Nello scorso mese di aprile una
delegazione del Comitato altopolesano dei cittadini per il “San
Luca” ha incontrato il direttore generale dell'Ulss 18 Antonio
Compostella. In quella occasione il comitato ha consegnato una lista
dei problemi dell'ospedale di Trecenta e del servizio di assistenza
domiciliare integrata (Adi) [vedi il post Forse resistere serve ancora].
Ho curato personalmente la parte
riguardante l'Adi leggendo e consegnando al direttore dell'Ulss una
breve relazione sui problemi che si presentano per i pazienti a
domicilio. L'improvviso arrivo di un assessore regionale ha indotto
il responsabile dell'Ulss 18 a interrompere la riunione, con la promessa
che, su questi punti, avrebbe risposto per iscritto. Risposta che a
tutt'oggi non è arrivata.
Quelli che seguono sono i contenuti
illustrati ad Antonio Compostella.
Prelievi
Modalità
Nel 2016 non è
possibile inviare validamente per fax o per posta elettronica il
promemoria rilasciato dal medico di medicina generale che prescrive
l'effettuazione di prelievi (es. sangue e utine). Il servizio
infermieristico pretende di ricevere l'originale del promemoria. Una
richiesta al limite del ridicolo se non costringesse persone anziane,
prive di mezzi di trasporto, a spendere cifre non trascurabili per
un'auto a noleggio e a sottrarre tempo all'assistenza del congiunto
in Adi.
Ma di che originale parla
il servizio infermieristico? L'originale è il documento informatico
già acquisito dal sistema sanitario regionale nel momento stesso in
cui è stato rilasciato da parte del medico di medicina generale. Su
questo l'amministrazione regionale ha riempito i tg.
Tempi
Con questa procedura,
del tutto illegittima per una pubblica amministrazione (art. 1, comma2 della legge 241/1990: “La pubblica amministrazione non può
aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate
esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria”), i tempi
per un prelievo a domicilio arrivano normalmente a 12-13 giorni.
Consideriamo che chiunque
possa muoversi con le proprie gambe, per ottenere un prelievo di
sangue può presentarsi in qualunque punto sanità ed effettuare il
prelievo in mattinata. Chi non può muoversi, chi è allettato, chi è
affetto da patologie degenerative che non possono far altro che
aggravarsi, con questa procedura, del tutto illegittima e irragionevole, deve aspettare due settimane.
Farmaci
Modalità
L'Ulss provvede alla
fornitura dei farmaci necessari ai pazienti attraverso un servizio
che prevede:
- la compilazione mensile
da parte del medico di medicina generale dell'elenco dei farmaci
secondo uno specifico formulario;
- la trasmissione
dell'elenco all'Adi a cura dei familiari del paziente.
Risparmio
L'Ulss, attraverso la
fornitura diretta, realizza un sensibile risparmio rispetto al costo
in farmacia. I pazienti, in qualche caso, possono ottenere anche
farmaci che sarebbero a pagamento se acquistati presso una farmacia.
Bene.
Tempi
Si sappia che per
ottenere i farmaci passano anche due o tre settimane. Possibile che
non si riesca a ridurre sensibilmente questi tempi?
Inoltre, non tutto ciò
che è necessario viene fornito. Occorrerebbe ampliare il ventaglio
dei farmaci disponibili; le famiglie avrebbero un minimo di sollievo
dalle spese che, in qualche caso, arrivano a 500 euro al mese.
Presìdi
I presìdi forniti
(garze, siringhe, pomate) sono erogati col contagocce e il sistema è
rigido mentre, al contrario, dovrebbe essere flessibile. Un paziente
grave non è quasi mai stabile e la rigidità è inconciliabile con
la sua condizione.
Ora tutto è ingessato.
Anche qui c'è un elenco che il servizio vorrebbe scolpito nel marmo,
uno e per sempre. Capisco che questo consentirebbe di programmare la
spesa ma la realtà non è così meccanica. La flessibilità deve
essere prevista anche nei fogli di calcolo dei dirigenti.
Per ottenere qualcosa di
più o di diverso i parenti devono andare dal medico di famiglia,
chiedere e ottenere una certificazione, consegnarla all'Adi e sperare
che venga approvata. Anche quando la necessità è evidente
all'infermiere che viene a casa ma che, evidentemente, non può
segnalare alcunché ai suoi superiori e non può dare alcun
suggerimento se questo può comportare il rischio di una maggiore
spesa.
La finalità dell'Adi è
quella di assicurare sul territorio un'assistenza paragonabile a
quella ospedaliera, con costi per il sistema sanitario di gran lunga
inferiori al ricovero.
Il nuovo Pssr (piano socio-sanitario regionale) prevede di
ridurre i posti letto negli ospedali migliorando i servizi territoriali ma
sull'assistenza domiciliare non abbiamo visto alcun miglioramento.
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Vedi in particolare il post del 3 giugno 2015 Servizio infermieristico. Si studia come complicare la vita dei pazienti
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