23.11.06

Il Comitato dei Cittadini e delle Associazioni per la difesa del "San Luca" informa la Regione

Pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato dei Cittadini e delle Associazioni per la difesa dell’ospedale San Luca, emesso dopo l'audizione in V commissione regionale per la sanità dello scorso 13 novembre.

Continua l’impegno del Comitato dei Cittadini e delle Associazioni insieme al Tavolo di lavoro per la difesa del San Luca.
Lunedì 13 novembre u.s. i Rappresentanti del Comitato Lincetto, Furini, Bianchini e Azzolini assieme ad alcuni componenti del Tavolo di Lavoro (Meneghin, Sindaco di Badia Pol., Savioli, Sindaco di Castelmassa e Tosini Presidente della Conferenza dei Sindaci) hanno portato all’attenzione della V Commissione regionale Sanità le note problematiche che affliggono, ormai da troppo tempo, l’ospedale di Trecenta.
Insoddisfatti dei precedenti incontri avuti con l’Assessore regionale Flavio Tosi, che purtroppo fino ad oggi ha avvallato l’operato del Direttore Generale dell’Azienda AULSS 18, e constatata l’inerzia di diverse forze politiche polesane, hanno ritenuto necessario ribadire nuovamente ai Componenti la V Commissione regionale sulla Sanità quanto già precedentemente da noi formalizzato e presentato alla Regione nel maggio 2005.
Tra gli argomenti affrontati si è sottolineata la necessità assoluta che l’ospedale San Luca torni ad essere, e rimanga, un ospedale per acuti e non solo una struttura per attività programmate e/o specialistiche.
Altresì hanno riconfermato la necessità che il San Luca riguadagni una propria autonomia e venga superato definitivamente il concetto deleterio di ”un unico ospedale su due sedi”.
I Componenti la V Commissione sulla Sanità hanno dimostrato interesse alle problematiche esposte compresa l’emergenza relativa al reparto di pneumologia (che va ad aggiungersi alle altre carenze purtroppo ben note a noi tutti cittadini polesani) e i difficoltosi rapporti esistenti fra la Dirigenza dell’AULSS 18 sia con il personale dipendente che con le amministrazioni locali.
Ora la Regione certamente non potrà più dire di non sapere!
Le nostre preoccupazioni sono state ancora una volta chiaramente esposte. Ora non ci rimane che sperare si riesca ad invertire la disastrosa politica amministrativa di questo Direttore Generale che ha portato il San Luca ai suoi minimi storici.
A questo punto dalla Regione Veneto ci aspettiamo una risposta seria e credibile alle problematiche esistenti. Riscontro lo si avrà già con la visione delle nuove schede sulla riorganizzazione sanitaria nel Veneto.

Trecenta 17/11/2006
Il Comitato dei Cittadini e
delle Associazioni per la
difesa dell’ospedale San Luca


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