di Filippo Palumbo e Mariella La Falce
Si sente la mancanza di una visione complessiva e sistemica che tenga conto del fatto che l’impatto della pandemia sul SSN ha sconquassato tutta la filiera di servizi, attività e interventi, bloccando l’accesso ai servizi sanitari dei pazienti portatori di cronicità, di fragilità, di precario controllo dei fattori che possono in pochi giorni far emergere scompensi acuti o aprire la strada a rapidi peggioramenti del residuo stato di salute.
28 GIU - Già si è avuto modo di richiamare l’importanza che questa fase programmatoria post emergenziale (post?), per l’ampiezza dei temi da affrontare e per la cospicuità delle risorse mobilitate - sia condotta con celerità e completezza (“fare presto, fare bene”).
Qui si vuole dare un contributo ulteriore evidenziando come il compito delle Regioni non è certamente facilitato dalla sovrapposizione di disposizioni normative, spesso incoerenti e asistematiche.
Qui si vuole dare un contributo ulteriore evidenziando come il compito delle Regioni non è certamente facilitato dalla sovrapposizione di disposizioni normative, spesso incoerenti e asistematiche.
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