13.1.12

Vescovo e parroci in difesa dell'ospedale


Il vescovo e i sacerdoti dell'alto e medio polesine hanno scritto al direttore generale dell'Ulss 18, al presidente della Regione, al prefetto, a sindaci e assessori per difendere l'ospedale di Trecenta.
Riporto il resoconto che ne ha fatto il Gazzettino lo scorso 10 gennaio.
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Si muove in difesa dell'ospedale altopolesano anche la diocesi: lo fa con una lettera-comunicato del vescovo di Adria-Rovigo, Lucio Soravito, sottoscritto dai sacerdoti del medio-alto Polesine, inviato al direttore generale dell'Ulss 18, Adriano Marcolongo, al presidente della Regione, Luca Zaia, a prefetto, presidenza della Provincia, sindaci, funzionari e assessori regionali.
«I sacerdoti del medio-alto Polesine - si legge nella missiva - ritengono doveroso far conoscere il loro pensiero come manifestazione di un impegno che vogliono esprimere, in tempi e modi dovuti, nel prossimo futuro». Ricordando che la Costituzione «tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività», il clero polesano «riconosce quanto di buono è stato fatto per garantire a tutti» tale diritto, e «prende atto che la spesa sanitaria attuale non è più sopportabile dal sistema italiano e che, di conseguenza s'impongono giusti risparmi». Tuttavia il documento precisa che «i risparmi non possono mai andare a detrimento dei diritti inalienabili del malato-persona umana, specie se anziano e/o indigente», ed «è inconcepibile ed incomprensibile che sia permesso ai furbi di ottenere guadagni prestando servizi sanitari, non sempre eccellenti, in ogni caso pagati dai contribuenti. Non è più tollerabile che, soltanto a pagamento, si possano ottenere, in tempi ragionevoli», cure urgenti.
Prendendo atto dell'«implacabile depotenziamento» subito dal S. Luca negli ultimi anni, «si constata che si procede in un'apparente confusione di idee e prospettive, forse per poter agire più liberamente nel buio che si va creando». I sacerdoti chiedono che «si salvaguardi la presenza e l'adeguata azione dell'ospedale S. Luca, e si assicurino i servizi sanitari più richiesti; in particolare, accanto al pronto soccorso, alla medicina e alla lungo-degenza, alla riabilitazione e alla radiologia, si conservino anche la chirurgia, l'oncologia, la cardiologia e la terapia intensiva».
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Il sito della diocesi di Adria-Rovigo è il seguente: http://www.diocesi.rovigo.it/

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