difendere il Servizio Sanitario Nazionale è nostro dovere
avere cure e assistenza è nostro diritto
avere cure e assistenza è nostro diritto
Vogliamo
invitare gli altopolesani a non lasciarsi andare
a profezie drammatiche per il San Luca, ma anche a difendere il
diritto alla salute e per questo
proponiamo
un esame dell’efficienza del nostro ospedale.
Prima
però suggeriamo
analisi attente delle responsabilità
istituzionali:
- Regione: stanzia i fondi per i servizi e decide le quote da assegnare al servizio sanitario pubblico e al privato convenzionato
- Direzione generale Ulss 18: ha il compito di perseguire gli obiettivi socio-sanitari posti dalla Regione, in condizioni di massima efficienza ed efficacia
- Sindaci: per i quali tutela e promozione della SALUTE e collaborazione con le altre istituzioni sono missioni fondamentali.
Parliamo
dei servizi:
- Sono attivi Pronto Soccorso, Radiologia, Medicina (qui però le schede prevedono una riduzione dei posti letto);
- c’è il servizio di Terapia Intensiva, che,oltre i 4 letti con monitoraggio singolo e centralizzato + 1 letto di stabilizzazione, ha una centrale di monitoraggio che registra i segnali provenienti da 4 letti in medicina (2 reparto femminile e 2 reparto maschile) e dai letti monitorizzabili in chirurgia multidisciplinare e in ostetricia-ginecologia. Ci dà fiducia.
- è aumentata l’offerta del servizio di Chirurgia di elezione, cioè una chirurgia che lavora dal lunedì al venerdì
Ma
le
schede ospedaliere
fanno
sparire 10 posti letto di Chirurgia d’urgenza-emergenza:
le urgenze chirurgiche, anche quelle dei pazienti già ricoverati,
dove verranno trasferite?
- è previsto un Servizio Riabilitativo di elevato livello, (neuro-riabilitazione e unità spinale) ed una Attività di riabilitazione cardiovascolare, eccellenze che possono coprire le esigenze di un vasto territorio;
- è mantenuto il punto nascita ed è mantenuta un’eccellenza quale la Procreazione Medicalmente Assistita.
Però
le
schede regionali cancellano Ginecologia: è
sostenibile
Ostetricia, senza Ginecologia, vista la diminuzione dei parti,
particolarmente nel Veneto?
O
la Regione vuol trovare in futuro un motivo per togliere anche
ostetricia?
- è attivo il laboratorio di Farmacologia e Biologia Molecolare: altamente specializzato, impegnato principalmente nel settore della personalizzazione delle cure per i tumori. L’integrazione continua del personale del laboratorio con quello clinico è il punto di forza, che ha portato a raggiungere risultati importanti
Tra
l’altro l’attività ha reso possibile un significativo risparmio
economico.
- ambulatori: le liste d’attesa sono regolate secondo classi di priorità
ma restano
lunghe le liste di Endoscopia
(solo due giorni settimanali di ambulatorio nonostante l’alto
gradimento)
La presenza di particolari professionalità può potenziare i servizi ambulatoriali che già vedono nuove specialità (per es. Andrologia) e un certo incremento di aperture settimanali (ad es. Reumatologia- Cardiologia).
La presenza di particolari professionalità può potenziare i servizi ambulatoriali che già vedono nuove specialità (per es. Andrologia) e un certo incremento di aperture settimanali (ad es. Reumatologia- Cardiologia).
Però
non mancano le difficoltà: dopo che al "San
Luca" sono state ridotte da 4 a 1 le presenze dell'ortottista
il Cup non accetta più alcuna prenotazione in tutta l'Ulss 18.
Ultimo punto:
si dice
che parte di posti letto saranno eliminati
solo
quando ci sarà la disponibilità nelle strutture intermedie,
ma
il progetto prevede un peso economico:
“ una quota
alberghiera”, per degenze superiori ai 30 giorni;
dopo il 30°
giorno di ricovero i pazienti pagheranno anche la
“quota di
compartecipazione” sulle prestazioni sanitarie.
Queste
degenze sono in genere legate a problemi familiari o sociali:
anziani soli
o senza risorse economiche o che i familiari non possono accogliere
casa
un
documento dei
Sindaci
dell’ULSS18 esprime
e chiede:
che gli
Ospedali di Comunità possano erogare prestazioni
COMPLETAMENTE
GRATUITE,
che il
loro finanziamento derivi dal ridimensionamento dei posti letto per
acuti
non venga
di conseguenza chiesta
NESSUNA
COMPARTECIPAZIONE AL PAZIENTE
anche
perché così facendo si rischia di iniziare quel pericoloso
percorso che potrebbe portare a non più garantire una forma di
Sanità gratuita per i cittadini.
La regione
non deve risparmiare sui posti letto per acuti e chiedere
i ticket e
le compartecipazione ai posti letto di comunità che li
sostituiranno.
Niente scuse per togliere al San Luca la caratteristica di
Ospedale per Acuti
18/06/2014
Comitato
altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
portavoce prof. Jenny
Azzolini, http://ospedaletrecenta.blogspot.it
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Documento inviato a stampa, sindaci, regione. Scarica in formato pdf.
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