24.7.23

Indagine CoVeSaP, tre cittadini su quattro costretti a rivolgersi al privato e ancora tre su quattro finiscono in lista di attesa.

Un momento della manifestazione dello scorso 15 aprile a Vicenza in difesa della sanità pubblica.


Il Coordinamento Veneto Sanità Pubblica (CoVeSaP) a partire dalla manifestazione di Vicenza dello scorso 15 aprile ha proposto ai cittadini del Veneto un questionario sull'accesso ai servizi sanitari.

Il primo scoglio da superare è, in molti casi, l'accesso al Medico di Medicina Generale (MMG), il medico di famiglia: una parte consistente dei rispondenti deve attendere anche più di una settimana, una buona parte oltre il mese. Inaccettabile.

Poi c'è da prenotare la prestazione, e qui sono dolori. Ma il peggio viene dopo, quando tre quarti delle persone affermano di essere stati messe in lista di attesa. E quanto hanno aspettato? Le risposte sono sorprendenti: solo il 25% di loro ha avuto una risposta nei tempi indicati dal MMG, la maggioranza ha aspettato da 4 settimane a oltre 3 mesi in più, e una percentuale molto consistente ha rinunciato perché stava passando troppo tempo. Questi ritardi nella diagnosi si traducono spesso, purtroppo, in un aggravamento della prognosi, con prolungamento delle cure, maggiori disagi per la persona e maggiori costi per la spesa pubblica.

Superati questi scogli soltanto il 35% ottiene la prestazione presso le strutture pubbliche, il resto o in sistema misto o esclusivamente in strutture convenzionate. È il frutto della scelta della Regione di abbattere le liste d’attesa puntando sull’acquisto di ingenti quantità di prestazioni dal privato.


Per maggiori dettagli scarica:

Rassegna stampa:

CoVeSaP, questionario su ULSS venete: lunghe attese e insoddisfazione

Sanità veneta, sondaggio dei Comitati: 3 utenti su 4 costretti a rivolgersi al privato per le prestazioni


Come funziona in Veneto l’accesso ai servizi sanitari?


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