19.11.07

ADI, mancano le ‘perette’

Parlarne è un po’ imbarazzante. La cosa potrebbe far sorridere chi ha la fortuna di non dover affrontare questi problemi.
Per due settimane di seguito ho trovato l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) priva delle cosiddette ‘perette’ per i pazienti che, a causa delle patologie di cui sono affetti, devono essere sottoposti a clistere. In particolare, a causa della mancanza di mobilizzazione, sono le persone costrette a letto le più soggette a questo tipo di trattamento.
Gli operatori mi dicono che richiedono da quattro settimane, senza esito, il rinnovo della fornitura.

Spesso, quando si sollevano critiche alla gestione dell’Ulss, si suscita persino qualche fastidio. In questi termini si è espresso il Sindaco di Rovigo il giorno della posa della prima pietra della nuova struttura dell’ospedale di Rovigo (si veda il Resto del Carlino del 17 novembre 2007).
Da parte dei massimi dirigenti dell’Ulss, invece, il ritornello, di fronte alle critiche, è il solito “noi siamo tecnici”, “noi abbiamo le competenze per …” oppure “voi non sapete …”. Già, è vero: non siamo tecnici, perché non abbiamo un diploma di ‘paziente’ o di ‘familiare di paziente’; non siamo competenti e non possiamo sapere, perché ci troviamo soltanto a subire e non a gestire i problemi di salute. Ma non mi pare che per garantire la regolarità di forniture di ordinaria amministrazione ci sia bisogno di un master alla Bocconi!

E allora, sperando di non infastidere ulteriormente il sindaco di Rovigo e parafrasando la pubblicità di un noto lassativo, si potrebbe dire: “Ai bravi amministratori della sanità, la dolce Euchessina”.
E per gli altri?
Che i penta” :-)



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