrontare. Con riferimento, in particolare, al mancato inserimento all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni - oggi nuovamente disertata dalle Regioni - della proposta di riparto 2012. I presidenti: "Non vogliamo discutere, vogliamo risposte definitive".
Leggi tutto l'articolo su quotidianosanità.it
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21.6.12
Nessuno tocchi il San Luca
Nel precedente post ponevo alcune domande:
Una prima risposta, almeno alle prime due, arriva indirettamente dal capogruppo della Lega in consiglio regionale, Federico Caner, in sede di dichiarazione di voto sul piano socio sanitario (Pssr), approvato ieri.
Caner, tra le altre cose, ha dichiarato: "Questo piano non chiude nessun ospedale - ha chiarito Caner - ne riconverte alcuni in strutture territoriali".
Per leggere il comunicato stampa che riassume tutte le dichiarazioni di voto sul Pssr vai al sito del consiglio regionale.
Dunque c'è l'intenzione di far diventare qualche ospedale una sorta di casa di riposo ad alta densità assistenziale?
Stiamo in guardia, anche se lunedì sera il consigliere regionale Mainardi, a Trecenta, ha detto che "in provincia di Rovigo rimangono tre ospedali per acuti", sappiamo bene che non sempre alle dichiarazioni pubbliche corrispondono i fatti. Quanto è accaduto dopo il 27 gennaio (riunione in prefettura) ci ha 'vaccinato'.
Rimaniamo 'connessi'. Sto cercando di acquisire altre informazioni al riguardo.
- Cosa sono i posti letto territoriali?
- Quali sono le strutture territoriali?
- Che ruolo avrà l'Assistenza domiciliare?
Una prima risposta, almeno alle prime due, arriva indirettamente dal capogruppo della Lega in consiglio regionale, Federico Caner, in sede di dichiarazione di voto sul piano socio sanitario (Pssr), approvato ieri.
Caner, tra le altre cose, ha dichiarato: "Questo piano non chiude nessun ospedale - ha chiarito Caner - ne riconverte alcuni in strutture territoriali".
Per leggere il comunicato stampa che riassume tutte le dichiarazioni di voto sul Pssr vai al sito del consiglio regionale.
Dunque c'è l'intenzione di far diventare qualche ospedale una sorta di casa di riposo ad alta densità assistenziale?
Stiamo in guardia, anche se lunedì sera il consigliere regionale Mainardi, a Trecenta, ha detto che "in provincia di Rovigo rimangono tre ospedali per acuti", sappiamo bene che non sempre alle dichiarazioni pubbliche corrispondono i fatti. Quanto è accaduto dopo il 27 gennaio (riunione in prefettura) ci ha 'vaccinato'.
Rimaniamo 'connessi'. Sto cercando di acquisire altre informazioni al riguardo.
19.6.12
Ieri sera a Trecenta il Pdl ha illustrato il Piano socio sanitario regionale. Molte domande in attesa di risposta
Cosa sono i posti letto territoriali?
Quali sono le strutture territoriali?
Che ruolo avrà l'Assistenza domiciliare?
La concomitanza con la partita di calcio dell'Italia e una scarsa pubblicizzazione dell'evento hanno portato ieri sera un pubblico non molto numeroso al teatro di Trecenta per la presentazione del nuovo piano socio sanitario regionale.
L'iniziativa del Pdl regionale ha avuto l'adesione dell'amministrazione comunale ma sul sito web istituzionale non compare nessuna notizia in proposito.
Presenti, oltre al sindaco Laruccia, il consigliere regionale Mainardi ("in provincia di Rovigo rimangono tre ospedali per acuti"), l'assessore Coppola ("l'emendamento all'art. 3 del pssr riconosce la specificità del polesine ... rimarranno le due Ulss") e, soprattutto, Leonardo Padrin, presidente della V commissione consiliare, che aveva il compito di illustrare il piano.
Che cosa ha detto Padrin:
Quali sono le strutture territoriali?
Che ruolo avrà l'Assistenza domiciliare?
La concomitanza con la partita di calcio dell'Italia e una scarsa pubblicizzazione dell'evento hanno portato ieri sera un pubblico non molto numeroso al teatro di Trecenta per la presentazione del nuovo piano socio sanitario regionale.
L'iniziativa del Pdl regionale ha avuto l'adesione dell'amministrazione comunale ma sul sito web istituzionale non compare nessuna notizia in proposito.
Presenti, oltre al sindaco Laruccia, il consigliere regionale Mainardi ("in provincia di Rovigo rimangono tre ospedali per acuti"), l'assessore Coppola ("l'emendamento all'art. 3 del pssr riconosce la specificità del polesine ... rimarranno le due Ulss") e, soprattutto, Leonardo Padrin, presidente della V commissione consiliare, che aveva il compito di illustrare il piano.
Che cosa ha detto Padrin:
- ha parlato di una rete di servizi territoriali che affiancherà gli ospedali. Il criterio sarà: "tutto ciò che non è a elevata complessità può essere fatto fuori dall'ospedale".
- ha parlato di strutture territoriali.
- ha parlato di garanzie perché le schede ospedaliere e le schede territoriali (ospedali e strutture territoriali) saranno presentate contemporaneamente.
- ha spiegato che mentre il costo di una degenza giornaliera in ospedale costa dai 450 ai 550 euro, in un servizio territoriale il costo si abbassa a 80 - 180 euro.
- ha detto che il patto per la salute prevede 4 posti letto per ogni mille abitanti e che col nuovo pssr si arriverà addirittura a 5, conteggiando però, oltre ai posti letto ospedalieri anche quelli delle strutture territoriali.
- che l'approvazione del piano è prevista per domani, mercoledì 20 giugno e che nei successivi 90 giorni saranno approvate le schede ospedaliere e quelle territoriali.
- ha parlato di una diversa organizzazione dei dirigenti delle Ulss, con nuovi metodi di nomina e diversa durata del mandato, e di una serie di riorganizzazioni nell'informatica, nella logistica, nel provveditorato ecc. La conferenza dei sindaci di ciascuna Ulss verificherà annualmente l'operato dei primari ospedalieri. Per una spiegazione più dettagliata su questo, rimando a un recentissimo comunicato stampa dell'amministrazione regionale.
- Ogni provincia avrà un ospedale col ruolo di Hub, ma il bacino di utenza dovrebbe essere tarato su un milione di abitanti; poi ci saranno gli ospedali Spoke, come Trecenta e Adria.
- ha detto poi, rispondendo a un intervento del pubblico, che tornerà a Trecenta quando saranno predisposte le schede ospedaliere e le schede territoriali.
Progetto di legge regionale per l'approvazione del Pssr 2012-2014
La pagina web per seguire l'iter dei lavori è la seguente:
http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?n=37&p=37&c=2&t=0&e=151&key=1512168
E' possibile scaricare il testo come originariamente presentato e il testo votato dalla V commissione.
Presumo che dopo l'approvazione del piano sarà possibile trovare il testo definitivo sulla stessa pagina web.
17.6.12
Pssr, presentati 187 emendamenti
fonte: http://www.rovigooggi.it/articolo/2012-06-12/emendamenti-a-valanga-contro-il-declassamento/
12 giugno 2012
Sono 187 gli emendamenti presentati dall'opposizione al piano socio sanitario regionale 2012-2016. La discussione in consiglio inizia mercoledì 13 giugno per arrivare al voto venerdì 15. Il Polesine rischia il declassamento delle proprie strutture ospedaliere. Per questo il comitato dei cittadini in difesa del San Luca di Trecenta si è mobilitato con una serie di proposte sui servizi da conservare nella struttura altopolesana.
Leggi tutto l'articolo su RovigoOggi.
12 giugno 2012
Sono 187 gli emendamenti presentati dall'opposizione al piano socio sanitario regionale 2012-2016. La discussione in consiglio inizia mercoledì 13 giugno per arrivare al voto venerdì 15. Il Polesine rischia il declassamento delle proprie strutture ospedaliere. Per questo il comitato dei cittadini in difesa del San Luca di Trecenta si è mobilitato con una serie di proposte sui servizi da conservare nella struttura altopolesana.
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Conosci l'ospedale San Luca? Le risposte al questionario
Nel post "Conosci l'ospedale San Luca? Un breve questionario" il Comitato dei cittadini ha proposto un questionario sull'ospedale.
Ora pubblico le risposte, elaborate da esperti, ai singoli quesiti. Personalmente sono rimasto in qualche caso sorpreso, segno che probabilmente abbiamo tutti bisogno di conoscere meglio il nostro ospedale, anche per poterlo difendere meglio.
Ma passiamo subito al questionario.
- il San luca è un ospedale per acuti?
Si perché è dotato di: un Pronto Soccorso; un reparto medico (2.300 ricoveri/anno), un reparto chirurgico (1.200 – 1.300 interventi chirurgici/anno), una radiologia (anche con teleradiologia cioè l'esecuzione dell'esame radiologico in loco e la sua refertazione a distanza da parte del radiologo di guardia a Rovigo), un laboratorio analisi (anche con POCT = point of care testing = possibilità di eseguire esami di laboratorio al di fuori del laboratorio analisi, a Trecenta gli strumenti sono allocati in Pronto Soccorso); emoteca, tutti attivi 24 ore su 24.
- a vostro giudizio quali servizi dovrebbe avere un ospedale per acuti?
1 pronto soccorso attivo 24 h su 24
2 chirurgia per interventi urgenti attiva 24 h su 24
3 medicina per acuti
4 laboratorio analisi, radiologia, emoteca attivi 24 h su 24
Nella nostra ulss tutta la traumatologia afferisce all'ospedale di Rovigo dotato di un servizio di diagnostica di maggior livello (neuroradiologia, RMN) e di specialistiche (neurochirurgia, neurologia, maxillofacciale, urologia).
La riorganizzazione che il direttore generale intendeva attuare, prevedeva la week surgery e cioè una chirurgia attiva 24 h su 24 solo dal lunedì al giovedì, ma dal venerdì alla domenica gli interventi urgenti dovevano essere effettuati a Rovigo (o in qualsiasi altro ospedale si fosse reso disponibile, nel caso in cui non ci fossero stati posti letto disponibili a Rovigo). Questo ovviamente modificava le caratteristiche del San Luca come ospedale per acuti.
- secondo voi al San Luca ci sono delle eccellenze o comunque dei servizi di ottimo livello? Se si quali?
Si, per quanto riguarda le specialistiche la chirurgia toracica (a prevalente indirizzo oncologico) e il centro PMA ( procreazione assistita).
Anche l'area medica organizzata secondo un concetto di multididisciplinarietà, offre un servizio diagnostico - assistenziale ad ampio spettro ai pazienti che afferiscono al presidio ospedaliero del San Luca; per esempio la presenza di 2 pneumologi e la costante collaborazione con i medici della terapia intensiva, ha fatto si che la chiusura del reparto di riabilitazione pneumologica non si è tradotta in un abbandono assistenziale dei pazienti affetti da patologie respiratorie.
-e ci sono delle criticità o comunque servizi che non funzionano? Se si quali?
A mio giudizio la MFR (medicina fisica riabilitativa). L'80% delle prestazioni fisioterapiche della nostra Ulss sono erogate dai privati! (ma molte di queste sono improprie ed autoindotte dai privati stessi).
-secondo voi quanti bambini nascono al San Luca ogni anno?
350. Tra i 300 e i 400 / anno, con natalità in calo. Secondo le disposizioni del ministero della salute i punti nascita con meno di 1.000 parti andrebbero chiusi e accorpati.
-secondo voi per ogni bambino quanti ultra 65enni ci sono nell'altopolesine?
5. Precisamente, per ogni bambino ci sono in alto Polesine 4,6 ultra 65enni. È un area ad alto indice di vecchiaia. Da 10 anni circa il saldo demografico della provincia di Rovigo è in negativo di circa 1.000 unità/anno, cioè ogni anno i nati sono 1.000 in meno rispetto ai deceduti.
L'alto indice di vecchiaia, la bassa natalità e le carenze in ambito riabilitativo, inducono a ritenere che gli sforzi riorganizzativi per il San Luca dovrebbero essere indirizzati verso le patologie e la riabilitazione delle disabilità degli anziani.
-secondo voi quanti medici ci sono di notte al San Luca ?
5. 1 medico di PS, 1 Chirurgo, 1 Internista, 1 Rianimatore, 1 Ginecologo.
Ora pubblico le risposte, elaborate da esperti, ai singoli quesiti. Personalmente sono rimasto in qualche caso sorpreso, segno che probabilmente abbiamo tutti bisogno di conoscere meglio il nostro ospedale, anche per poterlo difendere meglio.
Ma passiamo subito al questionario.
- il San luca è un ospedale per acuti?
Si perché è dotato di: un Pronto Soccorso; un reparto medico (2.300 ricoveri/anno), un reparto chirurgico (1.200 – 1.300 interventi chirurgici/anno), una radiologia (anche con teleradiologia cioè l'esecuzione dell'esame radiologico in loco e la sua refertazione a distanza da parte del radiologo di guardia a Rovigo), un laboratorio analisi (anche con POCT = point of care testing = possibilità di eseguire esami di laboratorio al di fuori del laboratorio analisi, a Trecenta gli strumenti sono allocati in Pronto Soccorso); emoteca, tutti attivi 24 ore su 24.
- a vostro giudizio quali servizi dovrebbe avere un ospedale per acuti?
1 pronto soccorso attivo 24 h su 24
2 chirurgia per interventi urgenti attiva 24 h su 24
3 medicina per acuti
4 laboratorio analisi, radiologia, emoteca attivi 24 h su 24
Nella nostra ulss tutta la traumatologia afferisce all'ospedale di Rovigo dotato di un servizio di diagnostica di maggior livello (neuroradiologia, RMN) e di specialistiche (neurochirurgia, neurologia, maxillofacciale, urologia).
La riorganizzazione che il direttore generale intendeva attuare, prevedeva la week surgery e cioè una chirurgia attiva 24 h su 24 solo dal lunedì al giovedì, ma dal venerdì alla domenica gli interventi urgenti dovevano essere effettuati a Rovigo (o in qualsiasi altro ospedale si fosse reso disponibile, nel caso in cui non ci fossero stati posti letto disponibili a Rovigo). Questo ovviamente modificava le caratteristiche del San Luca come ospedale per acuti.
- secondo voi al San Luca ci sono delle eccellenze o comunque dei servizi di ottimo livello? Se si quali?
Si, per quanto riguarda le specialistiche la chirurgia toracica (a prevalente indirizzo oncologico) e il centro PMA ( procreazione assistita).
Anche l'area medica organizzata secondo un concetto di multididisciplinarietà, offre un servizio diagnostico - assistenziale ad ampio spettro ai pazienti che afferiscono al presidio ospedaliero del San Luca; per esempio la presenza di 2 pneumologi e la costante collaborazione con i medici della terapia intensiva, ha fatto si che la chiusura del reparto di riabilitazione pneumologica non si è tradotta in un abbandono assistenziale dei pazienti affetti da patologie respiratorie.
-e ci sono delle criticità o comunque servizi che non funzionano? Se si quali?
A mio giudizio la MFR (medicina fisica riabilitativa). L'80% delle prestazioni fisioterapiche della nostra Ulss sono erogate dai privati! (ma molte di queste sono improprie ed autoindotte dai privati stessi).
-secondo voi quanti bambini nascono al San Luca ogni anno?
350. Tra i 300 e i 400 / anno, con natalità in calo. Secondo le disposizioni del ministero della salute i punti nascita con meno di 1.000 parti andrebbero chiusi e accorpati.
-secondo voi per ogni bambino quanti ultra 65enni ci sono nell'altopolesine?
5. Precisamente, per ogni bambino ci sono in alto Polesine 4,6 ultra 65enni. È un area ad alto indice di vecchiaia. Da 10 anni circa il saldo demografico della provincia di Rovigo è in negativo di circa 1.000 unità/anno, cioè ogni anno i nati sono 1.000 in meno rispetto ai deceduti.
L'alto indice di vecchiaia, la bassa natalità e le carenze in ambito riabilitativo, inducono a ritenere che gli sforzi riorganizzativi per il San Luca dovrebbero essere indirizzati verso le patologie e la riabilitazione delle disabilità degli anziani.
-secondo voi quanti medici ci sono di notte al San Luca ?
5. 1 medico di PS, 1 Chirurgo, 1 Internista, 1 Rianimatore, 1 Ginecologo.
16.6.12
Piano socio sanitario regionale, riconosciuta la specificità del territorio polesano
Il comitato per il San Luca scrive ai consiglieri regionali polesani. Preoccupazione per le schede ospedaliere.
Le proposte del comitato per l'ospedale di Trecenta
In questi giorni si sta discutendo a Venezia il nuovo Piano socio sanitario regionale, un documento fondamentale per la qualità dei servizi che saranno erogati alla popolazione nei prossimi anni.
Durante la discussione è stato approvato un emendamento all'art. 1, comma 3, con cui si riconosce la specificità del territorio polesano.
Il Comitato Altopolesano per la difesa del San Luca ha inviato una mail ai consiglieri regionali eletti in polesine e a altre figure istituzionali esprimendo soddisfazione per questo risultato. "Ora - si legge nella mail - attendiamo con ansia (giustificata dalle esperienze passate) le scelte applicative che verranno apportate nelle schede ospedaliere che segneranno il destino della sanità in Polesine e del San Luca in particolare."
Con l'occasione Jenny Azzolini, portavoce del comitato, ha inviato un documento che raccoglie le proposte elaborate per il 'San Luca'.
Scarica il documento.
In proposito di veda anche l'articolo che su questo tema ha pubblicato RovigoOggi.
Le proposte del comitato per l'ospedale di Trecenta
In questi giorni si sta discutendo a Venezia il nuovo Piano socio sanitario regionale, un documento fondamentale per la qualità dei servizi che saranno erogati alla popolazione nei prossimi anni.
Durante la discussione è stato approvato un emendamento all'art. 1, comma 3, con cui si riconosce la specificità del territorio polesano.
Il Comitato Altopolesano per la difesa del San Luca ha inviato una mail ai consiglieri regionali eletti in polesine e a altre figure istituzionali esprimendo soddisfazione per questo risultato. "Ora - si legge nella mail - attendiamo con ansia (giustificata dalle esperienze passate) le scelte applicative che verranno apportate nelle schede ospedaliere che segneranno il destino della sanità in Polesine e del San Luca in particolare."
Con l'occasione Jenny Azzolini, portavoce del comitato, ha inviato un documento che raccoglie le proposte elaborate per il 'San Luca'.
Scarica il documento.
In proposito di veda anche l'articolo che su questo tema ha pubblicato RovigoOggi.
15.6.12
Il nuovo piano socio sanitario 2012 – 2016. Cosa cambia nella sanità veneta. Se ne parla a Trecenta
COMUNE
DI TRECENTA
Il
nuovo piano socio sanitario 2012 – 2016
LUNEDI' 18 GIUGNO 2012
ORE 21.30 - TRECENTA
Teatro "F. Martini" - Piazza Garibaldi
ORE 21.30 - TRECENTA
Teatro "F. Martini" - Piazza Garibaldi
Introducono:
Mauro Mainardi - Consigliere Regionale e Componente Commissione Sanità
Marialuisa Coppola - Assessore Regionale all'Economia e Sviluppo
Relazionano:
Leonardo Padrin - Presidente Commissione Sanità Consiglio Regionale
Domenico Mantoan- Segretario Regionale per la Sanità
Modera:
Carlo Cavriani - Il Resto del Carlino
Modera:
Carlo Cavriani - Il Resto del Carlino
LA CITTADINANZA E' INVITATA
IL SINDACO
13.6.12
Piano Socio Sanitario Regionale, la maggioranza diserta la discussione
Presenze della maggioranza durante la discussione del nuovo piano socio sanitario del Veneto.
Foto di Claudio Sinigaglia, consigliere regionale Pd. 5 ore fa su Facebook.
Foto di Claudio Sinigaglia, consigliere regionale Pd. 5 ore fa su Facebook.
11.6.12
Conosci l'ospedale San Luca? Un breve questionario
Un breve questionario per valutare la propria conoscenza dell'ospedale di Trecenta.
Il Comitato dei cittadini per il San Luca ha predisposto un breve questionario (una paginetta) che ha una duplice utilità: misurare il proprio grado di conoscenza dell'ospedale dell'altopolesine e acquisire, attraverso le risposte che saranno pubblicate fra sette giorni, una serie di informazioni particolarmente interessanti, a volte sorprendenti.
Inoltre, chi vuole contribuire più concretamente può scaricare la versione compilabile (formato Ms Word) e restituirlo al mio indirizzo di posta elettronica tosarello@gmail.com . In questo caso potrai far avere al comitato le tue segnalazioni sulle criticità manifestate dall'ospedale o sui servizi che non funzionano bene. Sarà mia cura far avere i questionari pervenuti alla portavoce del comitato Jenny Azzolini.
Ricapitolando:
Scarica la versione in pdf per l'autovalutazione; potrai stamparlo e compilarlo con calma per confrontarlo con le risposte che renderò disponibili fra sette giorni.
Scarica la versione in formato doc (Word) per compilarlo e poi farlo avere al comitato.
Buon lavoro :-)
Il Comitato dei cittadini per il San Luca ha predisposto un breve questionario (una paginetta) che ha una duplice utilità: misurare il proprio grado di conoscenza dell'ospedale dell'altopolesine e acquisire, attraverso le risposte che saranno pubblicate fra sette giorni, una serie di informazioni particolarmente interessanti, a volte sorprendenti.
Inoltre, chi vuole contribuire più concretamente può scaricare la versione compilabile (formato Ms Word) e restituirlo al mio indirizzo di posta elettronica tosarello@gmail.com . In questo caso potrai far avere al comitato le tue segnalazioni sulle criticità manifestate dall'ospedale o sui servizi che non funzionano bene. Sarà mia cura far avere i questionari pervenuti alla portavoce del comitato Jenny Azzolini.
Ricapitolando:
Scarica la versione in pdf per l'autovalutazione; potrai stamparlo e compilarlo con calma per confrontarlo con le risposte che renderò disponibili fra sette giorni.
Scarica la versione in formato doc (Word) per compilarlo e poi farlo avere al comitato.
Buon lavoro :-)
9.6.12
Preoccupazione per il depotenziamento dell'ospedale del capoluogo
fonte: http://www.rovigooggi.it/articolo/2012-06-07/recuperati-due-milioni-dal-passivo/
SANITA' ROVIGO L'Ulss 18 chiude il bilancio consuntivo 2011 con un disavanzo di 36 milioni di euro. Preoccupazione per il depotenziamento dell'ospedale del capoluogo
Recuperati due milioni dal passivo
L'ospedale di Rovigo rischia di diventare una costola dell'ospedale di Padova e il declassamento preoccupa i polesani. L'assessore provnciale alla Sanità Guglielmo Brusco con il bilancio dell'Ulss 18 alla mano punta il dito contro i finanziamenti alle strutture private che farebbero risparmiare, a suo dire, 14 milioni di euro l'anno. Per il consigliere regionale della Lega Nord Cristiano Corazzari l'ospedale di Rovigo dovrebbe, al contrario, diventare il centro di riferimento della rete ospedaliera del basso Veneto.
Leggi tutto l'articolo su RovigoOggi.it8.6.12
Il futuro della sanità in provincia di Rovigo
fonte: http://www.rovigo24ore.it/news/rovigo/0015794-futuro-della-sanit-rovigo
Rovigo - In una nota stampa del PD le considerazione del consigliere regionale Azzalin sul futuro della sanità nel rovigino.
“L’ospedale di Rovigo non deve diventare una costola del polo padovano, ma deve essere fulcro della rete polesana, che continuerà ad articolarsi sulle strutture di Trecenta, Adria, Porto Viro e Santa Maria Maddalena e sulle nascenti strutture intermedie, che dovranno essere pubbliche e sulle quali terremo alta la guardia. Spero, quindi, che le parole del presidente della commissione Sanità Leonardo Padrin siano state fraintese e che davvero non intendesse parlare di un simile ridimensionamento della sanità della provincia di Rovigo”.
Rovigo - In una nota stampa del PD le considerazione del consigliere regionale Azzalin sul futuro della sanità nel rovigino.
“L’ospedale di Rovigo non deve diventare una costola del polo padovano, ma deve essere fulcro della rete polesana, che continuerà ad articolarsi sulle strutture di Trecenta, Adria, Porto Viro e Santa Maria Maddalena e sulle nascenti strutture intermedie, che dovranno essere pubbliche e sulle quali terremo alta la guardia. Spero, quindi, che le parole del presidente della commissione Sanità Leonardo Padrin siano state fraintese e che davvero non intendesse parlare di un simile ridimensionamento della sanità della provincia di Rovigo”.
Il consigliere regionale Graziano Azzalin interviene all’indomani dell’assemblea dei lavoratori dell’Ulss 18 nel corso del quale l’esponente del Pdl ha affermato che il futuro del nosocomio rodigino sarà di essere “struttura di appoggio a Padova”.
Nuovo piano socio sanitario veneto, il consiglio regionale ne discute martedì 12 giugno
fonte: http://rovigooggi.it/articolo/2012-06-06/comunque-vada-mancano-i-numeri/
SANITA'
Nuovo piano socio sanitario veneto, il consiglio regionale ne discute martedì 12 giugno. Il consigliere Pd Graziano Azzalin contrario al declassamento dell'ospedale di Rovigo a struttura di appoggio a Padova
Comunque vada mancano i numeri
La nuova rete ospedaliera regionale sarà uno dei temi che il consiglio regionale veneto affronterà da martedì 12 giugno in aula. All'ordine del giorno della seduta c'è infatti la discussione sul nuovo piano socio sanitario regionale 2012-2016, approvato dalla giunta un anno fa e licenziato dalla V commissione sanità lo scorso 5 aprile(leggi articolo). L'ospedale di Rovigo rischia di diventare una struttura di appoggio a Padova.
Leggi tutto l'articolo su RovigoOggi.it.
SANITA'
Nuovo piano socio sanitario veneto, il consiglio regionale ne discute martedì 12 giugno. Il consigliere Pd Graziano Azzalin contrario al declassamento dell'ospedale di Rovigo a struttura di appoggio a Padova
Comunque vada mancano i numeri
La nuova rete ospedaliera regionale sarà uno dei temi che il consiglio regionale veneto affronterà da martedì 12 giugno in aula. All'ordine del giorno della seduta c'è infatti la discussione sul nuovo piano socio sanitario regionale 2012-2016, approvato dalla giunta un anno fa e licenziato dalla V commissione sanità lo scorso 5 aprile(leggi articolo). L'ospedale di Rovigo rischia di diventare una struttura di appoggio a Padova.
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6.6.12
Corte dei Conti: “Spesa sanitaria 2011 ancora in calo. Incidenza sul Pil scende al 7,1%”
fonte: http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=9267
Lo rileva il rapporto 2012 sulla finanza pubblica: “Quella sperimentata in questi anni dal settore sanitario è l’esperienza più avanzata e più completa di quello che dovrebbe essere un processo di revisione della spesa (spending review)”. Ma la qualità peggiora nelle Regioni in deficit. Il testo del rapporto.
1. Anche nel 2011 la gestione della spesa sanitaria presenta risultati migliori delle attese. A consuntivo le uscite complessive hanno raggiunto i 112 miliardi, inferiori di oltre 2,9 miliardi al dato previsto per l’anno e riconfermato, da ultimo, lo scorso dicembre, nel quadro di preconsuntivo contenuto nella Relazione al Parlamento. Per la prima volta da anni in flessione (-0,6 per cento), la spesa riduce la sua incidenza in termini di Pil, che passa dal 7,3 per cento del 2010 al 7,1.
Nell’anno si riducono di un ulteriore 28 per cento le perdite prodotte dal sistema (e che devono essere in ogni caso coperte dalle amministrazioni regionali). Un risultato frutto, soprattutto, della riduzione dei costi registrata in alcune regioni in piano di rientro.
...non mancano tuttavia segnali preoccupanti sul fronte della qualità dell’assistenza...
Vai alla pagina dedicata sul sito della Corte dei Conti.
Lo rileva il rapporto 2012 sulla finanza pubblica: “Quella sperimentata in questi anni dal settore sanitario è l’esperienza più avanzata e più completa di quello che dovrebbe essere un processo di revisione della spesa (spending review)”. Ma la qualità peggiora nelle Regioni in deficit. Il testo del rapporto.
1. Anche nel 2011 la gestione della spesa sanitaria presenta risultati migliori delle attese. A consuntivo le uscite complessive hanno raggiunto i 112 miliardi, inferiori di oltre 2,9 miliardi al dato previsto per l’anno e riconfermato, da ultimo, lo scorso dicembre, nel quadro di preconsuntivo contenuto nella Relazione al Parlamento. Per la prima volta da anni in flessione (-0,6 per cento), la spesa riduce la sua incidenza in termini di Pil, che passa dal 7,3 per cento del 2010 al 7,1.
Nell’anno si riducono di un ulteriore 28 per cento le perdite prodotte dal sistema (e che devono essere in ogni caso coperte dalle amministrazioni regionali). Un risultato frutto, soprattutto, della riduzione dei costi registrata in alcune regioni in piano di rientro.
...non mancano tuttavia segnali preoccupanti sul fronte della qualità dell’assistenza...
Vai alla pagina dedicata sul sito della Corte dei Conti.
5.6.12
Martedì 26 giugno, a Ficarolo, tavola rotonda sul "San Luca"
Comune di Ficarolo - Comitato Altopolesano per il " San Luca" gruppo di Ficarolo
Martedì 26 giugno alle ore 21,00
Presso la sala AUSER Via Garibaldi a Ficarolo
Tavola rotonda dal tema:
Moderatore Maurizio Romanato giornalista del Gazzettino
Introduzione lavori Mario Gallani del Comitato Altopolesano per il San Luca, gruppo di Ficarolo
Relatore Dott. Emilio Ramazzina, Direttore Dipartimento della Continuità Assistenziale e membro del tavolo tecnico per il San Luca
Relatore Sindaco di Trecenta Antonio Laruccia e membro del tavolo tecnico per il San Luca
Relatore Sindaco di Ficarolo Fabiano Pigaiani
Segue dibattito
La cittadinanza è invitata a partecipare
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