C’era chi giurava sulla nomina di un nuovo direttore generale per l’Ulss 18, e chi, più modestamente, ci sperava. In particolare quanti, nel distretto n. 2, hanno seguito preoccupati l’opera di spoliazione di servizi che il direttore generale ha operato in questi anni a danno dell’ospedale “San Luca” di Trecenta.
In più occasioni la conferenza dei sindaci ha dovuto evidenziare la perdita di attrazione dell’ospedale altopolesano causata dalle decisioni della direzione dell’Ulss. Numerosissime le critiche dell’assessore provinciale alla sanità Guglielmo Brusco. Diverse le petizioni a sostegno della funzionalità dell’ospedale con migliaia di firme raccolte e presentate in regione.
Ma tutto ciò non è stato sufficiente a convincere il presidente della giunta regionale, al quale compete la nomina dei direttori generali, a una nuova nomina per l’Ulss 18. C’è chi ne è rimasto deluso o contrariato.
Ma la conferma di Adriano Marcolongo ha un vantaggio. Sappiamo già cosa pensa il direttore generale dell’Ulss a proposito dell’ospedale di Trecenta. Alcuni ci hanno messo tre o quattro anni per prendere atto della realtà. La sua conferma almeno toglie di mezzo ogni dubbio: sappiamo tutti benissimo con chi abbiamo a che fare. Niente illusioni, nessuna apertura di credito, come fu per l’inizio del suo mandato. Il credito non c’è più e anzi il conto è abbondatemente in rosso.
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