29.1.15

La sanità pubblica è ancora un diritto?

Lettera aperta del Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" a Luca Zaia.

Si accumulano i disagi per la popolazione. Del piano socio sanitario regionale camminano solo gli aspetti più negativi.

----inizio documento

Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340

Data, 29 gennaio 2015

Governatore Zaia il Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca le chiede chiarezza perché non gli piace quello che teme di aver già capito.
20 gennaio 2015 “Sanità Del Veneto”: UN DOSSIER ALLARMANTE - un’indagine regionale rivela negligenze e tempi morti nell’impiego dei macchinari.
27 gennaio il discorso cambia: nel Veneto virtuoso è stato effettuato un lavoro corrispondente alle costose risorse tecnologiche in dotazione.
A noi non risulta. A noi risulta che le liste d’attesa (anche per prestazioni senza macchinari) lasciano a desiderare, per carenza di risorse.
Il Veneto resta la Regione con meno medici, i primari non vengono sostituiti e mancano infermieri.
Il denaro scarseggia, lo sappiamo. Ma dipende anche dalla scelta di sperperare in iniziative che sono solo spot. La trovata delle visite di notte, senza centrare l’obiettivo, è costata ai Veneti, in un anno, 7 milioni di euro e ne spendiamo 470.000 per gli steward nei Pronto Soccorso.
L‘eccezionalità dell’afflusso ai Pronto Soccorso a causa dell’influenza mette in evidenza il problema del taglio dei posti ma anche la carenza di assistenza sul territorio.
E dalla prossima settimana al San Luca si darà una buona spinta ai tagli programmati dal Piano socio-sanitario regionale, il che comporta carenza di posti letto, insufficienza ulteriore di medici, di infermieri, di operatori socio-sanitari.
Si gioca al massacro sul San Luca dicendo che la sanità moderna è una sanità territoriale che cura e accompagna l’ammalato a casa (e su questo possiamo essere d’accordo ), mentre nella realtà viene smantellato il San Luca e contemporaneamente è ridotta l’attività di assistenza sul territorio (Adi – ambulatori – punti sanità).
Governatore, ha dimenticato l’obiettivo di perseguire l’integrazione dell’ospedale con la rete territoriale di riferimento, obiettivo che prevede, per legge, operazioni contestuali?
Per il miglioramento del sistema sanitario regionale non è sufficiente una informazione come questa: “Gentile Signore/Signora desideriamo renderLa partecipe che il Servizio Sanitario Regionale ha impiegato euro …. per il Suo percorso di cura”. È solo sgradevole, ingiusta e umiliante. Sconcerta ed infastidisce. Sembra un vizio della mente o un’incrostazione del cuore la scelta di inventare ottimistiche comunicazioni verbali sulla salute dei cittadini.
Purtroppo la voce dei cittadini non viene accolta dalla Regione (e nemmeno dal Governo) e si torna a parlare di sforbiciate.
Onestamente si fatica a comprendere l’efficace razionalità di certe recenti decisioni della giunta regionale.
Si vorrebbe che il suo governo (in compagnia con quello nazionale) si decidesse a dire come la pensa: la sanità pubblica è ancora un diritto o è stato cancellato a nostra insaputa l’articolo 32 della Costituzione Italiana?


Per il Comitato - La portavoce, Jenny Azzolini
----fine documento

Scarica in formato pdf

Nessun commento: