9.12.14

Dgr 1630. Oggi se ne deve parlare, si è già perso troppo tempo


Il Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca” (ospedale di Trecenta) sta sollecitando la conferenza dei sindaci dell'Ulss 18 di Rovigo affinché discuta, senza ulteriori rinvii, delle prescrizioni inflitte agli ospedali pubblici dalla delibera della giunta regionale n. 1630 del 9settembre scorso.
La delibera della giunta Zaia, infatti,è pesantissima sugli ospedali di Trecenta e, in particolare, Rovigo. Ben 17 le prescrizioni su quest'ultimo. Molte riguardano servizi che l'ospedale rodigino dovrà sostenere anche per l'Ulss 19 di Adria, pur in presenza di tagli cospicui ai posti letto dovuti al nuovo piano socio sanitario regionale.
Ma ciò che è più grave sono le prescrizioni a carico di servizi esistenti. Spicca tra tutte quella su emodinamica interventistica, un eccellente servizio della cardiologia rodigina essenziale anche per il funzionamento dell'unità stroke di neurologia, altra eccellenza dell'ospedale. Su questo la giunta regionale impone che non sia attuata l'unità semplice dipartimentale che dovrebbe strutturare adeguatamente il servizio.
Ebbene il comitato ha scoperto in questi giorni che il servizio è stato previsto per l'ospedale di Este-Monselice, in provincia di Padova, anche se il direttore generale dell'Ulss 17 non lo aveva nemmeno richiesto nel proprio piano aziendale (Dgr n. 1109 del 01/07/2014).
Un'assurdità anche dal punto di vista gestionale, ma è soprattutto un danno all'assistenza sanitaria dell'intera provincia di Rovigo.
Oggi, alle ore 17, dopo vari rinvii, l'argomento è stato all'ordine del giorno della conferenza dei sindaci. La preoccupazione del comitato è che non si faccia in tempo a discuterlo, relegato com'è al quarto punto; che i sindaci, in sostanza, non trovino un'intesa sulle azioni da compiere per ottenere una profonda revisione della delibera regionale.
Il piano socio sanitario regionale ha programmato una notevole riduzione dei posti letto degli ospedali pubblici. Ma per la giunta regionale non è stato sufficiente. Con la sua delibera sta cercando ora di sabotare anche il piano diadeguamento del direttore generale, lo strumento attraverso il quale si è cercato di razionalizzare al meglio le risorse rimaste.

Ora i sindaci devono intervenire. Devono dire un sonoro “No” alla giunta regionale e chiedere il ripristino delle proposte programmatiche dell'Ulss sugli ospedali di Rovigo e Trecenta.

Nessun commento: